Capitolo 16 (parte 1)

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3 anni prima

Arrivare presto nella piscina del complesso è una delle poche cose che riesce a farmi partire con il piede giusto la mattina.

Il silenzio permea ogni cosa, dagli spogliatoi alla piscina ancora semi-illuminata. Non sento lo sciabordio dell'acqua, Jake probabilmente non verrà. Non ci incontriamo spesso ma forse è meglio così, posso dedicarmi solo al nuoto prima di cominciare la giornata senza dover pensare a nulla.

Solo quando entro nella zona della piscina mi accorgo di lei, sapevo che era tornata a Las Vegas dopo il master in economia ad Harvard ma non l'avevo ancora mai vista.

È solo un'ombra leggermente illuminata dai pochi faretti accesi. Se ne sta seduta sul bordo della piscina, i suoi piedi giocano con l'acqua, sembra rilassata.

Per un istante penso di fare retromarcia e andarmene per non disturbarla.

Da quando lavoro per l'Arca Investments ho sentito parlare molto di lei, l'ho incrociata poche volte e mi ha sempre colpito per la pacata serenità con cui sembra osservare il mondo.

Spesso mi sono chiesto cosa nasconda quello sguardo, ma è un pensiero fugace come molti altri.

Mi blocco deciso a non disturbarla quando lei alza il viso e mi vede. Sono in penombra e il mio occhio allenato nota subito l'irrigidimento delle sue spalle.

"Sono Blake, della sicurezza del Majestic" le dico per rassicurarla. Rimane un attimo in silenzio, vedo il suo corpo rilassarsi.

"So chi sei" risponde scrutandomi.

"Vado via, non volevo disturbarti, di solito a quest'ora non c'è nessuno" mi ritrovo a replicare a mo di scusa.

Lei annuisce, forse ricorda le parole che suo padre mi ha rivolto in quella stessa piscina qualche anno prima.

"Puoi rimanere"

Tentenno un istante, mi sembra strano condividere quello spazio con lei, poi scrollo le spalle. Lo spazio è grande, di certo non ci daremo fastidio. Le passo accanto per raggiungere il lato corto della vasca, le faccio solo un cenno con il capo mentre mi scruta.

"Viene spesso qua" mi chiede alzando il viso verso di me.

"Quando posso" rispondo indeciso se fermarmi o meno. Non mi è chiaro se voglia fare conversazione ma, non mi sembra la tipa.

"Ti sei lasciato crescere i capelli" afferma dopo avermi osservato.

Mi blocco a quelle parole.

Quando ci siamo presentati la prima volta portavo ancora il mio vecchio taglio militare, solo da poco ho deciso di lasciare i capelli più lunghi e ora mi sfiorano il collo. Annuisco nella sua direzione senza sapere cosa aggiungere.

"Io e mio padre abbiamo parlato di te proprio ieri" continua.

"Spero bene" mi ritrovo a rispondere sorridendo.

Lei ricambia il sorriso annuendo "Si, mio padre ha un'alta considerazione di te" risponde, sembra voler aggiungere altro ma poi si ferma.

Sono contento delle sue parole, amo il mio lavoro e ho trovato in Jake Griffin un ottimo datore di lavoro eppure non capisco perché lei mi stia parlando così. Non la conosco abbastanza per essermi fatto un'idea. "Tutto ok?" chiedo di getto. Rammaricandomi subito delle mie stesse parole.

"Si, certo!" mi risponde ma il sorriso sembra così tirato e i suoi occhi cupi.

"Posso?" chiedo prima di sedermi accanto a lei, mi osserva poi annuisce.

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora