N.d.A. : a fine del capitolo 14 (parte 2) c'è un piccolo avviso, leggetelo vi farà contente, spero :P
20 anni prima
"Uff papà, non so cosa trovi di divertente nel fare i puzzle" sbuffo gettando sul tavolo l'ennesimo pezzo che non s'incastra da nessuna parte.
Mio padre mi guarda e sorride, la sua attenzione poi torna sul tavolo, scruta i pezzi davanti a se. "Perché? È un bel modo per passare il tempo insieme."
Io riesco solo ad arricciare il naso poco convinta "Beh potremmo andare a mangiare un gelato invece?" tento disperata.
È vero che nessuno mi obbliga a stare lì, ma mi piace passare del tempo con lui. "Certo, ma poi passeremo il tempo a distrarci, invece qui, mentre giochiamo possiamo parlare!" mi risponde alzando un attimo il viso.
"E di cosa?"
"Beh della scuola, del tempo, di ciò che vogliamo?" risponde divertito. Lo osservo, non sono del tutto convinta dalle sue parole, potremmo parlare di quelle cose sempre e in qualunque luogo.
"Sai cosa mi piace dei puzzle?" mi chiede quindi, io scuoto la testa.
"Che ogni pezzo acquista il suo senso quando gli trovi la giusta collocazione: all'inizio sembrano tutto uguali, ma man mano che li osservi ti accorgi che sono uno diverso dall'altro e solo quando il puzzle sarà terminato ti accorgerai delle bellezza dell'immagine che sei riuscita a creare." Alza lo sguardo verso di me "È un po' come nella vita, molte cose acquistano un senso solo alla fine e non durante il percorso" conclude prima di riuscire ad incastrare un pezzo al posto giusto.
"Vedi" mi mostra soddisfatto il musetto di un gattino che, grazie al pezzo, ora è completo "fino ad un attimo fa era una cosa incompleta e senza senso ma, con il giusto incastro, ogni cosa si mostra."
Osservo mio padre poi il gattino, è proprio carina quella piccola palla di pelo.
La mia attenzione viene a quel punto attratta da un pezzo, sarebbe quello giusto se..."ehi papà, guarda, ho trovato la zampina!" esclamo tutta soddisfatta, mio padre mi guarda, mi sorride e, sebbene non trovi divertenti i puzzle, sono contenta di essere lì in quel momento con lui.
ORA
Osserva la sala gremita di gente dalla posizione sopraelevata in cui si trova.
Dipendenti della sua azienda, della Trikru ent. , giornalisti vari, esperti di finanza e molte altre personalità di spicco, tutti lì riuniti a festeggiare l'accordo fra due colossi aziendali.
Un accordo che è riuscito persino a far vibrare i polsi di broker esperti. Un accordo che è stato siglato da ormai due settimane ma il cui riverbero si sentirà ancora a lungo.
La giovane sorride soddisfatta di tutto ciò che è riuscita ad ottenere, il suo primo grande traguardo da quando è a capo dell'azienda. Sono state settimane intense in cui ha convogliato tutte le sue energie. Non è ancora scesa a mescolarsi fra la gente ma già molti sono venuti da lei per stringerle la mano, farle i complimenti, arruffianarsi la sua simpatia nella speranza di ottenere dei benefici.
Fra la gente che si muove nella sala vede Marcus Kane, come gli altri del consiglio d' Amministrazione, è venuto da lei per farle nuovamente le congratulazioni, per tessere le sue lodi.
Ipocriti!
Ma, ogni giorno che è passato dal contratto, invece di sentirsi sempre più sicura di sè e del ruolo che le appartiene ha sentito un vuoto ampliarsi sempre di più.
Ogni volta che qualcuno le ha detto che suo padre sarebbe stato fiero di lei e dei successi raggiunti, ha allargato quel buco e una stilettata di dolore l'ha invasa. No, suo padre non sarebbe stato fiero di lei, non per ciò che è diventata.
Nemmeno aver cominciato la relazione con Lexa sembra riuscire a darle la serenità di cui ha bisogno, anzi, di giorno in giorno, anche con lei, la maschera che ormai ha fatto sua le è entrata sottopelle. Non vuole che veda chi è veramente, non vuole concederle il potere di vedere le sue fragilità.
Stringe le mani a pugno, si conficca le unghie nelle carni nel tentativo di non perdersi, deve controllarsi.
Espira, inspira.
Espira, inspira.
Chiude gli occhi cercando di ritrovare la compostezza prima che il tormento si impadronisca di lei.
Lascia che la solitudine del suo ruolo la ghermisca e non le faccia più provare nulla. Ed è proprio quando pensa di aver recuperato il controllo che si sente avvolgere da una fragranza che conosce.
Apre gli occhi di scatto, Blake è proprio di fronte a lei, la sta scrutando con attenzione, una luce preoccupata negli occhi.
La giovane stringe la mascella e lo fissa a sua volta.
"Tutto in ordine?" chiede solamente.
L'altro annuisce "La signorina Woods dovrebbe arrivare a minuti e potrete cominciare ufficialmente la serata".
"Grazie".
L'uomo fa un altro cenno d'assenso "Se ha bisogno di qualcosa sa dove trovarmi". poi le volta le spalle e scende dalla scalinata che lo porterà nella sala sottostante.
Clarke lo osserva, ha cercato di cogliere un'inflessione nella sua voce ma è stato piatto e professionale, come deve essere, eppure anche quello le fa male ed è stata una scelta che lei ha fatto solo quindici giorni prima, dopo la prima serata passata con Lexa.
Si è sentita così forte e sicura di se la mattina dopo la notte passata con la donna che non ha potuto fare a meno di chiamare Bellamy nel suo ufficio, spiattellargli la nuova relazione e dirgli a chiare lettere che il patto non aveva più senso ma, condiscendente, gli aveva detto che poteva rimanere al suo posto perché il suo lavoro come capo della sicurezza era eccellente.
Blake l'aveva guardata, sondata attentamente, lei si era barricata dietro ad un freddo sorriso. L'uomo non le aveva detto nulla per alcuni secondi poi aveva parlato, nessuna intonazione particolare "Fino a quando non andrai a parlare con qualcuno per me il patto rimane valido" poi senza aspettare una sua risposta era uscito dalla stanza.
Da quel momento i loro rapporti erano stati solo prettamente professionali e Clarke si aspetta che tali rimangano.
La giovane scrolla il capo a quel pensiero, consapevole che stava mentendo a se stessa di nuovo. Per quindici giorni ha tentato di tenere a bada ogni cosa ma non c'è sera in cui non abbia anelato ad uscire di nuovo, a trasformarsi in Sky, ma non lo ha permesso.
Ha tentato solo di perdersi nell'amore con Lexa.
Non vuole ammettere quanto ancora la sua vita sia vuota e priva di emozioni.
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All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)
FanfictionClarke Griffin ha il peso dell'azienda di famiglia sulle proprie spalle, una responsabilità che ha sempre voluto ma non così presto e non nel modo in cui è avvenuto. Pensava di avere il controllo sulla propria vita e conoscerla ma ogni cosa le sta...