Capitolo n°63

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"Erano le stesse facce di una moneta, senza l'altra parte non erano niente." cit.

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POV di Harry

Striscio pesantemente i miei piedi fino all'uscio della porta e cerco la chiave dell'appartamento. Dopo vari tentativi la trovo e con un verso di lamento entro nell'appartamento. Il salotto risulta cupo, più di quanto l'abbia mai visto. Non so se è per Louis o perché sono del tutto ubriaco e non ci capisco un cavolo. Probabilmente è la seconda.

Mi butto pesantemente sul divano in pelle bianca e chiudo gli occhi posando la nuca alla fine del divano, mentre un sospiro pesante abbandona le mie labbra. La mia testa sta girando e mi sento le spalle troppo pesanti, pure più pesanti di quanto sono mai state nei miei rari stati di incoscienza a causa dell'alcol.

POV di Jade

Dopo aver compilato l'autorizzazzione, mi fanno sedere su una poltroncina fuori da una una stanza con le pareti di vetro opaco, dentro questa stanza si fanno i prelievi e io sono la prossima. Le gambe mi iniziano già a tremare, nonostante devo ancora entrare e posso vedere dal vetro che l'infermiera deve ancora perforargli la pelle.

"Ehy calma Jade." ride Micheal per la mia paura, anzi la definirei più una fobia.

"Mi stanno per bucare la pelle con un ago e dovrei stare calma? No.." le mie mani finiscono sulle mie ginocchia, cercando invano di fermare il loro continuo tremolio. Le mie dita picchiattano sul ginocchio, mentre l'ansia mi invade il corpo e non riesco a stare ferma.

"Pensa solo che potrai aiutare Louis con questo." mi dice e, per consolarmi, mi mette una mano sulla spalla. Adoro questo lato di Micheal, come adoro un po' tutti i lati di lui, ma il lato rassicurativo e divertente molto di più rispetto al resto. Lui c'è sempre stato per me, sia nel bene, sia nel male, sia per asciugarmi le lacrime, sia per dirmi di stare zitta in modo carino per farmi smettere di ridere in classe, entrambi schiacciati contro il banco a guardarci nell'ora di arte, lui faceva spesso un sacco di facce buffe, facendomi ridere.

"Sì, dopo averlo ridotto in quella situazione." il mio sorriso si annulla del tutto quando mi ricordo la sua frase e mi ricordo soprattutto il motivo di questa trasfusione. Uno sbuffo di rassegnazione abbandona le sue labbra rosee e le sue braccia chiudono attorno alle mie spalle e mi attira al suo petto, accarezzandomi le spalle e baciandomi i capelli.

"Non ti ricordavo tanto testarda." sussurra e io sorrido contro il suo petto, facendomi cullare dal battito regolare del suo cuore, proprio sotto al mio orecchio. E' rilassante, strano ma rilassante.

Improvvisamente le porte si aprono e io perdo circa 10 anni di vita. Mi stringo di più a Micheal, stringendo gli occhi e lui mi guarda aggrottando le sopracciglia. Non esiste che io entri in quella stanza.

"Ehm...dovresti andare a fare il-" Micheal indica nella direzione della stanza e io mugolo per farlo zittire.

"Non voglio." lo blocco e metto il broncio, stringendo la sua felpa nera (uguale a quella di A, il che mi fa un po' senso) in due pugni. Tutto il coraggio con il quale sono andata a compilare quei fogli pian piano è scomparso come scomparvono le nuvole ad agosto, come sta scomparendo l'ossigeno nei miei polmoni e la forza di alzarmi nelle gambe.

"Jade?" una voce familiare mi fa voltare lentamente e rimango a bocca aperta, guardando l'imponante figura maschile davanti a me.

"Buon giorno." saluto il mio allenatore, che è intento a mantenersi un pezzo di ovatta sul braccio. E' qui per Louis? Come l'ha scoperto? Sa esattamente tutto? Spero semplicemente che non sappia il motivo dello stato di Louis, perché non so che persona posso ora sembrare ai suoi occhi. Apparentemente sembro una persona alla quale non importi del parere altrui, ma in realtà non è così e mi è difficile ammetterlo, perché è una cosa che non mi piace affatto di me.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora