Capitolo 1

3.3K 105 136
                                    


CAPITOLO 1

3 anni prima

«Mi cercavi papà?» chiedo. Entro senza bussare nello studio di mio padre; mi sembra quasi inopportuno farlo, ma papà continua a insistere che fra noi non ci devono essere segreti, che l'Arca Investiments non deve avere alcun mistero per me.

Eccomi ormai in mezzo alla stanza, i fogli ancora in mano. «Se vuoi i rendiconti del trimestre, devi aspettare ancora qualche giorno, invece ho visto che il casinò Majestic finalmente ha superato il problema sicurezza. Blake si è confermato molto efficiente» dico, alzando gli occhi dalle scartoffie.

Non so dove lo abbia pescato, ma è una vera manna.

«Si Bellamy è bravo», risponde mio padre, «sono contento che tu te ne sia accorta, è una persona su cui potrai sempre contare.»

Corrugo la fronte a quelle parole. A volte non capisco mio padre; da buon giocatore di poker riesce sempre a tenere coperte le sue mosse e non lascia mai parole al caso. «Immagino non mi avrai chiamato per questo però» chiedo cercando di cambiare discorso.

Annuisce, poi estrae una busta dalla scrivania e me la passa. «Un regalo per come sei riuscita a terminare egregiamente il tuo master.»

«Sai che non dovevi!» mi fiondo sulla busta e, curiosa, la apro.

Ci sono dei biglietti aerei e delle brochure di università europee: Milano, Parigi, Berlino, Londra. Alzo gli occhi verso mio padre, confusa.

«Credo che una vacanza ti farebbe bene!»

«No, preferisco rimanere qui a lavorare» rispondo mentre continuo a sbirciare dentro la busta.

«E questi poi...?» domando sventolandogli gli opuscoli delle università.

«Hai un mese davanti a te per viaggiare in Europa, e potresti valutare l'idea di prendere un altro master, ci sono molte università prestigiose e un' esperienza all'estero sarebbe ottima.»

«Io speravo di cominciare a lavorare subito con te» dico, so che la mia voce sembra quella di una bambina lamentosa, ma è da una vita che sogno di lavorare assieme a mio padre e dirigere l' Arca.

Sono nata per questo.

«Anch'io non vedo l'ora di averti qua sempre con me e mostrarti tutti i segreti del mestiere, ma sei giovane, hai solo ventiquattr'anni, non puoi pensare di rinchiuderti già fra queste quattro mura. Goditi il mese di vacanza, guarda come sono le università in Europa, ne riparleremo quando tornerai.»

In viso quel suo sorriso che mi ha sempre confortato e con il quale riesce sempre ad ottenere tutto. Annuisco, seppur a malincuore, l'idea del viaggio però mi elettrizza.

Un mese e mezzo dopo mia madre mi svegliò, ero appena tornata dal viaggio e, ancora stordita dal sonno, seppi che mio padre non c'era più. Non avrei mai rivisto il suo sorriso, non avrei mai potuto lavorare con lui, conoscere i segreti del mestiere.

Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre.

ORA

Il suono della sveglia distrugge il silenzio della stanza. La mano di Clarke si alza quanto basta per tastare la superficie del comodino e chiudere la fonte di quell'infernale rumore.

L'attimo successivo i suoi piedi sono già fuori dal letto. Nel suo sguardo non ci sono tracce di sonno come se una leva fosse passata dalla modalità OFF a ON in un istante. Osserva disinteressata la splendida vista della città dalla sua finestra, i colori dell'alba tingono di rosa ogni cosa, le insegne luminose sembrano pallidi tentativi di ricacciare nel buio la luce di un nuovo giorno. Aveva scelto quell'appartamento proprio per quella vista, eppure ora sembra che non riesca più a risvegliare in lei nessuna sensazione di stupore e di meraviglia.

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora