Capitolo 14 (parte 2)

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Scende le scale decisa a mescolarsi con la gente nell'attesa di poter rivedere la sua compagna.

Sente una stretta al cuore pensando alla giovane, perché con lei non riesce a mostrare tutto di se?

Quando si accarezzano, si baciano e fanno l'amore vorrebbe aprirsi a lei lasciarsi andare e mostrarle la sua anima eppure, ogni volta, si blocca.

Forse perché non ha più un'anima da mostrare.

È debole al pensiero che lei possa, anche solo per alcuni istanti, vedere Sky e cosa può fare del suo corpo.

Lascia che lei la ami con dolcezza e delicatezza quando desidera il fuoco e la forza.

Per l'ennesima volta scrolla il capo, non sono quelli i momenti per pensare a cose del genere. La vita non è mai perfetta e si deve accontentare di ciò che ha, sa di essere fortunata eppure perché non le basta?

Il filo dei suoi pensieri viene bloccato da un ospite che si avvicina a lei, si lascia trascinare da una conversazione inutile all'altra.

Concentrata nel suo ruolo di padrona di casa.

Percepisce il momento in cui Lexa si accosta a lei, una lieve carezza nascosta.

Nessuna delle due vuole ancora rendere pubblica la loro relazione, è ancora troppo presto. Una bugia in realtà, è lei che non vuole renderla pubblica, sa che per Lexa non sarebbe un problema.

Entrambe vengono invitate sul palco per i discorsi di rito poi dovranno mescolarsi fra la gente, non ci sarà tempo per stare sole ma hanno già deciso che si vedranno più tardi quando potranno abbandonare la festa.

È sul palco, ormai sta finendo il suo discorso quando fra la folla vede un volto che ha tormentato i suoi pensieri per mesi: Nylah.

Inciampa sulle parole e mostra al mondo la sua fragilità. Riesce a recuperare, sposta lo sguardo eppure esso viene nuovamente calamitato sul luogo in cui ha vista la ragazza. Non c'è più, forse è stata solo una somiglianza con qualcun altro. La sua mente si perde in quei pensieri e in qualche modo riesce a finire il suo discorso.

Lascia che gli applausi la investano il minimo necessario poi si sposta lasciando il posto ad Alexandra Woods.

Scende le scale, vorrebbe cancellare l'immagine della sua ex dalla propria mente eppure non ci riesce.

Ascolta il discorso di Lexa, ma non riesce ad andare oltre a poche parole poi la sua mente vaga. Rimane immobile, rigida, appare di certo controllata come lo è sempre stata, nessuna sbavatura nella sua maschera glaciale.

Aspetta che anche Lexa finisca il suo discorso prima di muoversi nella sala. Vorrebbe prendere aria, capire perché aver pensato di aver visto Nylah in quel momento l'abbia sconvolta così tanto.

Non riesce a fare che qualche passo che viene raggiunta prima da Lexa poi da un'altra giovane donna dai capelli scuri.

"Lei è Milla MacEvans, si è occupata della parte legale dei nostri documenti" la presenta Alexandra con una nota di orgoglio nella voce.

Clarke annuisce e stringe la mano alla ragazza.

"Piacere di conoscerla" risponde, l'unico desiderio è uscire dalla sala, è così caldo lì dentro.

Prima che si possa scostare però una nuova presenza appare dietro alla donna. "Lei è la mia compagna Nylah" dice presentando la bionda che Clarke conosce fin troppo bene.

Si scrutano per alcuni secondi, Clarke non sa cosa dire, vederla le ricorda tutto ciò che è stato, che ha perduto e, soprattutto ciò in cui si è trasformata.

"Piacere!" risponde con una certa difficoltà, spera che anche Nylah faccia altrettanto, che faccia finta che non si ricordi di lei, che fra loro non sia avvenuto nulla ma, la donna rompe da subito l'inganno.

"Ti sei già dimenticata di me?" chiede mostrando un'acrimonia che non le apparteneva in passato e che destabilizza Clarke.

"Certo che mi ricordo di te, solo che non ero certa volessi ricordarlo" risponde immediata la giovane. È abbastanza esperta per non farsi prendere in contropiede. "come stai adesso, meglio?" chiese quindi con voce melliflua.

"Si, con Milla ho trovato tutto ciò che cercavo" risponde Nylah senza smettere di fissarla con odio.

Un odio che Clarke non comprende, possibile che i mesi passati assieme siano stati così orribili quando per lei sono stati i migliori da quando il padre è morto?

La sua ex sembra leggere i suoi pensieri, guarda di sottecchi la compagna impegnata in una fitta conversazione con Lexa.

Le si avvicina di più.

"Solo dopo che me ne sono andata ho capito quanto tu sia tossica per le persone che ti circondano" le sussurra "spero che Lexa non scopra mai chi tu sia veramente. Ti ho vista sai.." Clarke sussulta a quelle parole, prova un terrore indicibile all'idea che Nylah abbia visto il peggio di Sky.

Ma la giovane donna continua "Ti ho vista al Chaines d'or Lounge, ubriaca, urlante, mentre la tua guardia del corpo ti portava fuori. Chissà quante altre volte l'hai fatto mentre stavi con me!"

Clarke vorrebbe rispondere, dire che non è così ma si rende conto che Nylah vuole credere che ha fatto bene a lasciarla.

"Mi hai almeno amata?" si ritrova a chiedere di slancio Clarke.

"Io ti ho amata Clarke, sei tu che non sai cosa significhi amare" le risponde la giovane. "l'unica cosa che sai fare è prenderti tutto dalla gente senza dare nulla in cambio"

Sente la stanza vorticare attorno a se.

Da lontano le parole di Lexa che le chiedono se sta bene, se si vuole sedere, è pallida.

Parole che arrivano sussurrate e che non riesce a capire. Vuole solo perdersi, sparire.

Si sente prendere delicatamente per un braccio, una voce che conosce farsi strada nella nebbia dei suoi pensieri "Credo che la signorina Griffin non stia bene"

Clarke si aggrappa a quelle parole, alla presenza accanto a se, con un sforzo impari mormora "Si, ho bisogno di uscire da qui, troppa gente"

Sente Lexa che si propone di accompagnarla ma fa un gesto di diniego. Non vuole che la segua.

"Sono solo stanca, credo. Blake mi accompagnerà al mio appartamento e di certo starò meglio" Clarke cerca in tutto i modi di mantenere il controllo ma sta per crollare, deve uscire di lì, cancellare ogni cosa.

Vede Lexa scrutarla per alcuni istanti.

"Mi prenderò io cura di lei" le dice Bellamy per rassicurarla e, forse quello basta, perchè la donna annuisce. Le accarezza la mano, un gesto intimo in un luogo come quello. "Ci sentiamo domani, ok?"

Clarke annuisce a fatica poi si lascia accompagnare fuori da Bellamy.



Avviso: Prima di tutto vorrei ringraziare tutti voi che state seguendo, commentando e votando la mia storia. Vi ringrazio veramente di cuore, per me questa storia è una sfida continua e vedere che vi piace è per me un'immensa soddisfazione. Questa storia mi fa "dannare" e non poco :P . E, a proposito a breve l' annuncio ufficiale che mi ha spinto a scrivere questo avviso. Come avete intuito dal finale di questo capitolo qualcosa di importante potrebbe muoversi, forse non quello che vi aspettate, ma spero vi piacerà comunque. Ho impiegato un mese e mezzo ad elaborare ciò che sarebbe successo dopo  questa scena, tante cose da dire, un capitolo non bastava più e mi sono dilungata un po'! Tutto questo per dirvi che al prossimo aggiornamento non vi beccherete 1, non 2, ma ben 3 capitoli. Quindi.....SORPRESA  e tanta roba da leggere :P 

....ci si sente al prossimo aggiornamento dove spero di ricevere, sono sincera, parecchi feedback da voi, curiosa di sapere se sono riuscita a rendere ciò che desideravo come lo desideravo. 

Che altro dirvi? alla prossima e non odiatemi troppo per l'attesa con la speranza che le aspettative non vengano disattese.

A presto A. 

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora