capitolo 10.

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Mancano solo due settimane a Natale, io sono guarita in fretta e questo mi ha permesso di uscire con le mie amiche per comprare i regali che scarterò con il mio fidanzato il 25 Dicembre.

-cosa regalo ad Hunter?-
Si lamenta Ari, mentre entriamo nel grandissimo centro commerciale. Tutti i Magcon e le mie amiche più strette saranno a casa mia a cenare, ma solo Blake con la sua famiglia si fermerà da me la notte.

-sinceramente non lo so.-
Dico, guardando la neve che inizia a scendere di nuovo. Che bel periodo: nell'aria si sente il Natale, le luminarie colorate addobbano Londra con effetti di luce mozzafiato. 
-io regalerò a Blake quella collezione di libri antichi originali che voleva tanto.-
Commenta Lisa sorridendo. Beata lei che ha già le idee chiare: io non so che pesci prendere.

-Hunter adora i Beatles.-
Pensa Ari ad alta voce, percorrendo tutto il reparto di Natale in cui c'è il classico "Santa Claus" (o almeno lo chiamano così, a Londra) ovvero il nostro Babbo Natale che abbraccia i bambini. Rimango estasiata: pensavo che queste cose esistessero solo nei film americani, e invece anche qui a Londra succedono queste cose magiche che regalano sorrisi enormi a bambini sognatori.

-Ma più facile di così! Sei nella patria dei Beatles.-
Dice Leila, che ci fa salire tutte sulle scale mobili dirigendoci nel reparto vestiti.
Ad un tratto mi ritorna alla mente l'ultima passeggiata che abbiamo fatto io e Blake qui a Londra.
Stavamo passando davanti ad un negozio molto chic, credo uno dei più belli di Londra. Si era soffermato su una vetrina tutta decorata e si era innamorato di un completo: maglia e pantaloni, quelli che vanno di moda adesso.

-ho trovato! Sono un genio!-
Urlo, facendo ridere tutte che mi chiedono che idea ho avuto. Gliela spiego e poi Usciamo in fretta e Lisa ci ferma a metà strada.
-aspettate!-
Ci giriamo.
-qua vendono il regalo di Blake.-
Sorride imbarazzata, e in un attimo ci ritroviamo tutte dentro ad una libreria antichissima diretta da una anziana acida che ci sgrida ogni volta che sfioriamo un libro.
-grazie.-
Mormora Lisa, dopo aver preso tutto. "Almeno, questa antipatica sa fare dei bei pacchetti."
Penso tra me e me, senza dirlo ad alta voce.

Dopo aver comprato anche il mio regalo, la neve è diventata davvero tantissima, imbiancando tutte le strade e le vie della città.
-fa freddissimo.-
Dico io, battendo i denti.
-andiamo a casa mia che è qui vicino?-
Propone Ari, guardandosi intorno. Annuiamo tutte e camminiamo verso casa sua.

Ari e la sua famiglia vivono in una casa bellissima, e sono davvero brave persone. La mia amica è felicissima del fatto di aver incontrato i suoi veri genitori e non è rimasta delusa dalle sue aspettative. Esteticamente è uguale a sua madre, ma di carattere assomiglia più al padre.

Appena entriamo veniamo investite da un profumo buonissimo di biscotti appena fatti.
-Ari, finalmente sei tornata!-
La madre ci accoglie dolcemente, e ci offre una cioccolata calda e dei biscotti. Portiamo tutto in camera e la proprietaria chiude la porta, sedendosi accanto a noi.

Iniziamo a parlare animatamente, ma il telefono squilla facendomi sobbalzare. Alzo un sopracciglio e noto che è un numero sconosciuto.
X: ciao, sono Joey. Hunter mi ha dato il tuo numero! Come stai?

Pensavo di essermi sbarazzata di lui, ma a quanto pare, ad Hunter piace spargere numeri privati in giro.
-il tuo fidanzato è un coglione.-
Borbotto verso Ari.
Non posso crederci, perché continua ad insistere? Cosa vuole dalla mia vita? Non so nemmeno cosa rispondere ad una cosa simile.

Io: ehm, okay.

-non dirlo a Blake.-
Leila sorride malignamente, ed io alzo lo sguardo dal telefono. Spero che stia scherzando.
-ma io devo farlo.-
Rispondo prontamente. Non esiste che io rimanga muta su questo argomento. Io e lui ci diciamo sempre tutto in questo periodo, si è creata una bella atmosfera, e non sarò di certo io a rovinare tutto.
-no! Si arrabbierà tantissimo!-
Sento una fitta nella pancia, forse è dovuta al fatto di ciò che mi stanno dicendo.
-ha ragione.-
Dice Lena, sospirando.
Dentro di me so che hanno ragione, ma so che sto facendo una cosa sbagliata e che non finirà bene.

La chiamata di Blake non contribuisce ai miei sensi di colpa, che continuano ad essere presenti e a martellarmi in testa.
-amore! Ho una bellissima notizia!-
Il mio ragazzo è decisamente innamorato e sorridente ... perché spezzare questi bellissimi sentimenti? Lui non se lo merita.
-cioè?-
Gli sorrido deglutendo, cercando di non sembrare troppo nervosa.
-dopodomani riesco a venire da te! Staremo più tempo insieme, non sei contenta? Io non vedo l'ora.-

È al settimo cielo all'idea di passare più tempo con me, e lo sono anche io. Però ho un fottuto peso sullo stomaco che mi devo togliere per evitare che questo turbine di sentimenti mi rovini il Natale.
-Sono felicissima!-
Esclamo, in parte è vero, ma vorrei soltanto potergli dire tutto.
-comunque voglio bloccare Joey.-
Dico tutto d'un fiato, e lui si irrigidisce sentendo parlare di questo argomento.
-mi renderesti il ragazzo più felice del mondo.-
Fa uno dei suoi sorrisi mozzafiato, ed è in questo momento che le idee mi si fanno chiare: lo bloccherò per un po', almeno durante le vacanze.

Parliamo ancora un po', e prima di andare a dormire blocco il ragazzo su ogni social, in modo che lui non possa più contattarmi in nessun modo.
È da stupidi, ma non voglio problemi con il mio ragazzo: non lo voglio perdere.

Se io e Blake non ci fossimo mai conosciuti, io dove sarei ora? Non riesco ad immaginare un mondo senza di lui. Il fatto è che, prima del concerto, sapevo di averlo vicino nonostante lui non mi conoscesse.

Mi mordicchio il labbro nervosa, nonostante mi sia tolta un grosso peso di dosso.
Mi siedo sul davanzale della finestra come è mio solito fare, e fisso i fiocchi di neve che scendono rapidamente da cielo plumbeo.
Come vorrei che i miei piccoli problemi scivolassero così velocemente verso il pavimento, lasciandomi libera.

Le luminarie sono ancora accese e c'è gente che gira per Londra senza preoccuparsi troppo delle temperature basse.
La mia camera è addobbata con delle lucine di natale che percorrono tutto il perimetro della stanza, e in questo momento ho acceso solo quelle, dando alla stanza un'atmosfera calda e invernale.

Ad un certo punto mia madre irrompe nel mio piccolo mondo.
-Caro, Blake ti avvertito che verrà dopodomani?-
Si siede sul letto, guardandomi.
-sì, l'ho saputo prima.-
Le sorrido gentilmente, e lei fa lo stesso.
-lo sai che non mi piace vederti lì sopra.-
Dice con disapprovazione.
-mamma, non mi faccio male.-
Sbuffo, roteando gli occhi.
-prendi freddo.-
Ribatte duramente.
-sono cresciuta ormai, so cosa è giusto e cosa no.-
Rispondo a tono, e lei si intenerisce.

-rimarrai sempre la mia bambina. Guardati, come sei bella, come sei cambiata.-
Mi abbraccia, e gli occhi iniziano a pizzicare. Vorrei tornare indietro nel tempo per avere più abbracci da parte di mia madre, ma non si può, e mi sembra fuori luogo pensare queste cose a questa età.
La voce di mio papà interrompe il bellissimo momento.
-tuo padre mi chiama. Buonanotte.-
Mi sorride e mi dà un bacio sulla fronte, per poi sparire dalla porta.

Il telefono si illumina: è Blake.

Blake: buonanotte amore, vado a sognarti.

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