N.d.A : eccoci qui al "capitolone" :P ...spero che commenterete molto, almeno a chiusura del capitolo 17 perchè sono parecchio curiosa (in realtà terrorizzata) di sapere cosa ne pensate. :)
CAPITOLO 15
20 anni fa
Sento il campanello suonare, vedo Octavia partire come un razzo verso la porta, sempre la solita penso mentre la seguo con tutta calma, ha 5 anni ma è veloce per la sua età. Sorrido al pensiero di quante ne combina ogni giorno. Quando arrivo alla porta sta già parlando con William. "Vengo anch'io!" dice con quella sua voce dolce ma decisa. Vedo il mio amico alzare gli occhi verso di me, una supplica nel suo sguardo. Nello stesso istante O si gira verso di me "Posso venire con voi?" La fisso un istante, mi piacerebbe uscire con i miei amici senza di lei sempre alle costole.
Mi volto istintivamente verso il salotto dove la mamma sta riposando sul divano. È sempre stanca, anche se dice che il lavoro d'ufficio in realtà non l'affatica, che è semplicemente un po' anemica so che c'è altro e non me lo vuole dire. Sposto di nuovo lo sguardo prima su William e poi su mia sorella, nei loro occhi una supplica diversa.
Prendo un respiro "Ok, Octavia puoi venire con noi!" rispondo.
O comincia a saltellare come un cagnolino impazzito per la gioia mentre lo sguardo di William non è altrettanto soddisfatto ma sa che non può farmi cambiare idea.
"Dai Will, O poi non è così male, vero O, che farai la brava?" le chiedo scompigliandole i capelli.
"Sarò bravissima vedrai, grazie Bellamy, sei il fratellone migliore del mondo" mi risponde prima di aggrapparsi per darmi un bacio.
"Vai a prendere una giacca ok? Io intanto avverto la mamma che usciamo." Mi volto senza guardare William, lo so cosa pensa ma non posso lasciare Octavia a casa, è una mia responsabilità prendermi cura di lei da quando è morto papà e la mamma non sta più bene. Mi avvicino a lei e la scrollo con delicatezza.
Le rughe sul viso si sono fatte più marcate e i suoi capelli neri che una volta erano così setosi ora sembrano essersi trasformati in stoppa, persino il suo incarnato chiaro sembra ancora più pallido. "Mamma, vado fuori a giocare con William e gli altri, porto Octavia con me."
A quelle parole lei si tira su mettendosi seduta, il suo respiro si fa subito affannoso. "Lasciala a casa con me Bell."
"Ma hai bisogno di riposare." replico subito.
"E tu di divertirti senza dover avere sempre la responsabilità di tua sorella." Risponde lei con una certa fatica, un mezzo sorriso sulle labbra "so quanto può essere impegnativa, è sempre così vivace."
Sorrido anch'io, O non è certo la classica bimba da bambole e peluche "ma a me piace averla attorno, sembra un cane ogni tanto!"
"Bellamy Blake, non dovresti paragonare tua sorella ad un cane" mi riprende ridendo mia madre "però è vero che ti adora!". Mi accorgo che anche quelle poche parole l'hanno affaticata.
"Dai mamma, per me non è un problema e so che Octavia farà la brava"
Lei annuisce lentamente, sentiamo già il calpestio sulle scale mentre O scende ed entrambi sorridiamo per la poca grazia di mia sorella.
"Noi andiamo allora" le dico sfiorandole la fronte con un bacio.
Mi alzo per raggiungere la porta quando sento mia madre richiamarmi.
"mi dispiace Bellamy"
Mi volto scrutandola.
Mi fissa, i suoi occhi chiari ora umidi "Quando è morto tuo padre due anni fa e ti ho detto che dovevi diventare l'uomo di casa e Octavia era tua responsabilità non intendevo questo...."
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All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)
FanfictionClarke Griffin ha il peso dell'azienda di famiglia sulle proprie spalle, una responsabilità che ha sempre voluto ma non così presto e non nel modo in cui è avvenuto. Pensava di avere il controllo sulla propria vita e conoscerla ma ogni cosa le sta...