Capitolo n°81

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"Al di là del bene e del male andava bene in teoria, ma poi per vivere bisognava scegliere." C. Bukowski, Donne.

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-Hermione's pov-

"Niall, guarda, ti supplico, vieni qui..." lo richiamo disperatamente, facendo attenzione a non togliermi le cuffie dalle orecchie quando lo tiro dal cappuccio della felpa per farlo tornare indietro.

"Ti prego, hermione, una sola!" Niall finge di piangere e si inginocchia davanti a me, mentre unisce I palmi delle mani come se stesse pregando. Alzo gli occhi al cielo e incrocio le braccia al petto.

"Niall dai, poi domani te la compro per pranzo." gli dice Liam, avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla. Sento la pelle andare a fuoco sotto il suo tocco, elettricità pura si impossessa del mio corpo e non posso evitare il piccolo brivido che mi corre veloce lungo la schiena.

"Hai freddo?" mi chiede Liam,fissando il mio viso che si trova a pochi centimetri dal suo, tanto vicini che le punte dei nostri nasi si sfiorano leggermente. Il respiro mi si blocca in gola quando preme dolcemente le sue labbra soffici sul mio collo.

Questo non è assolutamente legale.

"Un po'." confesso, stringendomi tra le mie braccia per farmi calore, ma so perfettamente che un suo abbraccio potrebbe riscaldarmi il 90% rispetto a quello che sto facendo io. I guanti non fanno molto e il freddo si sta facendo sentire fin troppo questa sera.

"Tieni." dice Liam, togliendosi il suo giubbotto e posandomelo sulle spalle. Gli sorrido per ringraziarlo. Non sono quella ragazza dalle cose dolci, che ama avere come regoli fiori o cose del genere.

Tutta la dolcezza che avevo me l'ha prosciugata chi ha avuto molto da me, ma che mi ha dato solo delusioni e che mi ha fatto star male. È colpa di queste persone se io non sono più la stessa.

"Hermione? Andiamo, su." la voce di Harry mi riporta alla realtà, mettendo un braccio sulla mia spalla e tirandomi delicatamente verso gli altri che mi stanno guardando. Mi ero sicuramente persa a fissare la vetrina della pizzeria, usandola come schermo per ricordare.

-Louis's pov-

La testa mi gira terribilmente e l'unica cosa che voglio in questo momento è dormire, addormentarmi e dormire fino a domani sera, ma allo stesso tempo voglio restare sveglio per vederla. I forti rumori che circondano la stanza mi annebbiano la mente, non facendomi ragionare benissimo e facendomi girare molto la testa.

"Tomlinson, vedi di mangiare molto, hai perso molto sangue, sei molto pallido e hai bisogno di riprenderti, quindi, mangia tutto." mi dice l'infermiera, prima di entrare nella stanza da dove ha preso le cose per fare il letto del mio nuovo compagno di stanza.

Ho sempre odiato dover condividere le cose con le persone che conosco appena o anche che conosco, non ci sono mai riuscito,p da piccolo quando lo facevo me ne pentivo subito dopo, così ho iniziato a non condividere più niente con nessuno.

Le porte si aprono e Jade si gira di scatto verso queste, i capelli le ricadono dolcemente sulla spalla e non posso evitare di notare le sue labbra leggermente socchiuse e la mia mente mi porta all'immagine delle mie labbra sulle sue.

Io e lei siamo solo amici, penso. Sono stato forse troppo diretto a dire subito di no, che non stiamo insieme, ma il mal di testa non mi ha fatto capire molto e anche perché era ed è comunque la verità, io e lei siamo solo amici, non potremo mai essere altro, se non amici e alcune volte anche qualcosa di meno. Non ho potuto far a meno di notare come il dolore si era improvvisamente impossessato dei suoi occhi, facendoli inscurire e poi diventare lucidi, non ho potuto fare a meno di sentirmi il colpevole di tutto ciò, ma so anche che stare insieme le farebbe solo più male.

"David?" chiede Jade, le sue pupille si ingigantiscono, posso notare solo un piccolo filo colorato, anche se quel poco colore risalta sempre, anche se la parte nera occupa la parte maggiore. Cerco di spostare a mia attenzione altrove, o meglio, spostandola verso la porta e quando lo vedo, mi ricordo cosa ha detto Jade circa 2 secondi fa.

Il ragazzo dai capelli neri corvino sono leggermente alzati, creando una piccola cresta soprattutto al centro, strizza ogni tanto gli occhi per il dolore, guarda dolorante la gamba e noto una garza sulla coscia, esattamente al di sotto del pantalone aggrovigliato. Stringe la stampella per il dolore quando poggia il piede della gamba ferita a terra. Alza lo sguardo verso Jade e le sorride.

"Ehi, ciao." le sorride e sono costretto a stringere il lenzuolo tra i pugni, anziché sul suo corpo, ma non è affatto lo stesso. Non so perché sento il sangue che sta per rompere le pareti delle vene, non so perché sento una fitta allo stomaco, so solo che la scena che sto venendo non mi piace affatto. Jade stringe le braccia attorno al suo collo e lui le mette la mano libera sul fianco.

"Ehy David!" quasi urlo per farmi notare e, come ho silenziosamente sperato, loro si dividono e mi alzo, ignorando il leggero dolore al fianco, avvicinandomi a loro e mettendo un braccio sulla spalla di Jade, che alza gli occhi al cielo e sbuffa, ma lascio passare.

"Ciao Louis." mi saluta sorridendomi, ricambio il sorriso con quello più falso che possa mai esistere. Noto ancora la sua mano stretta sul suo fianco e lei non ne sembra affatto infastidita.

'togli quelle luridi mani, bastardo.' penso, mentre continuo a sorridere e mi sento un fottuto scemo quando inizio ad annuire ad una domanda che mi ha posto David, che non ho neanche sentito.

"Ehm Louis,stai bene?" mi chiede Jade,facendo un passo in avanti, cercando di liberare le sue spalle dal mio braccio, ma non ci riesce e sbuffa. La guardo aggrottando le sopracciglia per capire cosa sta intendendo. "Ti ha chiesto come stanno gli altri." continua, indicando David con la mano destra.

"Stanno bene." dico freddo. Non so cosa potrebbe mai fregargliene a lui dei ragazzi, visto che circa 2 anni fa li odiava, diceva che non stavano bene mentalmente, che erano scemi e ora si interessa a loro? Mi da al cazzo.

"Bene, sono felice." dice con un ghigno malefico. Cavolo vuole ora? È felice che loro stiano bene? Ma è davvero uscito fuori di testa. A proposito, perché è qui? O meglio, ho capito perché è qui, ma perché nella mia stanza, oggi e perché gli hanno fatto del male?

"Che ti è successo?" gli chiede Jade, leggendomi nella mente. Allunga una mano sul suo viso e sfiora il livido sullo zigomo che non avevo proprio notato. Il mio braccio si irrigidisce sulle sue spalle, ma lei non toglie la mano, come mi sarei aspettato, ma si sposta definitivamente dalla mia presa e si avvicina più al suo volto.

"Chi ti ha fatto questo?" li chiede, sorridendogli, guardando gli altri lividi e raschi che ha sul viso, come ho fatto ad non accorgermene prima?

"La mia vita è abbastanza incasinata." ridacchia lui, mentre la sua risata viene ovattata dalla sua mano, cercando di non fare troppo rumore, perché in questo reparto ci sono anche persone che dormono dalle diciotto alle undici di mattina.

Le ginocchia mi si piegano, ma riesco a reggermi allo stipite della porta. Il corridoio inizia a girare a 360°, le gambe non riescono a reggermi. Maledico mentalmente me stesso per non aver ancora mangiato, ma non mi maledirò mai per quello che ho fatto, l'ho aiutata a salvarsi, non l'ho salvata e non penso che lo farò mai, per il semplice motivo che un disastro non può salvare qualcuno.

"Louis? Louis?!" le sue urla riempiono la stanza. Alzo lo sguardo dal pavimento, non riesco ad aprire del tutto gli occhi, ma per quel poco che posso, riesco a vedere Jade avvicinarsi a me con un'espressione preoccupata.

"J-Jade..." la mia voce è un sussurro, che si interrompe quando la mia schiena sbatte violentemente contro il pavimento e non riesco più a tenere gli occhi socchiusi.

-Rosy's pov-

Louis sbatte la schiena contro il pavimento e la incarna per il dolore appena la sbatte, ma subito dopo la rilassa e chiude gli occhi, sotto gli occhi spalancati e sorpresi di David e le urla di aiuto di Jade.

Mi dispiace Boo, addio.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora