Ennesimo tradimento.
Ennesima promessa buttata via come parole dette al vento.
Blake pensa veramente che io sia così stupida? Diamine, abbiamo fatto pace più o meno un mese fa!
Un mese in cui ci siamo amati incondizionatamente, abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo avuto anche dei momenti che andavano oltre il classico e semplice bacio, e ora? Ora è tutto finito!
Perché, perchè il suo carattere è così irrispettoso verso di me, che gli ho dato tutto? E perché tuttora continuo a dargli tutto? Perchè il ragazzo che amo più di qualsiasi cosa al mondo, mi tratta così?Non provo nemmeno più tristezza perché sono abituata a questa sua continua mancanza di rispetto.
Ora la delusione ha lasciato spazio alla rabbia, che incombe su di me come una nuvola nera.
Ari, Leila e le gemelle andrebbero fatte sante per come mi sopportano in questo ultimo periodo, dandomi forza quando vorrei solo buttarmi nel letto e non alzarmi più.
-litigate, litigate, ma poi fate pace.-
Dicono, convinte che accadrà così.
E so che alla fine cederò, ma l'ira di questo momento non me la toglie nemmeno Blake stesso.Mi arrivano dei messaggi da lui, che io apro ed ignoro completamente.
Blake: ho sbagliato!
Blake: è stata lei a baciarmi questa volta!
Blake: devi credermi.
Blake: ti prego, rispondi.
Blake: io ti amo.
Blake: ti amo più della mia stessa vita.
Blake: Caro, cazzo, rispondi!
Blake: dai.
Blake: mi sento in colpa!
Blake: sono un coglione.
Blake: ti autorizzo a darmi uno schiaffo in faccia.
Blake: daiiii!
Blake: sono sotto casa tua, apri.L'ultimo messaggio attira particolarmente la mia attenzione.
Oggi mi sento cattiva, in vena di fargliela pagare, in modo che la prossima volta prima di tradirmi ci pensi due volte.
Io: rimanici.
Blake: dai, non fare la stronzaSe non fossi stata abbastanza matura, avrei preso un secchio d'acqua gelida per poi gettarglielo sulla sua testolina bionda. Ma per mia sfortuna, non sono così infantile.
-ha scritto che non devo fare la stronza. Tanto non gli apro.-
Continua a suonare al campanello, ma a me non interessa davvero niente: può suonare fino a domani, io ignorerò completamente.
Mi mordicchio l'unghia, poi sento un tonfo secco, subito dopo dei passi pesanti provenire dalle scale.-guarda cosa mi sono fatto per entrare dalla finestra!-
Mi mostra il suo gomito sbucciato, ed io trattengo le risate.
-oh poverino!-
Affermo ironicamente, mentre lui assottiglia gli occhi. Le mie amiche sono basite negli angoli della stanza, come delle semplici comparse in questo uragano di storia d'amore.
-non costringermi a passare alle cattive maniere.-
Ha il naso tutto rosso e il fiatone, come se avesse sostenuto uno sforzo disumano.
-ah, non erano queste le cattive maniere?-
Rido soffocatamente.
Nonostante la situazione burrascosa, nei suoi occhi brilla una puntina di divertimento. La cosa buffa? Anche nei miei.
-ah sì? Ridi ridi, che adesso ti faccio vedere io.-Si avvicina a me, io indietreggio e vado a sbattere contro il tavolo.
mi solleva come se non pesassi niente.
-ehi! Lasciami immediatamente!-
Scalcio e mi ribello, ma la sua stretta è così salda che l'unica cosa possibile da fare è rassegnarmi.
-voi non avete visto niente. E non aiutatela.-
Fa l'occhiolino alle presenti, che restano ferme come delle statue.
-che belle amiche, veramente!-
Le indico con solennità, e loro scoppiano a ridere di gusto. Cosa ci trovano di tanto divertente?
-se volesse stuprarmi? Farmi del male? Se volesse assassinarmi?!-
Urlo, continuando a scappare dalle sue mani.-non ti preoccupare, non voglio farti niente. Solo spiegarti qualcosa.-
Il suo viso è concentrato.
-ma che caz..-
Non faccio in tempo a finire la frase, che lui mi butta sul letto in maniera brusca, poi chiude la porta a chiave. La chiave l'avevo nascosta, ma lui l'ha trovata, evidentemente.
Cerco di ricompormi, e mi spiaccico contro il muro, vedendo che sta gattonando verso di me.
Ad Ogni suo passo, io indietreggio.-devi ascoltarmi.-
-no!-
Mi alzo, ma lui afferra il mio braccio e con uno scatto, non so come sia potuto succedere, lui è sopra di me impedendomi di usufruire di qualsiasi via di fuga. I nostri corpi riescono a toccarsi, lui ansima leggermente ed io arrossisco. Non oso pensare a lui e ai suoi pensieri, perché il rischio di diventare viola è alto.
-tu devi ascoltarmi.-
-no!-
Mi blocca le braccia, sorridendo per la vittoria.
-ascoltami.-
Mi prende la testa fra le mani, ed io, senza possibilità di scampo, gli concedo questa opportunità.-eravamo a scuola, e lei mi ha chiesto se potevo aiutarla con il progetto di scienze. Io ho accettato in buona fede, cosa ne sapevo che poi mi sarebbe saltata addosso? Mi sono spaventato, veramente. Una ragazza così controllata come lei, è diventata un animale appena ho messo piede nella sua stanza rosa. Sono scappato immediatamente. E ne ho le prove: per sbaglio avevo azionato un video inconsapevolmente. Lo vuoi vedere?-
A volte mi chiedo come questo ragazzo possa essere così buono di cuore e così ingenuo. Persino io avrei capito che non aveva buone intenzioni: e il suo scopo era ben altro.
In effetti, il video ritrae una porta che sbatte, voci spaventate di Blake ed espressioni deluse.
Chiude le sue prove con soddisfazione.
Non so cosa fare ora.
-okay, bene. Era il minimo non tradirmi.-
Il mio orgoglio è ancora alto malgrado la situazione.
-adesso voglio un premio però.-
Sulla sua faccia si dipinge un sorrisetto malizioso che io non colgo subito.
-che genere di premio? Vuoi un gelato? Una pizza? Qualcosa da mangiare?-
Scoppia a ridere, senza togliersi da sopra di me. Mi lancia certi sguardi poco casti, e ora capisco che genere di premio vuole.-Blake Robert Gray, sei un pervertito!-
Ridiamo entrambi, e lui inizia a baciarmi dolcemente.
-sono un pervertito, ma mi ami lo stesso, vero?-
Mormora nel mio orecchio.
-ti amo anche grazie a questo.-
Mi accarezza dolcemente i fianchi, per poi baciarmi e mordermi il labbro inferiore.
-oggi ho pensato a cosa farò l'anno prossimo.-
Mi dice, sospirando. Odio parlare di questo argomento, perché riesce a mandarmi totalmente in difficoltà: io non so cosa farne del mio futuro.
In questi giorni sto cercando di non pensarci perché l'idea di iniziare a progettare tutto mi mette tanta tanta ansia, e per di più, non posso costruire se non c'è terreno.
È la cosa che mi dà più fastidio.-e non ne ho la più pallida idea.-
Ridiamo insieme, poi le nostre labbra si sfiorano ancora.
-Blake, non so cosa fare. Sono nel pallone.-
Lui ci riflette un attimo. È sempre carino e premuroso con me, ma questa volta non può riparare niente.
-cosa vorresti fare da grande?-
-non lo so!-
-dai, riflettici.-
Ci penso: sta cercando di aiutarmi, ma più ci penso e più mi rendo conto di quanto sia complicato.
Ad un tratto, mi si accende la lampadina che però voglio subito fulminare: non posso dirgli il mio sogno nel cassetto. È da bambini.-mi piacerebbe fare la scrittrice.-
Mi aspetto una risata o qualcosa del genere, ma lui mi guarda più serio che mai.
-perfetto, domani andiamo ad iscriverti all'università di lettere. Vedi? È semplice!-
Scuoto la testa per l'ingenuità di Blake. Come può pensare che sia tutto così semplice? Però non voglio rovinare il momento, quindi decido di troncare l'argomento "cosa farò da grande"?-e adesso?-
Chiedo, respirando pesantemente.
-e adesso mi devi il premio.-
Inizia a baciarmi, prima in maniera dolce e cauta, poi intensamente e con forza.
Inizia a sfilarmi la maglietta: continuiamo fino a quando siamo entrambi quasi nudi, mentre le nostre labbra si cercano in maniera avida.
Mi accarezza la pelle con una leggerezza unica, facendomi venire mille brividi che percorrono il mio corpo.
Mi bacia ancora, fino a quando non raggiungiamo l'apice del nostro amore che poi diventa fisico.
-ti amo.-
Riesco a sentire solo questo, prima di sprofondare insieme a lui nell'estasi più totale.
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Just a fan? 3.
Fanfiction"Oggi c'eri tu. Con quel sorriso di sempre, con gli occhi che non avevano fine. Poi c'ero io, credimi, m'ero persa solo a guardarti."