Sono passati tre giorni dalla epica e litigiosa telefonata. Per me è stato terribile, ed è come se fossi in coma: non sento niente o non voglio sentire?
Sinceramente non lo so, non so più niente ormai, l'unica cosa certa è che con me l'amore non è stato generoso.Sono già le sette di sera, e i negozi hanno già allestito tutto per il Natale: doveva essere una festa perfetta che avrei trascorso con Blake, ma ora sarà soltanto l'amaro in bocca di un amore troncato.
È tutto il pomeriggio che sono in giro con le mie amiche a fare shopping, perché domani la scuola sarà chiusa a causa della rottura di un tubo d'acqua, che ha allagato la struttura. Inutile dire che se non ci sono i compiti, di certo non si sta a casa.
-Qual'è il colmo per un gatto?-
Chiede Lisa, che ci sta rincretinendo con queste battute idiote.
-vivere in una topaia!-
Scoppia a ridere, battendo le mani contro sua sorella.
-a volte mi vergogno di avere una sorella gemella così stupida.-
Ribatte Lena, facendo ridere tutte.
Io mi sforzo di fare un sorriso, e finalmente ce la faccio.-ora devo privarvi della mia bellissima compagnia perché devo uscire con il mio futuro fidanzato.-
La ringrazio mentalmente per non aver nominato quel nome, e la abbraccio per poi vederla scomparire tra il traffico Londinese.-anche io devo andare ... ho promesso a Cole di aiutarlo con la valigia.-
Afferma Lena, per poi sparire anche lei.
Rimaniamo noi tre, ma non per molto.
Dopo mezz'ora anche Leila esaurisce il suo coprifuoco e torna a casa.-Ari ... io ...-
Non trovo le parole.
-tu non stai bene. Lo so, me ne sono accorta. Sei mia sorella, alla fine.-
Sorride e mi abbraccia. Credo che lei sia una parte fondamentale della mia vita, è la ragazza a cui sono più legata.
-perché mi ha fatto questo?-
Mormoro, sedendomi sulla panchina. Sento il naso rosso per il freddo che c'è qui, oggi.-Non lo so ... Hunter mi aggiorna ogni giorno e mi ha confermato che è strano da un po'.-
Si morde l'interno del labbro, ed io annuisco.
-mah ... chissà cosa gli è preso.-
Sospiro leggermente e guardo la mia amica, che cerca qualcosa nel telefono.-guarda un po'.-
Mi porge il suo cellulare, c'è una foto che ritrae noi due a quindici anni, sulla spiaggia, a Houston.
Ero super sorridente e mi ricordo ancora il motivo: Blake mi aveva lasciato una rosa con un biglietto dolcissimo sopra al cuscino, prima di andare al servizio fotografico con Loren.
Che bei tempi.-avevo ancora l'apparecchio di notte, ti ricordi?-
A questa affermazione non posso che ridere. Quando parlava non capivo mai niente, e ci prendevamo in giro a vicenda.
-ti ricordi quel turno notturno in cui hai sputato l'apparecchio nel piatto del ragazzo che ti piaceva?-
Siamo piegate in due dalle risate, soprattutto io, che mi ricorderò per sempre l'imbarazzo di quella scena.
-e tu quando stavi cantando rihanna e sei scivolata dalle scale della mia scuola, colpendo in pieno il preside?-
Ora Siamo due cretine che piangono dal ridere.Continuiamo così per poco, perche entrambe dobbiamo ritirarci a casa. È prevista neve e nessuno vuole rimanere impantanato a Londra alle otto di sera.
-domani ci sei da me, vero?-
Chiede Ari, alzandosi dalla panchina.
-non lo so ...-
Rispondo vaga mentre mi dondolo sui piedi.
-tu ci sei perché "No Caro, no Party".-
Mi abbraccia facendomi ridere.
-e va bene, se sono io l'anima della festa ci sarò. A domani.-Ci separiamo e finalmente ritrovo un po' di quella felicità che mi è mancata per due lunghi giorni. Cos'è il mondo senza le amiche? Come si andrebbe avanti?
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Just a fan? 3.
Fanfiction"Oggi c'eri tu. Con quel sorriso di sempre, con gli occhi che non avevano fine. Poi c'ero io, credimi, m'ero persa solo a guardarti."