ORA
Bellamy è sprofondato nella comoda poltrona di pelle. Il bicchiere di whisky fra le mani e il tepore che proviene dal grande camino in pietra alle sue spalle lo stanno lentamente facendo crollare nella pace che agogna.
È ciò a cui puntava da quando è arrivato il giorno prima.
Una sola giornata, un solo momento, per poter dimenticare ogni cosa. La mattina sono partiti per scalare il Trapper Peak. Zac aveva deciso di prendere il percorso dal lato nord, il più difficile, quello che più serviva a tutti in realtà. Ne avevano discusso parecchio la sera prima quando si erano incontrati per cena nel ristorante del Triple Creek Ranch, il resort dove alloggiavano e di proprietà di Zac. Sapevano che quella scalata li avrebbe messi a dura prova, Bellamy si osserva le mani che portano i segni delle escoriazioni che si è fatto nei punti più difficili del percorso. Bruciano come l'inferno dopo la doccia calda, ma non scambierebbe quella sensazione con null'altro al mondo.
Ogni anno è così, ogni anno negli ultimi cinque anni, per un paio di giorni, scappa dalla vita. Si rifugia al Triple Creek e, con Zach McGowan e Adina Porter, ricorda ciò che sono stati e ciò che hanno perso, unici sopravvissuti in quella maledetta missione.
Il primo anno che si sono incontrati erano stati spinti dal solo desiderio di condividere il malessere che ancora li attanagliava ogni notte. Si erano persi di vista appena dimessi dall'ospedale militare quando l'unico desiderio era scappare dagli altri e da se stessi.
Ognuno era intento a rimettere insieme i pezzi della propria vita, ma, man mano che il giorno del primo anniversario si avvicinava, la pulsione ad incontrare gli altri si era fatta più forte.
Zachary li aveva invitati nel suo ranch e, lui ed Adina, avevano mollato ciò che stavano facendo ed erano partiti. Quella prima volta si erano ubriacati fino a crollare in stato d'incoscienza e avevano deciso che l'anno dopo sarebbe stato diverso. Da allora scalavano le cime delle Bitterroot Mountains, si spingevano oltre i limiti del loro corpo, rischiavano la vita sfidando il destino che li aveva giocati per poi tornare al Ranch, esausti, distrutti, ma liberi, per poche ore, dal peso del senso di colpa.
E quell'esatto attimo, seduto nella poltrona, racchiude tutta la serenità di cui ha bisogno per affrontare la vita che si è scelto.
"Se Zach non arriva entro 2 minuti, io vado al ristorante senza di lui" le parole di Adina interrompono il momento di pace e risvegliano anche in lui, come se fosse stata chiamata, la fame.
"Avrà avuto un contrattempo!" risponde Bellamy
"Lo sai come divento se non metto qualcosa sotto i denti" risponde la donna seduta accanto a lui.
Bellamy sorride, certo che lo sa. "Ti ricordi quando Evans dimenticò lo zaino con le razioni e ci trovammo a fare un campo di due giorni senza cibo?, eri pronta ad mandare a quel paese l'intera esercitazione solo per scappare a mangiare qualcosa al villaggio più vicino"
"Si, io e Zack eravamo stati trasferiti nella tua unità da poco, se avessi potuto sarei scappata veramente" replica ridendo Adina. "Ecco ora sono pronta a fare la stessa cosa, se non si presenta."
"Ammettilo che vuoi mangiare solo per poi fiondarti a letto!"
"Ovvio, non ho più l'età per queste scalate infernali!"
"ma se eri tu che ci hai fatto morire per tenere il tuo passo"
"Perché sono sempre la migliore" ribatte.
È vero, pensa Bellamy, osservandola: è più vecchia di loro di almeno una decina d'anni, non si vedono ancora rughe sulla sua pelle ma gli occhi ormai hanno perso la brillante bellezza della giovinezza. Era stato un militare eccezionale, se fosse stata uomo e non avesse mandato a fanculo un superiore che le aveva fatto delle avance non richieste probabilmente avrebbe fatto carriera. Sa che ha scelto di andarsene perché stufa di quel mondo e dell'orrore in esso celato.
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All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)
FanfictionClarke Griffin ha il peso dell'azienda di famiglia sulle proprie spalle, una responsabilità che ha sempre voluto ma non così presto e non nel modo in cui è avvenuto. Pensava di avere il controllo sulla propria vita e conoscerla ma ogni cosa le sta...