capitolo 8.

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-in bocca a Luna.-
Sussurra Ari, abbracciandomi dolcemente.
-crepi.-
Le sorrido, e appena vedo la sua macchina andare via e gli altri ragazzi appostarsi, mi dirigo verso l'interno.

Questa casa è inquietante: ha una grande porta di legno tutta rovinata, i muri sradicati e segnati, e le finestre tutte rotte.
All'interno ci sono diverse scritte che richiamano il diavolo o semplicemente un horror.
La prima cosa che vedo quando entro è il disegno di un clown che ride, ed io rabbrividisco.
Fa freddo, ma devo farmi forza.

Mi concentro su una piccola vasca nera ai lati della stanza, e se ci fosse stata Loren si sarebbe fatta una foto lì dentro. "Che schifo."
Penso, continuando l'esplorazione.

Salgo le scale cigolanti che mi incutono un po' di timore, e mi ritrovo in un piano con un divano sfasciato e delle scritte incomprensibili. Cerco di pensare a questa casa com'era prima: ovvero una villa calda e accogliente, proprio come quella di Blake. Ma vedere tutto così rovinato mi rende molto difficile l'immaginazione di questo fatto.

Appena sento altre voci che interrompono la mia concentrazione, la rabbia dell'altro giorno si impossessa di me.
Non sono voci, sono versi di oche indisponenti che starnazzano al piano di sotto.
Le ringrazio mentalmente per avermi distolto da quella casa inquietante, inoltre, fuori si sta scatenando il temporale e non è un ottimo sottofondo per questa visita.

-eccomi.-
Spunto dal fondo delle scale, legandomi i capelli. Non ho paura di loro, anche perché quelle due sono la metà di me!

Mi avvicino lentamente riuscendo a gestire la situazione, senza saltare addosso ad entrambe per ucciderle.
-beh, vi muovete?-
Chiedo annoiata, visto che mi guardano come se fossi un fantasma che in questo luogo non stonerebbe.

In un attimo, Ariel mi dà un graffio, ma io la colpisco facendola svenire per terra.
Dopo poco Luna fa la stessa fine, e i suoi tentativi di ferirmi e correre per tutta la casa ridendo come una iena, sono andati a farsi benedire.

Beh, mi è andata bene.

Ari, Leila e Blake Gray...

-mi avete chiamato con una grande fretta. Cosa ci fate qui? Dov'è Caro? Perché?-
Il ragazzo si precipita a casa di Leila con il fiatone e i capelli bagnati.

-rilassati, e siediti.-
Ordina la rossa, che riesce a gestire la sua preoccupazione e a fingere bene, al contrario dell'altra.
Blake fa come gli è stato detto, lasciandosi cadere sul divano di pelle, in attesa di una spiegazione.

-siamo qui per vedere le nostre famiglie: giusto Una visitina. Intanto Caro è al sicuro a Londra con Blake, Lisa e Lena e ti abbiamo chiamato per chiederti come stai.-
La voce di Ari tintinna in alcuni punti.

-come volete che stia ...-
Inizia lui, sospirando. -mi manca Caro, indubbiamente. Non riesco a dormire: la sua risata mi perseguita, e tutta questa merda è colpa mia! Se non fossi stato famoso non avremo avuto tutti questi problemi.-
Ha gli occhi lucidi, ed entrambe le ragazze provano un po' di dispiacere per avergli ricordato del suo amore impossibile.

-devi guardare il lato positivo della cosa: dopo lo scontro con Luna e Ariel potrete stare sempre insieme!-
Afferma Ari, e dopo aver ricevuto uno sguardo di odio da Leila, si rende conto di che cazzata ha commesso. Si mordicchia il labbro nervosa e cerca di smentire, ma Blake è un treno in corsa: non si ferma ad ascoltare spiegazioni.

-dov'è Caro?! È qui? Che scontro?! Dobbiamo raggiungerla!-
Sbotta alzandosi di scatto, per poi correre verso la porta.
-non c'è nessuno scontro!-
Ribattono, ma lui sa la verità.
-chiamo Luna e mi faccio dire dov'è. Non esiste un no.-
È rosso in viso, e sembra che abbia fretta di uscire da questa casa e di salire in macchina.

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