Capitolo n°48

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La luce proveniente dalla finestra accanto al mio letto si estende sul tutta la stanza e io alzo più le coperte per coprirmi gli occhi. Non voglio svegliarmi.

"Svegliati" mugolo qualcosa di incomprensibile quando qualcuno mi tira per la gamba che é rimasta fuori dal letto questa notte. Non riesco a definire bene la voce ma é maschile.

"Chi sei?" chiedo con la voce impastata dal sonno e mi copro gli occhi con le mani, quando vengo svestita sia dalle coperte che dal lenzuolo. Alzo la desta dal cuscino e sbatto più volte le palpebre per mettere a fuoco il ragazzo biondo davanti a me. "Niall ma si puó sapere cosa vuoi" chiedo ributtando la testa sul cuscino respirando profondamentr

"Ho fame" mi guarda con quei bellissimi occhi celesti, sono bellissimi, lucenti e sembrano finti.Come se ora fosse una novità che Niall Horan ha fame. Bisogna scriverlo su un giornale:
"Niall Horan

"La cucina sta avanti, accanto al salone" gli ricordo alzandomi per prendere il piumone da terra e rimettendomi sul letto dando le spalle al biondo tinto, coprendomi fino al mento e socchiudendo gli occhi, ma la mia pace viene interrotta poco dopo quando lui mi squote le spalle, facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Ti prego, cucina tu, poi potrai dormire quanto vuoi, ti prego" mi prega e mi lascia un bacio sulla guancia per convincermi e io sorrido aprendo gli occhi e girandomi dalla sua parte alzandomi.

"Si!!" esulta battendo le mani e sorridendomi apertamente. Ridacchio quando mi segue per il corrodio fino alla cucina saltando e battendo le mani.

"Niall ma devi aiutarmi se vuoi mangiare, oppure mangio tutto io" mi giro e gli punto il dito contro sorridendogli. Lui indietreggia subito alzandoe le braccia in segno  di resa appena mi giro.

"Non avevo mica pensato di starmene seduto a guardare i miei figlioletti nascere." ride e prende una padella e la gira e la rigira, guardandola come se non l'ha mai vista.

"Figlioletti??" lo guardo corrugando la fronte. Sta male. Molto male.

"Si, il cibo é mio figlio!" lo guardo male e scuoto la testa persando a cos'abbia subito questo povero ragazzo.

"Dai, pancakes?" chiedo togliendogli la padella di mano e allungandomi sulle punte per raggiungere le mensole sopra il piano cottura per prendere la farina

"Sisisi!" sorrido dandogli le spalle. Immagino la sua faccia entusiasta e inizio a ridere mentre immagino lui che prende per mano un pancake gigante e poi nasce un pancake minuscolo che Niall prende in braccio e lo bacia.

"Ehm...dicono che io sono strano, ma io non ho mai iniziato a ridere da solo." ridacchia e mi guarda.

"Lascia  stare, troppo lungo il fatto." Lui si chiude nelle spalle e apre il frigo prendendo due uova e mettendole sul marmo per poi chiudere il frigo.

"A cosa servono due misere uova?" gli chiedo e lui mi guarda alzando un sopracciglio. Mi avvicino a lui e con una fiancata lo sposto e riapro il frigo prendendo 3 uova e il burro, per poi richiudere l'anta del frigo.

"Io non voglio stare a guardarti mangiare, già che mi hai svegliato almeno mangio un poco." gli spiego e rompo le uova nella  ciotola per poi prendere una forchetta dal porta-utensili sul marmo e iniziare a sbatterle. "A proposito, che ore sono?" gli chiedo guardando la ciotola, ma quando vedo che non mi rispondere lo guardo e noto che si sta guardando attorno.

"Niall,mi hai sentito?" gli chiedo avvicinandomi a lui e sventolandogli una mano davanti al viso chiaro.

"Si, ti ho sentito ma non voglio dirtelo..." sussura incastronando i suoi occhi nei miei e assume un'espressione preoccupata m scopro i suoi zigomi alzarsi in un dolce sorriso.

"Perché?" sposto il peso su una gamba e incrocio le braccia al petto alzando un sopracciglio in attesa di una risposta. Non so cosa ha fatto di tanto grave e sto iniziando a pensare a tutte le cose più possibili ed immaginabili.

"Sono le 8.10..." abbassa lo sguardo. Questo biondo tinto mi ha svegliato alle 8 di mattina di domenica per preparargli la colazione. Respiro profondamente chiudendo gli occhi. Mi giro nuovamente verso la ciotola con dentro il composto liquido con delle piccole bollicine per l'aria e continuo per un altro po'.

"Lo sai che ti voglio tanto tanto bene?" quando mi giro la sua espressione che doveva essere una di quelle cucciolose quasi mi fa saltare, anche per i 3-4 cm che ci separano improvvisamente.

"Va bene Niall, anch'io" mi rigiro sorridendo e continuo a mescolare il composto fin quando non sento il rumore di qualcosa che si rompe e spero tanto di aver sbagliato ad identificare cosa si é rotto sul marmo bianco del pavimento,ma quando mi giro ne ho la certezza.

"Niall, le uova!"

~POV di Hermione~

Delle braccia forti mi cingono la vita da dietro e io strabuzzo gli occhi,

mentre sento il sangue pulsarmi nelle orecchie. Sono sveglia dalle 8, da quando Niall é entrato in camera e dopo un po' si é portato via Jade non so neanche il perché, visto che stavo in dormi-veglia e fino ad adesso ho tenuto gli occhi chiusi cercando di addormentarmi di nuovo,cosa che non accade.

In questo lasso di tempo ho sentito dei passi nella stanza e, convita che fosse Jade, non apro gli occhi. Riprendendo quel filo del discorso: qualcuno mi abbraccia da dietro ed è sicuro che non è Jade per le braccia risorse che, quando metto bene a fuoco i tatuaggi, riconosco di chi è e sento il cuore salirmi in gola.

"L-Liam...??" ingoio rumorosamente la saliva che mi ostacolava il respiro,mentre mi giro lentamente verso il ragazzo palestrato dietro di me.

"Ti prego piccola, lasciami curare le tue ferite." sussurra contro il mio orecchio e un brivido mi percorre la schiena quando il suo soffio caldo mi colpisce il collo.

~POV di Jade~

Dopo aver impiattato anche gli ultimi pancakes e averci messo dello sciroppo d'acero sia sul mio piatto che tu quello di questo pozzo senza fondo.

"Ecco qui"  poggio il suo piatto stracolmo di pancakes e io mi siedo accanto a lui, poggiando il mio piatto con 2 pancakes davanti a me. "Bene, ora mangiamo..." mi fermo quando mi giro e vedo Niall con almeno 3 pancakes in bocca  e una parte di questi  che esce dalla sua bocca.

"Ma dove te li ficchi?" chiedo alzando un sopracciglio.Lui ride leggermente, tirandosi in bocca anche l'alltra parte della sua colazione."Aspetta..." mi alzo e predo un tovagliolo quando una goccia enorme di succo d'acero scende dallo spigolo del suo labbro inferiore. Mi siedo sulle sue gambe e gli pulisco il viso sorridendo,mentre la sua mano finisce sulla mia schiena.

Cerco di alzarmi dalle sue gambe,ma la sua mano diventa più rigida e non mi fa muovere e anche quando lo prego con lo sguardo di lasciarmi andare, lui accenna un 'no' con l'indice alzandolo alla stessa altezza del mio viso. Sbuffo e mi giro per prendere il mio bicchiere di succo alla pesca e me lo porto alle labbra bevendone un sorso e lui inizia a muovere le gambe su e giù facendomi ridere.

"Niall basta" rido, poso il bicchiere sul tavolo e mi giro verso Niall mettendogli le mani sulla pancia e inizio a fargli il sollettico e la sua risata riempe la stanza.

"Buongiorno a chi le corna le mette e a chi le ha."

Quando mi giro il mio sguardo incontra quello del ragazzo poggiato allo stipite della porta,con le braccia incrociate al petto.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora