Alla televisione stanno trasmettendo un programma che guardavo sempre quando ero in Italia. Ne ero ossessionata e a scuola tutte le ragazze parlavano solo di questo argomento, creando presunte coppie tra i personaggi. Ora che riguardo questa vecchia puntata che ormai so a memoria, mi trapassa lo stomaco una fitta di nostalgia malinconica.
Mi mordicchio il labbro inferiore per poi finire di lavare i piatti sporchi con i residui della cena, poi lancio uno sguardo furtivo all'orologio, cosciente di essermi lasciata trasportare dalla serie TV che stavo guardando. Il tempo è tiranno, ma lo sono anche gli episodi intriganti che non mi fanno staccare gli occhi dallo schermo.Tra meno di mezz'ora, sia Ari che Leila mi verranno a prendere e mi porteranno a questa festa scolastica, ed io sono ancora in pigiama ed in pantofole calde.
È una festa di carnevale, infatti siamo arrivati in questo punto dell'anno: tutti sentono la necessità di sentirsi qualcun altro, e per farlo si mascherano nella speranza di assomigliare ad una persona che stimano. Peccato che non ci si riesce mai.Corro in camera e guardo la mia immagine riflessa: la mia pettinatura disordinata sta cadendo lentamente verso destra, il trucco è praticamente distrutto, la mia faccia è sconvolta, ma è il minimo dopo un pomeriggio intenso di studio e di concentrazione.
Chissà se riuscirò a trovare una fata con una bacchetta scintillante, che ha il potere di trasformarmi nella bella Cenerentola.Mi infilo sotto la doccia, facendomi scivolare tutte le tensioni della giornata insieme all'acqua che scorre rumorosamente e percorre lenta il mio corpo.
Il mio pensiero vola subito a Blake, chissà se ci sarà anche lui stasera. Probabilmente sì, figuriamoci se perde la possibilità di vedere altre ragazze da rimorchiare!Quest'anno la scuola ha deciso il tema anni 50' e siccome io non avevo un vestito adatto, Leila mi presterà uno dei suoi.
Non ho la più pallida idea di come lei abbia intenzione di conciarmi, ma mi fido del suo buon senso: non mi manderebbe mai a scuola in veste umiliante, quindi posso tirare un respiro di sollievo.Mentre mi asciugo, sento che il campanello suona: probabilmente sono le mie amiche anche perché sono già le otto e mezza.
Scendo al piano di sotto senza preoccuparmi di essere in accappatoio, tanto sono solo loro, nessuno di particolare. Spalanco con un gesto veloce la porta, vogliosa e curiosa di ammirare ciò che mi hanno portato e di osservare come si sono vestite.
-fatemi vedere come siete carine!-
La frase mi muore in gola quando mi accorgo che davanti a me si è appena materializzato Blake Gray, vestito con una giacca di pelle e dei jeans neri abbastanza attillati: sembra uscito da Grease.-bel costume.-
ride, squadrandomi dall'alto al basso con aria critica. Mi sento avvampare fino alle orecchie.
-io non ...-
Mi interrompe, come se mi leggesse nella mente.
-lo so, si chiama ironia.-
Sfoggia uno dei suoi sorrisi mozzafiato, e se non fossi così arrabbiata con lui, probabilmente gli avrei già stampato un bacio sulle sue labbra a forma di cuore.
-cosa ci fai qui?-
Riesco a dire, con la poca dignità che conservo. Non so perché mi sento così in imbarazzo, non c'è niente che lui non abbia mai visto di me, ma questa volta il suo luccichio negli occhi è diverso, un po' più malizioso, ma senza cattiveria.-sono venuto a prenderti. Mi sembra che tu non sia pronta però.-
Sgrano gli occhi per la sorpresa e poi mi ricordo che Ari e Leila farebbero di tutto per farci tornare insieme, quindi è scontato che siano loro due le artefici di tutto ciò.
-ah, e mi hanno detto di lasciarti questo.-
Mi porge il vestito a pois ed io mi sento svenire dall'imbarazzo. Mi sento così stupida in questo momento perché non so cosa fare, ma di una cosa sono certa, devo spostarmi da qui perché le gocce scivolano a terra bagnando il pavimento, e in più, potrei ammalarmi stando bagnata sotto a questo gelo.-entra.-
Ordino, chiudendomi la porta alle spalle. Mandarlo via sarebbe da stupidi perché secondo lui sono stata io a chiedergli il passaggio, e non voglio rendermi più ridicola di quanto io sia già.
-comunque ...-
Mi interrompe nuovamente, facendomi sorgere veramente dei seri dubbi su una nostra presunta telepatia.
-sono state le tue amiche. Ma apprezzo il gesto, vuol dire che non mi hai dimenticato. Io di sicuro non l'ho fatto e non lo farò mai, comunque sei molto bella così bagnata.-
Si mordicchia il labbro, senza distogliere il suo sguardo dal mio corpo coperto e dalla mia faccia sconvolta.
Se prima ero rossa, ora sono viola.
Afferro questo costume che faticherà ad entrarmi, e salgo in camera, lasciandolo lì da solo nel salotto.
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Just a fan? 3.
Fanfiction"Oggi c'eri tu. Con quel sorriso di sempre, con gli occhi che non avevano fine. Poi c'ero io, credimi, m'ero persa solo a guardarti."