ORA
Clarke è di fronte a lui, i suoi capelli biondi ora scarmigliati le incorniciano il viso, le sue braccia strette a difesa del suo seno, tremante.
I suoi profondi occhi chiari sbarrati, persi nel vuoto.
Riconosce quello sguardo, nella sua mente scorrono le immagini dell'aggressione che lei ha subito.
Bellamy si passa una mano sul viso, tentando di scacciare quel momento, consapevole in un solo lancinante istante delle parole di Luna, del loro vero significato. Delle reali conseguenze che quell'aggressione ha avuto per Clarke.
Prende un profondo respiro e la guarda nuovamente, non osa avvicinarsi, rimane immobile, frastornato, mentre Clarke sembra persa nell'orrore del ricordo.
Lentamente raccoglie i suoi vestiti e si ricompone. Non è in grado di avvicinarsi a lei, non subito. La sua mente cerca di riflettere, vorrebbe tenerla stretta a se ma ha paura di come lei possa reagire, allunga una mano per prendere la camicia che è caduta fra di loro poi fa un passo verso la ragazza.
Non lo guarda, vede il suo petto alzarsi e abbassarsi in maniera ritmica, le sue dita artigliano la pelle sopra i seni.
"Clarke" Sussurra Bellamy con tono rassicurante, cercando una breccia nella mente della giovane. "Clarke" ripete facendo un altro passo verso di lei, le è accanto ormai.
La ragazza sbatte gli occhi un paio di volte come se lentamente fosse riuscita a ritrovare se stessa. L'uomo vede che sta cambiando sotto i suoi occhi, nuovamente, per l'ennesima volta, si sta nascondendo dietro una maschera.
"Sono Bellamy" le dice allungano una mano verso di lei per coprirla con la sua camicia.
Clarke si irrigidisce al contatto con il tessuto. Con fatica sta cercando di riemergere dal baratro in cui è stata gettata. Ormai non sente più la paura di quello che le è accaduto, non ricorda nemmeno perchè il suo corpo, la sua mente, abbia reagito in quel modo.
Possibile che sia malata, sbagliata fino a quel punto?
Il suo sguardo si focalizza sugli occhi di Bellamy di fronte a lei, si aggrappa a quella vista in cerca di risposte. Ha paura di ciò che ha provato, ha paura di cosa è diventata, ha paura di essersi meritata tutto quello che le è accaduto.
"Perché?" riesce solo a mormorare mentre un singulto le sfugge dalla gola.
È un istante poi si sente avvolgere dalle braccia di Bellamy che la attira contro di sè. Quel contatto, la possente stretta, il calore che sente sono una scarica, quell'ultima spinta e il suo cuore si lacera lasciando sfuggire tutto il dolore, il malessere che prova, il vuoto che l'ha inghiottita ormai da tempo e che ha tentato di nascondere.
L'uomo la trattiene contro il suo petto, sente le sue lacrime bagnargli la pelle, i suoi singulti rotti, le sue braccia stringerlo. È stordito dalla forza di quel contatto, dal dolore di Clarke.
Riesce solo a stringerla più forte , il suo viso nascosto fra i capelli biondi della ragazza, le sue mani che l'accarezzano con tenerezza cercando di darle conforto.
Il dolore che proviene da lei riverbera anche nel suo corpo, ricordo lontano di quando anche lui si è sentito così, distrutto, annientato dal tormento, senza un punto di riferimento. Forse è per questo che desidera aiutarla, le accarezza i capelli, lui stesso in cerca di conforto dalle sue paure, dai suoi demoni che ogni tanto riescono ad uscire.
Solo con lei sente di riuscire ad essere reale e concreto, sono le braccia di lei avvolte attorno ai suoi fianchi che sembrano dargli una direzione. Non sa perché avviene, sa solo che è così ed è qualcosa da cui non vuole e non può scappare.
Il tempo non sembra avere più alcun significato, scandito dai lievi sussulti di Clarke man mano che riesce a riprendere il controllo della sua respirazione. Da alcuni minuti, Bellamy non sente più le lacrime segnargli il petto ma non osa muoversi.
Incapace di dire o fare qualcosa oltre a tenerla contro di sè.
Sarà lei a decidere quando allontanarsi, quando si sentirà abbastanza forte per affrontare il suo sguardo, ciò che è appena successo.
Man mano che il ritmo del respiro della ragazza si fa più regolare, sente la giovane muoversi contro le sue braccia, pronta forse ad allontanarsi. Con lentezza Bellamy allenta la presa attorno a lei ma non può fare a meno, un istante, di appoggiare le sue labbra sul capo della giovane.
Dura un attimo poi Clarke si scioglie dall'abbraccio, i suoi occhi sono bassi, non osa guardarlo, ancora vulnerabile dopo quello sfogo. Sa quanto per lei tutto questo sia difficile, non riesce a trattenersi, d'impulso la riprende fra le sue braccia, la stringe a sé con forza. Le sue labbra vicine all'orecchio di Clarke.
"Andrà tutto bene, Principessa." le sussurra
La giovane sospira a quelle parole e si accoccola avvolta dal corpo dal calore di Bellamy che sembra riuscire a dare luce anche nelle zone più buie del suo io.
"Non ti lascerò sola, Ok?" le mormora ancora.
Lei sa che quelle parole non sono dettate dal suo ruolo, dal suo lavoro ma perché lui riesce a vederla, in qualche strana maniera crede in lei.
"sei una donna speciale Clarke Griffin, lo sai vero?"
La giovane sente nuovamente le lacrime pungerle gli occhi per quelle parole.
Solleva il viso verso di lui, non può farne a meno, vuole vedere i suoi occhi scuri.
"E tu hai un gran cuore Bellamy Blake" risponde di getto prima di sfiorargli le labbra con le sue in un bacio leggero.
Bellamy la osserva un istante, le sorride, come se quelle parole fossero realmente importanti per lui.
Si osservano, persi nella consapevolezza di ciò che è appena avvenuto, qualcosa che non riescono ancora a decifrare ma che di certo li ha cambiati dentro.
Entrambi, quasi in sintonia, prendono un respiro profondo, pronti ad allontanarsi l'uno dall'altro, ad affrontare ciò che succederà.
Non più da soli si sciolgono dall'abbraccio.
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All in - scommessa vincente (COMPLETA - In Revisione)
FanfictionClarke Griffin ha il peso dell'azienda di famiglia sulle proprie spalle, una responsabilità che ha sempre voluto ma non così presto e non nel modo in cui è avvenuto. Pensava di avere il controllo sulla propria vita e conoscerla ma ogni cosa le sta...