Capitolo 32 (Parte 1)

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Da nessun capitolo per un anno e spicci a due in un colpo solo. Sono capitoli particolari e che potrebbero annoiarvi, per questo uso la tecnica "Fuori il dente, fuori il dolore!" ...aspetto pareri. 

Buona lettura :)


7 anni prima

"Siamo pronti, soldato Phelps?"

"Sissignore, signorsì. Possiamo partire." risponde il ragazzo. È appena arrivato dal campo d'addestramento e questa è la sua prima missione di ricognizione.

Sento un brivido freddo scorrermi lungo la schiena, la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato non mi ha mai abbandonato da quando mi sono state date le consegne. All'apparenza un lavoro di routine: devono il pattugliare un tragitto di un centinaio di chilometri prima del passaggio di un convoglio di aiuti umanitari diretti a un piccolo villaggio a nord est dalla base operativa. Solo routine, rimugino salendo sul primo HMMWV eppure, ho un brutto presentimento. Stringo fra le mani la busta contenente gli ordini, il tragitto e le coordinate.

Do un'occhiata dietro di me, Porter e Mcgowan sono seduti ai loro posti, mentre Marchand si trova sulla torretta accanto alla mitragliatrice. Sembrano rilassati, normale routine mi ripeto, l'abbiamo già fatto molte volte, è il nostro lavoro. Do un colpo al cruscotto e Phelps, alla guida, avvia il mezzo blindato. Nei suoi occhi lo scintillio eccitato di chi sta vivendo il suo grande sogno, quello per il quale si è arruolato. Guardo dallo specchietto retrovisore, il secondo HMMWV ci segue a breve distanza.

Mentalmente ripasso ogni passaggio del percorso che ci troveremo di fronte, sono preoccupato per l'ultima parte di tragitto: il villaggio si trova in una vallata e noi dovremo percorrerla. Montagne costellate di caverne sulla destra, digradanti colline sassose sul lato sinistro.

Respiro, ripercorro ogni particolare della missione, cerco di ricordare le immagini satellitari che ho studiato prima di partire. Dietro di me, la specialista Adina Porter e Zack Mcgowan chiacchierano tranquilli. Sono entrati da poco nella mia squadra e non ho avuto occasione di testarli ancora, ma sembrano a loro agio e pronti all'azione.

Man mano che ci avviciniamo alle montagne, la strada comincia a farsi più tortuosa, spesso capita di perdere il contatto visivo con il secondo HMMWV che si trova un centinaio di metri dietro di noi.

Non va bene. Mi metto in comunicazione con il secondo veicolo e dico loro di avvicinarsi. Continuiamo a velocità costante, i miei occhi saettano in continuazione verso le montagne alla nostra destra e sento di avere un mirino incollato sulla schiena. È una situazione alla quale non mi abituerò mai.

"Signore! Laggiù" mi fa notare Phelps, indicando con la mano i tetti del villaggio che s'intravedono a qualche centinaio di metri davanti a noi. L'attimo di distrazione fa sbandare il veicolo verso il ciglio della strada.

"La strada soldato!" lo richiamo, ma è già troppo tardi.

Sento il riverbero dell'esplosione sotto le mie gambe, mina antiuomo, penso. Se fosse una mina anticarro le avrei già perse le gambe. Mi stringo alla maniglia mentre Phelps tenta di mantenere il controllo del mezzo, vedo la sua gamba pigiare con forza il freno, le sue braccia fare pressione sullo sterzo per evitare che l'HMMWV si capovolga. Scoda pericolosamente diverse volte, poi si blocca di traverso sulla strada.

Quando la macchina si ferma, Phelps, accanto a me, è bianco come un lenzuolo. "Marchand, situazione?" urlo mentre controllo dietro di me Mcgowan e Porter che sembrano incolumi.

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora