11 anni prima
E anche l'ultimo giorno di scuola è andato, di fronte a me solo mesi di riposo e vacanza. Lancio lo zaino appena superata la porta d'ingresso. Sento provenire delle chiacchiere e delle risate dalla cucina. Aggrotto la fronte perplessa, papà non dovrebbe essere ancora a casa a quell'ora eppure una delle voci che sento sembra proprio la sua.
Mi incammino verso quella direzione curiosa di sapere cosa lo stia facendo ridere, desiderosa di condividere con loro la gioia di aver terminato un altro anno scolastico.
Sono molto soddisfatta dei miei risultati, mi piace studiare e, per fortuna, mi riesce bene. So che da me ci si aspetta parecchio ma, stranamente, non ho mai vissuto queste aspettative come un peso ma come un elemento normale della mia vita, del resto sono Clarke Griffin. Sorrido al pensiero del voto preso in arte, è una materia extra che fa curriculum e allo stesso tempo adoro, la mia passione. Essere riuscita a completare il mio progetto sugli impressionisti e Van Gogh, il mio pittore preferito, mi rende particolarmente fiera e non vedo l'ora di condividere anche questo con i miei.
"Sono tornata!" esclamo attraversando la porta della cucina.
I miei sono seduti sul tavolo da colazione accanto alle grandi vetrate che danno sul giardino e la piscina.
Appena mi vedono smettono di parlare.
"Allora? Finita?" chiede mia madre sorridendo.
"Si, anche quest'anno è andata" replico ricambiando il sorriso e sedendomi accanto a loro.
"Ma tu che ci fai qua?" chiedo girandomi verso mio padre ma, subito dopo, la mia attenzione è attratta da una serie di guide e brouchure disposte sul tavolo. "E questi?" chiedo indicando senza aspettare che mio padre risponda alla prima domanda. Osservo con più attenzione i luoghi raffigurati Amsterdam, Parigi, Londra.
Alzo gli occhi di scatto, spostando lo sguardo da l'uno all'altro, un pensiero che mi passa per la mente. Li guardo senza proferire parole, in cerca di una conferma.
Entrambi mi sorridono e già il mio cuore fa un sussulto.
"Beh sai," comincia mio padre guardando poi mia madre "visto che è da tanto che non riusciamo ad andare a fare una vacanza assieme, abbiamo deciso di sfruttare la tua promozione come scusa per.." ma non gli lascio finire la frase, mi butto fra le sue braccia ridendo e abbracciandolo forte.
Già completamente elettrizzata e presa da quel viaggio.
ORA
"Maestra, maestra, guarda che bello!" un bambino si sbraccia con un foglio in mano verso la giovane seduta di fronte a lui dall'altro lato del tavolo da pic-nic. Una bambina poco più grande accanto a lui gli da uno spintone "Non è una maestra. Si chiama Clarke!"
Il secondo successivo è già un parapiglia, il bambino più piccolo ha tirato una delle trecce della bambina che ha cominciato a strillare e spintonare il piccolo.
La giovane non può fare a meno di intervenire alzandosi e dividendoli.
"Basta voi due!" esclama infastidita da quel comportamento, ma i bambini continuano ad azzuffarsi, i fogli e le matite sparse sul tavolo e a terra. "Smettetela" urla con voce decisa prendendo per un braccio i due bambini e staccandoli.
"Seduti" ordina con voce ancora più perentoria
I bambini si siedono contriti. "Se avete intenzione di comportarvi così potete andare a farvi un giro."
STAI LEGGENDO
All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)
FanfictionClarke Griffin ha il peso dell'azienda di famiglia sulle proprie spalle, una responsabilità che ha sempre voluto ma non così presto e non nel modo in cui è avvenuto. Pensava di avere il controllo sulla propria vita e conoscerla ma ogni cosa le sta...