capitolo 56.

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Oggi si è tenuta la nostra prima gita fuori dal college: ci hanno portato a vedere ogni monumento importante della città. Abbiamo fatto così tante foto che ora mi si è scaricato il telefono, quindi non posso continuare a parlare con Shawn. Non ci siamo detti niente di che, ma una sua notifica mi mette addosso sempre un grosso piacere e una grandissima felicità.
Ho camminato tantissimo, e ho i piedi a pezzi, per non parlare del caldo che sto provando ora.

Ci ritiriamo in hotel alle quattro di pomeriggio.
Per vedere una città ci vuole abbastanza tempo, infatti siamo partiti alle sei di mattina e siamo tornati adesso.
-letto!-
Mi fiondo sopra e mi sdraio, pronta a rilassarmi prima dell'incursione notturna. Ari si è quasi addormentata, e siamo qui da soli cinque minuti. Noto che sul suo cuscino si sta formando una macchia umida, e scoppio a ridere capendo che è saliva.
Rido doppiamente appena vedo la faccia schifata di Mad, che urla di svegliarla. Faccio come mi è stato ordinato, e lei si ricompone in un minuto.
-scusate, ma ero stanchissima. Adesso sono carica!-
Alzo un sopracciglio.
-hai dormito per sei minuti.-
-che ore sono?-
-le cinque meno un quarto.-
-dobbiamo andare!-

Mi trascina fuori da quell'oasi di bellezza e trucco che si era creato, e la ringrazio per avermi fatto prendere una boccata d'aria. A volte mi sembra di soffocare lí dentro, mi pare che tutti quei prodotti che usano loro mi travolgano come un'onda, facendomi affogare. Finalmente siamo fuori, e sono con il resto del gruppo delle mie migliori amiche.

-Non vi dovete arrabbiare.-
Dice Leila, l'organizzatrice di questo evento inaspettato. Continuiamo a girare intorno al giardino, costeggiando la fontana e dando i calci a piccoli sassolini ribelli che si trovano lì ad intralciare la nostra strada asfaltata.
-nemmeno con me.-
Ammette Lena, abbassando lo sguardo in modo omertoso. L'altra gemella si altera subito, per Lisa è inconcepibile che non sia stata lei la prima a sapere una cosa importante. È la prima volta, dopotutto loro sono sorelle gemelle e sanno ogni minima cosa dell'altra.

-cosa avete combinato?!-
Chiedo, notando che il gruppo di ragazzi tra cui Blake, sta uscendo con altre cinque ragazze. Cerco di ascoltare cosa mi vogliono raccontare e nel frattempo buttare un occhio al mio ragazzo, che si atteggia con una biondina che non mi piace affatto.
"Prima le amiche."
Continuo a ripetermi, ma lui è come una calamita, e in un modo o nell'altro, il mio sguardo riesce sempre a cadere sul biondo in fondo al cortile.

-avete presente quei gemelli in camera con Blake?-
-quei gemelli che non si assomigliano?-
Dice Lisa. Per Lisa essere gemelli è un patto di sangue, non puoi sgarrare con lei, perché sennò si offende in maniera esponenzialmente drammatica. Prende la cosa molto seriamente ed è iperprotettiva nei confronti della sorella. Sono praticamente uguali, è vero, ma sono due persone diverse e distinte e lei lo deve accettare. Lena è la sua roccia, e Lisa non vuole perderla perché sa che è ancora debole per affrontare il mondo. Ha paura di farlo da sola e ha paura che Leila, in qualche modo possa rubarle la persona che c'è sempre stata per lei.

-esatto. Alex e Trevor.-
Annuiamo sincronizzate. Le guardo negli occhi, e da quella luce strana che balena nelle loro pupille, riesco a capire che é qualcosa di serio.
-li abbiamo baciati e abbiamo ...-
Lena non riesce a finire la frase, che Lisa sviene e cade rovinosamente sul pavimento. Un tonfo muto, ma che riesce a sollevare tanto rumore.
Io ed Ari ci guardiamo, e ci portiamo una mano alla bocca. Cosa dobbiamo fare?!
-sapevo che avrebbe reagito così.-
Nella voce dell'altra gemella c'è un po' di amarezza. La capisco, ma ora non posso stare a consolarla, perché devo occuparmi di Lisa che giace ancora sulla ghiaia disordinata, con il labbro che sanguina a causa della botta.

-vai a chiamare qualcuno!-
Ordino, ma Leila mi ricorda che in questo momento stanno tutti dormendo. Io non so quale sia la camera dell'infermiera, e nemmeno le altre.
-venite ad aiutarci!-
Urliamo, e attiriamo l'attenzione del gruppo di ragazzi che si avvicinano a noi.
-cosa le è successo?!-
Chiede Blake, senza smettere di guardarmi. La bionda di prima è troppo appicciata al suo braccio, ma io devo concentrarmi su Lisa. Non rispondo nemmeno al mio ragazzo, che rimane lì fermo e confuso. Sono troppo occupata per rispondergli. E sono troppo gelosa.
"Non essere egoista."
Penso, aprendo la bottiglia d'acqua che avevo in mano e lasciando cadere il liquido sul suo corpo.

Le muovo la testa, e sembro davvero disperata. Sto cercando di rianimarla in tutti i modi possibili ed immaginabili.
-dobbiamo pensarci noi. I prof si erano raccomandati di non farci male. Non lo dovranno mai sapere.-
Guardo il ragazzo che ha appena pronunciato queste parole, così inutili e stupide che mi stupiscono e mi fanno pensare a come stiamo andando a finire. Sono pochi i soggetti come Shawn o Blake, che conservano ancora un po' di civiltà. Gli altri sembrano sprofondare nella vasta valle della mediocrità.

La ragazza sta acquistando un po' di colore. Poi mi ricordo dell'indiana in camera di Lisa. Loro sono molto amiche, e Meredith vuole diventare una dottoressa, infatti ha fatto dei corsi appositi per queste cose.
Ordino a lena di andare a chiamarla e lei ubbidisce.
La nostra salvezza: riesce a riportarla tra noi. Che paura che ho avuto. Tiriamo un sospiro di sollievo, e guardo la sua faccia confusa.

-cosa fate qui?!-
Il sorvegliante inizia ad urlare, e ringrazio ogni santo del cielo che ci ha fatto svegliare Lisa prima che arrivassero i prof.
-Lisa ha avuto un calo di zuccheri.-
Spiego, vedendo che i miei compagni stanno zitti, senza spiegare le cose come stanno. Nemmeno io l'ho fatto, ma almeno posso essere sicura che il sorvegliante porterà la gemella a fare un controllo, e questo mi tranquillizza molto. Inoltre, non è colpa sua, quindi non può rimproverare nessuno.

Il gruppo che si era radunato, si scioglie lentamente.
-grazie.-
Dice Lisa. Le sorrido, e noto che Blake sta uscendo con la bionda.
-io devo andare. Ci vediamo dopo?-
-dove vai?-
Chiede Ari, curiosa.
Faccio segno con la testa verso la direzione di Blake, e loro annuiscono comprensive, per poi allontanarsi lentamente.

Il percorso tra il cortile ed il cancello è un miscuglio di dubbi ed incertezze. "Cosa dico?" "Come faccio?"
Inizio a spararmi mille domande, che non fanno altro che affollare la mia mente inutilmente. Provo delle frasi per chiedere informazioni, ma le scarto quasi tutte.
"Mi tradisci?"
No, troppo diretta.
"Dove andate? Posso unirmi a voi?"
Troppo invadente.
Non posso programmare più niente, perché sono praticamente dietro di loro. E sono fuori dalla tenuta, questo vuol dire che mi sto cacciando nei guai.

-non potete uscire adesso, lo sapete?-
Questa non va bene. Sembro una maestrina pettegola, e sbianco appena vedo che si tengono per mano. Blake ha la classica faccia di chi ha appena visto un fantasma, o di un ladro beccato a fare una rapina.
-ci stai seguendo?-
Dice lei.
-no, ma siccome è il mio fidanzato, vorrei sapere dove va.-
-non può nemmeno avere una amica?-
Ha l'accento spagnolo.
-le tue intenzioni non sono queste.-
Giuro che vorrei saltarle addosso.

-Blake?-
Mi rivolgo a lui, cercando di mantenere la calma. Respiro, e conto fino a dieci, dipingendo un sorriso falso sulla mia faccia stravolta. Cerco di nascondere le sensazioni che provo.
-è solo una mia amica. Stai tranquilla. Torniamo subito, solo ... potresti non fare la spia?-
Anche lui è caduto nella valle, anzi, nel buco nero della mediocrità.
Non gli rispondo nemmeno. Cambio direzione e ritorno nel college, che mi sembra tetro rispetto a prima, nonostante brulichi di studenti felici.

-hai avuto una brutta giornata, tesoro?-
Il tono dolce di Millie mi sorprende. Appena entro in camera noto che sta già iniziando a truccare per lo scherzo di stasera, e vengo pervasa da una sensazione di vendetta. Ma poi mi calmo e rifletto su cosa ho realmente pensato.
Si vede così tanto che non sto bene?

-no, sto bene.-
Ari e Leila sono sul letto e mi guardano preoccupate. Poi mi ricordo che Leila ha dato un bacio ad un ragazzo, e mi sento in colpa per non aver chiesto ulteriori informazioni: come mi sto riducendo?
-e tu, come è stato? Chi hai baciato dei due?-
Le raggiungo, e lei sembra ravvivarsi in fretta. Inizia a raccontarmi tutto nei minimi particolari. Le sorrido, e a volte commento con uno "wow", ma vorrei solo piangere. Una nuova relazione è iniziata, mentre la mia è agli sgoccioli.
Ari ha sentito la sua storia per mille volte, e anche io, siccome mi ha parlato per quasi un'ora.
-che bello! sono felice per voi!-
Batto le mani entusiasta. Lei mi abbraccia, e poi Mad cambia argomento. Non gira tutto intorno all'amore, i riflettori si spostano.

Ad un tratto, mi viene un'idea.
-Millie!-
La chiamo, e lei si gira sorridendomi.
-come si chiama quella ragazza bionda, alta, magra, con un piercing al naso e l'accento spagnolo?-
Lo chiedo a lei perché non può non saperlo. Lei è sempre informata su tutto.
-si chiama Clara.-
"Come la mucca, anzi la vacca."
Scaccio questo brutto pensiero dalla mia testa. Non si merita di essere insultata, ed io non la conosco quindi non mi posso permettere. Non voglio cadere anche io nella valle della mediocrità.

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