capitolo 34.

442 44 3
                                    

-Loren, in realtà ... io e Blake ...-
Non riesco a trovare le parole giuste per spiegarle che le ho mentito, ed io e Blake ci rimetteremo presto insieme. Ho paura di ferirla, di lasciarla delusa, sono intimorita del fatto che lei possa andare da Ariel a raccontarle tutto, ponendo fine a tutti i piani che ho programmato.

-tu e Blake?-
Mi guarda con i suoi occhi azzurri penetranti, e mi accorgo per la millesima volta di quanto lei sia più bella di me. Di quanto lui e Blake possano formare la classica "coppia perfetta." Di quanto io sia inadatta.

-non credo che rimarremo separati per tanto tempo.-
Mi mordo le unghie nervosa, mentre un vento improvviso scompiglia completamente i miei capelli, mentre quelli dell'altra ragazza rimangono intatti.

-cosa intendi?-
Nella sua faccia compare un pizzico di delusione.
-lo sai bene che non staremo lontani. Mi dispiace, Loren.-
Capisco di averle spezzato il cuore. Alza un sopracciglio afflitta e fissa il pavimento.
-Quindi non posso provarci con lui mentre siete separati?-
Non posso credere che l'abbia detto veramente. Mi sembrava una persona ragionevole e non così improvvisata come si sta mostrando ai miei occhi.

-ehm, no!-
Rispondo ovvia.
-ma non ha senso!-
Sbuffo e decido di dargliela vinta. Non voglio averla come rivale.
-puoi provarci con lui, ma quando ritorneremo insieme dovrai tornare al tuo posto. Okay?-
Lei annuisce decisa e contenta.
-allora io vado.-
Mi alzo e la saluto velocemente: voglio andare a casa e avvisare Blake, dobbiamo rimetterci insieme al più presto.

Lo chiamo, ma ha la segreteria.
Sbuffo e avverto le mie amiche di questa proposta. Mi dicono di stare calma, di non preoccuparmi e di cercare di raggiungere Blake al più presto.

Il tempo passa, il telefono non squilla.
Rimango seduta su una panchina a fissare il London Eye che ruota lentamente, contente mille turisti intenti a fare foto e video alla città vista dall'alto.

Il freddo pungente mi sta facendo trasalire, ho il naso rosso e sembro un elfo. Loren, invece, ha una carnagione perfetta, i capelli lisci e perfetti, gli occhi intensi e un look che fa paura.
E se fosse lei la vera ragazza di Blake?
E se io fossi destinata a rimanere da sola per tutta la vita?
Mi sento ancora una volta inadatta alla situazione.

Finalmente Blake ha deciso di farsi vivo.
Rispondo nascondendo la seccatura nella mia voce, spero di esserci riuscita.
-eccomi. Cosa è successo?-
Ha il fiatone. Incrocio le gambe e inizio  a raccontare la situazione attuale nei minimi dettagli.

-quante novità in questa settimana.-
Dice, appena finisco di parlare.
-Blake, dobbiamo stare insieme!-
Le parole mi escono di bocca senza nemmeno accorgermene. Posso immaginare la sua faccia soddisfatta e divertita dalla mia affermazione convinta.
-gelosa?-
-molto.-
Ammetto, mordendomi il labbro.

-allora non ti farò rimanere gelosa a lungo. Ariel è sparita con James. Loren mi sembra tollerabile e se le dicessi che siamo tornati insieme, non farebbe una piega. Magari ci rimarrà un po' male, magari saremo amici, ma io voglio solo te.-

Arrossisco violentemente e sorrido a trentadue denti.

-voglio che tu venga qui.-
Sento la voce sdoppiata.
Come se ci fossero due Blake.
-non ti sento bene, forse c'è un problema di rete. Provo a spostarmi.-

Mi sposto verso la finestra aperta che dà sulla strada, con il cuore che mi batte a mille.
-affacciati.-
Alzo un sopracciglio confusa e mi sporgo, perlustrando con lo sguardo la zona.
Blake è lì in piedi.
Mi porto le mani alla bocca, e in preda alle emozione scendo le scale quasi volando, per poi spalancare la porta tra le urla di mia madre che mi chiede il motivo di questa fretta.

Lui mi abbraccia e mi stringe fra le sue calde braccia, per poi stamparmi un lungo e dolce bacio sulla bocca.
-finalmente.-
Mormora, senza mollarmi dalla sua stretta.
-mi mancavi.-
-tu di più.-
Mi morde il labbro inferiore e mi accarezza la schiena.

Entriamo in casa, e i miei genitori accolgono il ragazzo. Gli fanno qualche domanda imbarazzante come fanno sempre, ed io, ogni volta, devo inventarmi una scusa per distoglierlo dal parlare con loro.
Lui si diverte, perché quei due gli stanno raccontando la mia serata classica quando lui non c'è.
-e poi riguarda tutte le foto e ...-
Zittisco mia mamma.
-devo finire i compiti. E lui mi deve aiutare.-
Assottiglio gli occhi, e mia madre ha deciso di lasciarci andare.

Appena entro in camera, Blake inizia a ridacchiare.
-non sapevo che tu riguardassi ogni nostra foto prima di andare a dormire.-
Mi sorride furbamente.
-so che lo fai anche tu. Me l'ha detto Hunter.-
Gli faccio la linguaccia, e lui impreca contro l'amico.
-ogni volta che dico ad Hunter "non dirlo a nessuno", lui rende pubblica l'informazione a tuti. Che razza di spione.-
Scuote la testa indignato, e poi ridiamo entrambi.

-e i compiti?-
Mi chiede, avvicinandosi velocemente a me.
-li copio domani dalla mia vicina di banco. Mi manca solo una materia in cui sono la cocca del prof.-
Faccio spallucce indifferente, e lui mi bacia a stampo.
-non voglio che tu sia la cocca del prof. E se ti portasse via da me?-
Trovo assurda questa sua domanda: come può pensare una cosa simile? Non so se ridere o piangere.

-fidati, tra me e il prof di letteratura inglese non accadrà mai niente.-
Lui ride di gusto, e decido di prenderla alla leggera.

Inizia a baciarmi intensamente, mi sfiora la pelle e mi accarezza i capelli come fa di solito.
Il telefono di Blake interrompe tutto.
-chi è?-
Chiedo, nascondendo il mio fastidio.
-Loren.-
-cosa ha detto?-

Mi legge a voce alta il messaggio:"Ciao Blake. Ti va di uscire stasera?"

-le rispondo che siamo tornati insieme e che non deve più scrivermi.-
Lo blocco, felice che mi voglia tenere solo per sè.
-no! Le spezzerai il cuore così. Diglielo con un po' più di tatto.-

-le ho scritto:"non sono in Texas, sono a Londra con Caro. Siamo tornati insieme. Magari quando torno in Texas, se ho un buco libero, possiamo vederci una sera per mangiare qualcosa insieme."-

"Non deve infastidirmi il fatto che forse si vedranno."
Penso, abbassando lo guardo. Lui si accorge e mi sorride compiaciuto.

-tanto non ci vedremo mai.-
Mi bacia delicatamente, ed io sorrido sollevata. Mi sento molto egoista in questo momento, ma non mi dispiace.
-adesso voglio stare con te.-

Spegne il telefono, e riprende a baciarmi come in un sogno. Le nostre bocche si muovono in sintonia, lui riprende ad accarezzarmi e a coccolarmi. Non l'ho mai sentito così vicino a me.
Tutto sparisce: Loren, Ariel e tutti i problemi.
Mi sembra che non possa succedere più niente che rovini la nostra relazione, non si può spezzare questo legame.

Just a fan? 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora