CAPITOLO 36 (Parte 2)

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Si staccano, i loro respiri affannosi si mescolano, mentre gli occhi offuscati di passioni di uno si specchiano in quelli dell'altro.

Clarke si umetta le labbra già gonfie di quel bacio che si è fatto subito vorace. Una visone che eccita Bellamy, lo spinge a stringerla a sè, a bloccarla in un abbraccio che gli permetta di sentire ogni curva della donna, che vuole esplorare in ogni centimetro.

Le sue mani che si fanno strada sotto la maglia, il suo viso si avvicina al collo di Clarke.

Sa quanto quella cosa le piaccia, ma la donna si sposta all'indietro mantenendo le distanze.

"A che gioco stai giocando, principessa?" borbotta incuriosito.

"E che voglio sia diverso."

L'uomo aggrotta la fronte perplesso, scuote il capo senza capire.

"Non so" mormora la ragazza, lo sguardo basso "vorrei che fosse diverso" ribadisce in un soffio.

"Clarke, non siamo in un romanzetto rosa, non credo che sentiremo gli angioletti suonare una dolce melodia o cose del genere." tenta di scherzare Bellamy, ma le sue parole non sono quelle giuste e la donna si scosta infastidita.

"Non sono scema, solo che vorrei che questa cosa fosse come una prima volta, qualcosa di romantico" mormora mentre le sue parole si affievoliscono e un soffuso rossore le imporpora il viso.

L'uomo capisce al volo, lo comprende.

"Cosa facciamo quindi" chiede serio, vuole venirle incontro.

La donna si guarda intorno "Direi di andare in camera, non lo abbiamo fatto su un letto se ci pensi."

"Poi?" chiede spronandola.

"Luci spente, per creare l'intimità" riflettere Clarke pensierosa.

"Candele allora, quelle creano l'atmosfera" replica Bellamy che comincia a farsi prendere dal gioco.

Clarke lo guarda " Vero! Non c'erano mai candele quando facevo sesso! E poi la musica, ci deve essere la musica assolutamente!"

"Basta che non perdiamo ore a decidere la playlist, ti prego"

"Concordo, mettiamo quelle playlist preimpostate poi..." continua a riflettere ad alta voce "A già, whiskey!" esclama soddisfatta.

"Perché?"

"Per sciogliere le inibizioni!"

"Credo che su quello non abbiamo più problemi..."

"Si ma..."

"Ok, bere. Abbiamo finito? Ci manca altro?" cercando di seguire la fantasia che Clarke forma nella sua mente.

"Secondo te dovremmo spogliarci prima, oppure no?"

"Clarke!"

"Ok sto esagerando," risponde prendendo un respiro. "Prepariamo tutto e poi vediamo. Tu porta il Whiskey, io accendo le candele e scelgo la playlist."

Bellamy, arreso al fatto che il desiderio di controllo e di pianificazione di Clarke ogni tanto prenda strada inaspettate, scuote il capo e fa ciò che gli ha chiesto.

Si trovano ora nella camera da letto, uno di fronte all'altro, la luce soffusa delle candele che si mescola alle ombre, una bassa melodia che avvolge ogni angolo della stanza. I bicchieri dimenticati sul comodino.

"Mi sembra che siamo di nuovo al punto di partenza," mormora l'uomo "Di nuovo uno di fronte all'altro."

"Ma ora ho intenzione di spogliarti," replica la donna con tono più basso, mentre le sue dita si insinuano sotto la maglia di Bellamy. "Voglio spogliarti un po' alla volta, solo questo," dice mentre le sue mani alzano il tessuto della maglia. Il suo sguardo che non abbandona mai quello dell'uomo.

"Puoi spogliarmi anche tu se vuoi" sospira Clarke, una luce maliziosa negli occhi, una frase a cui l'uomo risponde con una risata roca, mentre le sue mani cominciano a slacciare i jeans della donna.

Accompagnati dalla musica di sottofondo, dal fruscio dei vestiti che vengono tolti, si perdono nella bolla che lentamente stanno creando attorno a loro. Consci di ogni sfioramento casuale delle loro dita sulla palle, inebriati dal calore che sprigionano i loro corpi man mano che i loro abiti scivolano via.

"Posso baciarti ora?" la domanda di Bellamy infrange il silenzio. Clarke si umetta le labbra e annuisce prima di protendersi verso di lui.

Le prime scintille di piacere ribalzano sulla sua pelle quando i loro corpi nudi e le loro labbra si toccano.

Si esplorano, beandosi di ogni contato e di ogni carezza, aderendo sempre di più l'uno all'altro.

"Letto.." mormora Bellamy a fiori di labbra.

"Letto" conferma Clarke che, in un soffio, si sente sollevare, istintivamente avvolge le sue gambe attorno al bacino di Bellamy .

Ad ogni passo dell'uomo sente una stilettata di piacere.

Si lascia cadere sul letto, abbracciata a lui, il leggero piumone bianco che li avvolge come una soffice nuvola.

I loro occhi che non smettono di cercarsi. I gomiti di Bellamy si spostano ai lati del viso di Clarke.

Le loro mani si intrecciano, mentre i loro visi sono a pochi centimetri di distanza.

"Ora comando io.." sussurra Bellamy, il suo corpo che si incastra fra le gambe di Clarke.

La donna si lascia sfuggire un sospiro a quel movimento. Un brivido si propaga a fior di pelle e la costringe ad inarcare la schiena. I suoi occhi si chiudono di scatto, mentre il respiro le si mozza in gola.

Le dita di Bellamy si stringo alle sue.

Ogni centimetro della loro pelle preme su quella dell'altro.

L'eccitazione li ghermisce e, mai come in quel momento, la donna mentre consapevolezza del suo corpo.

Ma agogna altro ancora.

Apre gli occhi e incontra le iridi scure di Bellamy che non hanno mai smesso di ammirarla.

Una comunicazione silenziosa fra di loro.

Bellamy si sposta, si fa spazio dentro di lei mentre le sue labbra le accarezzano la mandibola, l'incavo del collo e il suo respiro le solletica il lobo dell'orecchio.

Annaspano in cerca d'aria ad ogni movimento, ad ogni spinta che riverbera nei loro corpi, nella loro mente.

Clarke percepisce prima a distanza la bocca di Bellamy sulla sua, poi vi si tuffa, in cerca di un'ancora prima di perdersi definitivamente, prima che il suo corpo scompaia nella gioia dell'orgasmo in cui entrambi vengono trascinati.

Bloccati in un eternità racchiusa in un attimo, si lasciano andare dimenticando ciò che sono stati prima di quel momento.

Si lasciano cullare dalle onde di piacere che lentamente li abbandona, i loro respiri ancora ansanti che si mescolano nella vicinanza dei loro visi.

A distanza ricominciano a sentire la musica che hanno smesso di ascoltare, che ha smesso di essere parte del loro mondo, come la luce soffusa delle candele che li avvolti giocando sui loro corpi.

Bellamy si lascia scivolare di lato, un braccio sotto il capo, l'altro che avvolge il corpo di Clarke.

Entrambi hanno ormai gli occhi chiusi, si cullano nel calore dei loro corpi, dei loro respiri, senza più forze se non la prorompente emozione di serenità che riempie il loro animo non più tormentato

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora