capitolo 11.

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È sera: il cielo grigio continua a rigettare neve e le temperature sono sotto lo zero.
Fortunatamente, tutto questo abbassamento ha portato alla chiusura delle scuole, quindi potrò stare più tempo con Blake.

Il mio fidanzato sta arrivando: volevo andarlo a prendere ma sua madre mi ha detto che non c'era bisogno, e mi ha consigliato di rimanere a casa durante questa tempesta, siccome ho le difese immunitarie ancora basse.

Ad un certo punto, mentre cammino su e giù per il salotto addobbato, sento il trillo del campanello che suona. Mi precipito alla porta, e mentre penso a cosa mi aspetterà dopo, la mia mano spalanca questo pezzo di legno che ci divide.

Il cuore mi batte a mille, e appena vedo Blake, gli salto addosso sorridendo.
-amore.-
Mi abbraccia e mi lascia tantissimi baci nella faccia, stringendomi a sè. Mi era mancato moltissimo, e per un attimo il mondo intorno a noi sparisce. Riesco a sentire il suo respiro così vicino, e mi sembra tutto un sogno.

-ehm, vi dispiace entrare? Io sto gelando.-
Austin ci interrompe, e in effetti io e il mio fidanzato siamo proprio sulla porta di casa, bloccando il passaggio agli altri. Ci lasciamo per un attimo, entrambi imbarazzatissimi per la grande dimostrazione di affetto che ci siamo dati davanti a tutti.
Entrano, e le occhiate che lancia mio padre a Blake sono allucinanti, ma per fortuna lui non se ne accorge.

Dopo aver salutato tutti gentilmente, i più "adulti" si mettono davanti al fuoco a parlare, mente io e Blake ci rifugiamo in camera mia.
-tra poco vi vengo a chiamare per la cena.-
Mi informa mia madre, da sopra le scale.
-si!-
Rispondo, chiudendo la porta. Mi giro per verificare che lui sia ancora qui con me, e non faccio nemmeno in tempo a sbattere le palpebre che lui cerca le mie labbra avidamente.

Gli metto le mani fra i capelli mentre il mio ragazzo mi tira a sè per i fianchi dolcemente.
Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato, entrambi rossi in volto, e ricominciamo a baciarci.
-ti amo.-
Sussurra lui tra un bacio e l'altro.
Mi morde il labbro inferiore come se fosse in astinenza di me e viceversa: è perfetto.

-non sai quanto sono stato male in questo periodo.-
In un attimo si fa serio, ed io lo guardo con un luccichio negli occhi.
-perché?-
Gli accarezzo il volto dolcemente, mentre ci sediamo sul letto. Lui mi dispone sulle sue gambe, ed io mi tengo a lui come se fosse il mio sostegno, anzi, lo è.
-perché non eri con me e poi avevo paura che ti succedesse qualcosa. Volevo soltanto baciarti e sentirti mia.-

Le mie guance diventano paonazze, e non nascondo l'imbarazzo che queste parole dolci provocano in me.
-ma ora sei con me.-
Sussurro, baciandolo.
-infatti non sono mai stato meglio.-
Riprende il bacio, e piano piano mi fa allungare completamente sul letto.
Un brivido percorre il mio corpo appena le sue mani fredde mi sfilano la maglietta, facendomi rimanere in reggiseno davanti a lui.

Mi è sopra, e continua a baciarmi con passione in ogni angolo della mia pancia, dopodiché anche lui si toglie la maglia.
Non oso immaginare dove arriveremo tra un po', ma mentre continuiamo a baciarci, sento il cigolio della porta della mia camera: è stata aperta.

Non credo di essere mai stata così in imbarazzo, e non ho il coraggio di vedere chi è che è irrotto in questa situazione. Oh Dio ... e se fosse mio padre?! Mi sento male. Devo alzare lo sguardo sperando che non sia nessuno della mia famiglia, e tiro un sospiro di sollievo quando osservo Austin, che è un mix di divertito e imbarazzato.

-è pronta la cena.-
Trattiene le risate, e Blake gli ringhia qualcosa contro, arrabbiato come non mai.
Ci rivestiamo entrambi, ancora rossi in viso.
-quel ragazzo riesce sempre a rovinarmi tutto!-
Sbotta arrabbiato, mentre scendiamo le scale. Io rimango in silenzio al pensiero delle sue mani poco prima che entrasse Austin ... Ne valeva la pena quando hai tutta la famiglia al piano di sotto?

-sei arrabbiata?-
Chiede ad un certo punto, ma io non stavo ascoltando il filo del discorso e non capisco a cosa si stia riferendo.
-ehm, io?-
Dico spaesata.
-no, Luna Blaise!-
Afferma lui ironicamente, facendomi preoccupare.
-cosa?! Dove?!-
Il cuore inizia a ribattere irregolarmente, e lui accenna una risata divertita.
-tu, ovviamente.-
Ci sediamo a tavola, e spero vivamente che quel ragazzo non abbia fatto la spia.

-io? No, assolutamente.-
Gli sorrido dolcemente, e inizio a mangiare in silenzio ascoltando i discorsi dei genitori.
Non so perché: mi sento strana, ed è come se mi fossi macchiata di un peccato gravissimo. Piuttosto non voglio che i miei lo sappiano, loro credono che la nostra relazione sia ancora ferma al "ti amo" e a tanti baci. Ovviamente, anche questa parte è decisamente presente, ma ci siamo spinti un po' oltre.

-stai tranquilla, non sono uno spione.-
Mormora Austin ridacchiando. Un mio difetto? Non riesco a nascondere i sentimenti, nè a falsificarli. L'ansia è trapelata troppo nella mia espressione. Tiro un sospiro di sollievo al fatto che lui non sia quel tipo di persona, e sorrido al pensiero di aver evitato tanti guai.
La cena ora sembra più buona, e mentre la tensione si è sciolta, sento la mano di Blake che cerca la mia.
Sorrido e gliela stringo, poi ci guardiamo e ridacchiano come due bimbi.
.
-noi andiamo a dormire. Voi rimanete svegli?-
Le due famiglie sono stanche, e noi siamo gli unici a rimanere svegli.
-sì, finiamo di vedere questo film e poi andiamo anche noi a dormire.-
Rispondo, concentrandomi sullo schermo della televisione. Stanno trasmettendo uno di quei film natalizi classici che hanno segnato la nostra infanzia e ci stiamo divertendo tantissimo a guardarlo.

Appena sento i passi degli adulti lontani e le porte chiudersi, Blake mi bacia con passione come poche ore prima.
-finalmente.-
Sussurra, lasciandomi dei segni viola sul collo.
-cosa vuoi per Natale?-
Gli chiedo dolcemente, abbracciandomi a lui.
-te.-
Risponde deciso, baciandomi la punta del naso.
-come mai sei così romantico questa sera?-
Gli chiedo divertita, e lui scoppia a ridere.
-perché ti amo e ne sono consapevole.-
Dice con aria sfacciata: è tremendamente orgoglioso, e se non fossi stata la sua fidanzata probabilmente mi avrebbe irritata.

-contento te.-
Rispondo, fissandolo negli occhi del colore del mare d'inverno.
-e con Joey come è andata a finire?-
Chiede curioso, ed io accenno un sorriso.
-non può più parlare con me.-
Lo dico in un modo troppo riluttante, come se mi importasse qualcosa di lui, cosa che invece non è assolutamente vera.
-è stata la scelta giusta. Joey ci provava spudoratamente con te: non te sei accorta! In più, se tu non lo avessi bloccato, ti avrebbe baciata.-

A quel pensiero mi viene la pelle d'oca: non riesco ad immaginare le labbra di qualsiasi altro ragazzo che non sia Blake sulle mie, dando vita ad un bacio.
-possiamo non parlare di lui?-
Intervengo, mettendo fine alle sue ipotesi.
-con piacere! Però c'è un problema ...-
Si morde il labbro insistentemente. Alzo un sopracciglio e gli ordino di parlare: chissà cosa dice adesso.
-è pur sempre mio amico, e ci sarà alla festa di capodanno. Ma tu devi stare solo vicino a me e...-
Lo interrompo ancora.

-so cosa fare, non è un problema. So gestirmi da sola, stai tranquillo.-
Il mio orgoglio è troppo alto per ammettere il contrario, e poi mi sta parlando di lui come se Joey fosse un diavolo venuto al mondo per rovinare relazioni. È un ragazzo con una cotta, niente di strano, e non credo che ci sia tutto questo pericolo che sta descrivendo Blake.
-meglio.-
Non perde il suo buonumore, anzi, sembra sollevato.

-ora dobbiamo finire una cosa.-
Mi sussurra all'orecchio sensualmente. Ecco, è il momento, ma dopotutto non dispiace a nessuno dei due.

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Ciao a tuttiii.
Buon 25 Aprile!!❤
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