Capitolo 11 (Parte 1)

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7 anni fa

"Credo che dovremo lasciarci" sono parole difficili da dire ma non posso più andare avanti così. Lui mi osserva, cerca di capire cosa mi abbia spinto verso quella decisione, come se non lo sapesse.

"Non capisco Clarke!" eccole le parole.

"Non è colpa tua" in realtà vorrei mordermi la lingua, è anche colpa sua che sembra ossessionato dal nostro rapporto, perennemente insicuro da ciò che ci lega. "Credo di non essere pronta a qualcosa di serio."

In realtà io sono pronta a qualcosa di serio ma lui mi spaventa con quel modo di fare.

Le ultime parole sembrano ferirlo "E così non sono adatto a te giusto?" mi chiede. "Non è questo, solo che..." non so come continuare.

"Va bene, avrei dovuto immaginarlo, sei così volubile che, se non cambi partner ogni pochi mesi, non sei contenta."

"Finn, ora non sei giusto!" tento anche se quelle parole mi hanno ferito e sento una rabbia profonda.

"Beh, ho visto come guardi gli altri, persino le altre.." continua imperterrito.

Mi trattengo dal rispondergli per le rime ricordando ciò che lui ha fatto. Abbasso lo sguardo, è più facile farmi carico di tutte le colpe piuttosto che litigare ancora.

"Se è quello che vuoi pensare va bene Finn, non ho intenzione di farti cambiare idea"

"Ecco vedi cosa fai?" risponde di getto Finn "ogni volta che devi discutere con qualcuno ti tiri indietro, ti nascondi, prendi solo decisioni e noi dobbiamo subire le conseguenze. Tu e la tua mania del controllo.." mi guarda un'ultima volta "Hai ragione, è meglio così! Arrivederci Clarke, spero che in futuro troverai qualcuno in grado di sopportarti"

Con quelle parole esce dalla stanza, ancora una volta mi sento dalla parte della cattiva.

ORA

Le ore del pomeriggio volano, l'accordo che domani sigleranno ha creato un'atmosfera di frenetica attesa in tutti i dipartimenti. Quello con la Trikru ent. è forse l'affare più grosso da quando lei è a capo dell'azienda. Ogni cosa è ormai organizzata e finalmente lei può raggiungere il suo appartamento.

È soddisfatta di ogni cosa, di come il consiglio d'amministrazione ha dovuto piegare la testa, il lampo di sorpresa quando ha mostrato loro il documento firmato da Alexandra Woods, dall'impatto che quel nuovo accordo avrà per l'Arca Investments eppure, quando supera l'uscio della sua casa, solo il freddo e il gelo la investono.

Dovrebbe condividere con qualcuno quel traguardo, per un istante il suo sguardo cade sulla foto del padre ma poi passa altre. Per quanto quella giornata sia stata entusiasmante ogni fibra del suo essere ha gridato per la solitudine che ha provato.

Osserva l'orologio, le 20:00, si ricorda dell'incontro con Blake. Per un istante prova una profonda rabbia all'idea di essersi rivolta a lui, di avergli permesso di essere parte della sua vita in quel modo ma, il ricordo di quello che le ha fatto provare la notte precedente, la spinge ad ingoiare l'orgoglio. Vuole provare qualcosa e tanto le basta.

Non indugia oltre, gestisce quell'ora che le manca con gli stessi automatismi di quando usciva ed era Sky. La doccia, il trucco e alla fine il suo armadio privato.

In quell'attimo si rende conto che è tutta una montatura, un modo per non pensare al momento in cui Blake oltrepasserà la soglia.

Freme all'idea che lui renda reale la fantasia che ha avuto solo quella mattina ma, dall'altra parte, l'unica cosa che desidera che quel momento finisca e lei possa riposare serena nel suo letto.

Provare la stessa sensazione di piacevole sonnolenza che l'ha colta la sera prima e che le ha permesso di svegliarsi piena di energie come mai le è capitato negli ultimi mesi ed è forse la cosa a cui agogna di più.

Osserva gli abiti, una parte di lei vorrebbe nascondersi e indossare la maschera di Sky ma sa che con lui non funzionerà. Per un istante pensa quasi di sfidarlo, vuole fargli capire che quel gioco lo stanno giocando in due sebbene senta che in realtà non è così.

Prova l'ennesimo motto di stizza, non le piace l'idea che altri controllino una parte della sua vita eppure vuole che qualcuno la liberi e le tolga il peso di dover gestire ogni sua emozione.

Non sa per quanto rimane lì immobile, le sue mani che accarezzano gli abiti, non li vede in realtà, la sua mente è occupata a trovare un senso al caos dei suoi pensieri.

Da un'occhiata all'orologio, sono ormai quasi le 21:00, si osserva di sfuggita nello specchio vicino all'entrata. Indossa ancora l'asciugamano con cui è uscita dalla doccia, i capelli biondi sciolti sulle spalle e il trucco pesante. Per un istante pensa di ripulirsi il viso.

Si avvicina allo specchio, analizza la sua figura, la maschera in cui ha trasformato il suo volto, Sky sembra premere per uscire, per impossessarsi del suo corpo.

Un mezzo sorriso feroce le appare sulle labbra. Ora sa cosa vuole fare, cederà il controllo a Blake, ma solo alla fine. Da un'ultima occhiata al guardaroba, non ha bisogno di scegliere, indossa già ciò che desidera.

Ed è in quell'istante che il campanello del suo appartamento suona.

Sono le 21:00.

Istintivamente si sposta verso la porta, sta per aprire quando la sua mano rimane bloccata un'istante sulla maniglia poi fa alcuni passi indietro, si sposta verso il soggiorno e, solo quando arriva lì, parla "Avanti" dice solamente. Sa che sarà lui ad entrare e nessun altro, vuole che la veda ancora con quell'asciugamano che le avvolge la schiena e i fianchi, che immagini da subito cosa c'è sotto, un corpo che ha già avuto l'onore di vedere.

Sente la porta aprirsi, i suoi passi sulle piastrelle in marmo.

Volta leggermente il capo, lo osserva un istante, poi gira nuovamente il capo e lascia che il suo sguardo si perde nella vista della città tinta dai colori del crepuscolo.

Solo una luce soffusa dei faretti illumina l'appartamento.

La giovane rabbrividisce quando sente il lieve respiro dell'uomo sulle sue spalle nude, la sua pelle si increspa a quel contatto. Comincia a sentire qualcosa fluire dentro di lei, desidera sentire di più come lui le ha promesso.

"Cambio di programmi Principessa" le mormora l'uomo.

Clarke si volta di scatto e si scontra con lo sguardo vagamente ironico di Blake, prima che possa dire qualcosa alza le mani, in una tiene la custodia di un DVD nell'altra dei pop corn da preparare al microonde.

"Serata cinema!"

Lo scruta tentando di capire.

"Se è un porno non mi interessa!"

Bellamy ride di gusto "Non credo ci serva un porno per trovare l'ispirazione!" risponde dopo alcuni istanti.

"Non ti ho chiamato per vedere un film" risponde infastidita Clarke mentre la trepidante sensazione di attesa che ha provato fino a quel momento si è trasformata solo in frustrazione.

"Non dimentico il motivo per cui mi ha chiamato" i suoi occhi la scrutano, sembrano essere diventati più scuri, pieni delle promesse che lei si aspetta.

Blake si sta prendendo gioco di lei, non può essere diversamente. Una vocina a cui ormai non da mai retta vorrebbe rispondergli per le rime ma sa che sembrerebbe solo petulante e non una donna adulta che sa cosa vuole. Non sa dove vuole andare a parare ma di certo non gli renderà il gioco facile.

Lo scruta attentamente, poi decide di lasciar correre, per ora almeno.

"Se è questo che la serata prevede ok, ma ricordati che sei qui per darmi ciò che voglio" risponde.

L'uomo annuisce soddisfatto a quelle parole, le si avvicina, una vicinanza che lei percepisce immediatamente e, di nuovo, Clarke sente di perdere terreno nei suoi confronti e capisce che deve reagire.

"Credo che dovresti metterti qualcosa di più comodo" sussurra Bellamy accostandosi al suo volto "sarà più divertente spogliarti dopo".

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora