Capitolo 2

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CAPITOLO 2

3 anni prima

Ricordo l'esatto momento in cui la realtà si è abbattuta su di me.

Non è stato quando ho visto mia madre Abby piangente sulla porta della mia camera.

Non è stato quando, durante la cerimonia informale, ho visto la bara di mio padre calata nella buca sul terreno.

Non è stato quando, per le ore successive centinaia di persone sono venute a porgere le loro condoglianze o quando, su tutti i giornali del paese, sono apparsi i titoloni «Ora cosa succederà all' Arca Investments?».

È stato nella sala riunioni dell'azienda di famiglia.

Il notaio ha letto il testamento di mio padre che sanciva, di fatto, il mio ruolo di amministratore delegato unico dell' Arca, l'azienda costruita da mio nonno, ampliata da mio padre e che ora sarebbe passata a me.

Ho solo 24 anni.

So di non essere pronta ad affrontare questa sfida, sono stata preparata per questo eppure è troppo presto, come farò senza mio padre, come farò ad essere degna del ruolo che lui, la persona che ho amato più di ogni altra cosa, mi ha affidato?

Lui non c'è più e io sento solo una grande voragine riempirmi l'anima. Ma non posso cedere, devo essere forte e lottare per la sua memoria, per l'eredità che mi ha lasciato.

Io sono nata per questo.

ORA

Uno squallido bagno di un bar di periferia, pareti scrostate a causa dell'umidità, un lavandino giallo di calcare e nero di muffa, l'odore di piscio e vomito si mescolano in un olezzo nauseabondo. I suoi occhi sono fissi di fronte a sé, persi nel vuoto.

Non vede la sua immagine riflessa nello specchio scheggiato. Non guarda le sue mani avvinghiate al lavandino di ceramica per attutire il contraccolpo delle spinte del tizio che ha rimorchiato. Percepisce a malapena il movimento del suo membro mentre entra ed esce, i suoi ansiti a ogni spinta.

Sky sente le dita di quell'uomo serrargli le carni dei fianchi, è doloroso. Si aggrappa a quelle sensazioni per non perdersi nel vuoto che la sta sommergendo, di nuovo.

Vuole quell'amplesso.

Vuole sentirsi usata come una qualunque sgualdrina, il ricordo di Nylah per un istante passa davanti ai suoi occhi ma lei non arriverà.

Nylah l'ha lasciata, abbandonata a se stessa, troppo spaventata da ciò che è, dalla sua vita, dall'acciaio e ghiaccio che permea la sua anima.

Tenta di scacciare l'immagine della donna, dei suoi capelli biondi, gli occhi grigi ridenti, il suo corpo flessuoso, pieno e accogliente. Fra le sue braccia ha trovato il piacere per un po', fino a quando Sky non le ha mostrato l'altra lei, quella vera. Nylah è scappata.

Percepisce l'attimo in cui l'uomo viene.

Si lascia andare ad un pallido orgasmo, si riscuote, s'irrita con se stessa per essere caduta così in basso e di non essere riuscita a trovare ciò che cerca.

Vuole essere dominata, controllata, degradata.

Vuole percepire quell'ineffabile piacere di lasciarsi andare al dominio di qualcuno.

Nessuna convenzione, nessuna maschera e nessuna prigione.

Nylah non è riuscita a vedere oltre la prigione che si è auto-imposta, non è riuscita a superare lo sguardo dell'altra lei. Quella che domina ogni momento delle sue giornate. Clarke ha distrutto Nylah quanto Sky l'ha fatta fiorire.

All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora