Capitolo n°77

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L'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.-cit Marilyn Monroe.

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-Jade's pov-

"Allora, voi mi state dicendo che è del tutto impossibile che voi siate parenti?"-chiede la dottoressa, guardandoci da dietro alla sua scrivania, con gli occhiali sottili sulla punta del naso e alzando un sopracciglio. Non mi piace come persona, è molto arrogante dal mio punto di vista e non mi potrò mai scordare come i primi 4 bottoni della sua camicia si sono accidentalmente aperti appena Marco è entrato.

"Si, del tutto".- dice Marco guardandola dritto negli occhi e poggiando i gomiti sulle ginocchia. L'infermiera lo guarda sorridendo e io mi costringo a non alzare gli occhi al cielo per quanto lo voglia. Non so il motivo per il quale Marco faccia questo effetto, sì, è un bell'uomo, ma addirittura sbottonarsi 4 bottoni delle camicia?

"Vorremmo fare un test del DNA per essere sicuri di tutto."- irrompo nella scena "amorosa", rompendo il piccolo legame che si era creato tra i due, ricavandomi uno sguardo crudo dalla dottoressa e trattengo una risata, mentre Marco si schiarisce la voce.

"Sì, sa, giusto per toglierci un pensiero dalla testa."- aggiunge Marco, mettendo una braccio attorno allo schienale della mia sedia, ma io mi alzo leggermente dalla sedia, sedendomi sulla fine di questa. Non so perché l'ho fatto, so solo che mi è venuto molto spontaneo. Lo sento rilasciare un sopspiro e ritrae il braccio. Vorrei scusarmi, dirgli che l'ho fatto perché mi è venuto spontaneo, ma è troppo tardi.

"Bene.."- la dottoressa si schiarisce la voce, incrociando le gambe da sotto al tavolo e guardando lo schermo del computer alla sua destra. -"Per voi va bene martedì alle 11.30?"- chiede guardandoci oltre i suoi occhiali. Io guardo Marco e lui mi guarda subito dopo. Cerco di capire se gli va bene l'orario, ma capisco di no dalla sua espressione.

"Non potremmo farlo di pomeriggio? La mattina abbiamo gli allenamenti e non possiamo rimandare, dobbiamo allenarci se vogliamo arrivare fino alla fine."- dice Marco, guardando prima me e poi la dottoressa, che sposta il suo sguardo da me a lui. -"Jade, per te va bene?"- mi chiede, senza guardarmi negli occhi.

Lo guardo negli occhi, scordandomi della sua domanda, guardando i suoi occhi cercando anche la minima sfumatura simile alla mia, solo la forma dell'occhio mi sembra simile, ma non lo so, Mi ricordo della domanda e squoto la testa, cercando di togliermi i pensieri dalla testa. -"Si, certo, per me non c'è nessun problema".- dico, guardando la dottoressa, non riesco a guardarlo a lungo.

"Ok...- annuisce la donna, guardando nuovamente sul monitor.-"Alle 17 va bene?"- chiede senza guardarci. Dopo aver scelto l'orario giusto, aver lasciato i nostri dati ed aver prenotato, chiedo per la trasfusione e lei mi dice che mi informeranno sul dafarsi. Usciamo dalla stanza e io corro da Louis, subito dopo aver salutato Marco con un cenno della mano.

-Hermione's pov-

Raggiungo la camera di Louis, poso la mano sulla porta, ma la mia attenzione viene catturata da un bambino che urla 'Mamma', mentre calpesta violentemente il pavimento. Mi giro e vedo, in effetti, il bambino biondo correre verso la donna che sta parlando con un'infermiera; il bambino alcune volte si gira e quando lo fa, corre più veloce, quasi come se fosse spaventato. Mi giro per vedere cosa lo spaventa tanto e lo capisco.

Mi metto davanti alla ragazza impazzita con le braccia incrociate al petto, il peso spostato su una gamba e l'altra distesa al lato mentre scuoto la testa. Trattengo una risata quando il barbino la guarda con gli occhi spalancati, lei che dice qualcosa al bambino e questo si fa indietro. Lei gli fa un sorriso, un po' come quello che di solito fanno le vecchiette senza denti, quei sorrisi dove si stringono gli occhi e un sorriso gigante a labbra serrate ti occupa 3/4 di viso.

"Vi sembra normale? Ma no!Non si può dire una cosa del genere! I Panda in estinzione?! Dobbiamo aiutarli!"- urla, facendo saltare dalle sedia la povera signora che stava domendo. -"Mi scusi, ma non lo trova un argomento importantissimo per la nostra sopravvivenza?!"- continua.

"Ma andatevene a quel paese, te e i panda!" -urla la signora, cercando di riaddormentarsi, poggiando la testa sul muro. Trattengo a stento la mia risata quando vedo una smorfia di sospesa ricoprire il viso della mia amica. Dopo un po' saltella verso di me, sorridendomi.

"Ciao."- mi saluta agitando la mano, mentre io scuoto la testa, diventando del tutto seria. Penso espressamente che lei non sia normale, forse è per la felicità, o perché nel cibo che ha mangiato c'era qualcosa, non lo so, ma non è molto normale.

"Dimmi cara...perché?"- le chiedo aprendo leggermente le braccia. Lei ride e io faccio lo stesso. La sua risata è strana perché assomiglia a quello di un cavallo, è contagiosa, ma mi piace perché fa ridere anche me, anche quando non ho più le forze, anche quando sono stanca di tutto e tutti.

"Come perché? I panda possono salvare tutti, loro conquisteranno il mondo!"- urla, alzando il pugno in aria. La guardo alzando un sopracciglio, incrociando nuovamente le braccia sul petto. Lei è convita, ma non sa che i castori vincono sempre.

"Non sai cosa stai dicendo tesoro mio,"- le dico scuotendo la testa. -"I castori domineranno il mondo!"- urlo aprendo le braccia e mettendo i denti dell'arcata superiore sul labbro inferiore, piegato su se stesso, facendo il muso del castoro. Lei scoppia di più a ridere, mentre io faccio di tutto per mantenere la mia posa, anche se è quasi del tutto impossibile contenere la mia risata.

"Hermione andiamo da Louis urlando: 'Solo i caftori!'? Sarebbe stupendo e divertentissimo." dice tra una risata ed un'altra, cercando di recuperare abbastanza fiato.

Io annuisco, restando sempre in quella posizione, lei mi viene accanto, mi prende a braccetto, mi copia la posizione dei denti sul labbro inferiore e poi poggia la mano sulla porta della stanza di Louis, facendomi segno di saltare.

Entriamo e iniziamo a fare quello che avevamo programmato. La faccia di Louis è del tutto scoinvolta mentre abbassa lentamente il giornale con gli occhi sbarrati, mentre segue me e Jade con lo sguardo.

"Vi prego no, non i-" non finisce neanche di parlare, quando vede Jade annuire freneticamente, rilascia un sospiro profondo e si sbatte la rivista che ha 'Salviamo le carote e i colombi' come titolo. Ci guardiamo, annuiamo e iniziamo a saltere in ogni angolo di quella stanza sotto il pianto fisso di Louis.

"Solo i caftori!"- urliamo inseme, trattenendo molte volte la risata quando guardiamo Louis che, dopo aver arrotolato la rivista, se la da ripetutamente in testa.

Jade mi lascia al centro delle stanza e, silenziosamente, si afficina a Louis, che non l'ha vista avvicinarsi, perché ha gli occhi stretti, intendo a farsi il più male possibile. Visto che lo conosco abbastanza, sicuramente vorrà svenire per non sentirci più.

"Solo i caftori!!" gli urla Jade nell'orecchio e lui salta sul letto e lei ride, mentre io mi costringo a piegarmi sul tavolo-scrivania presente nella stanza, per evitare di cadere.

"Pazzoide!" urla lui ridendo e tirandola dal braccio mentre lei rilascia delle piccole urla,  sempre ridendo, ritrovandosi sulle sue gambe; lei cerca di dimenarsi da lui e di scendere, ma il castano le blocca i polsi in una sola mano, mentre con l'altra le fa il sollettico.

"Io vado a cercare Liam."- dico avvicinandomi alla porta e aprendola. Mi sento del tutto in più nella stanza. Liam mi manca e oggi penso comunque di averlo trattato male, ma non l'ho fatto apposta, quando sono triste divento così.

"Ah e non fatemi diventare zia ora che ho ancora tante cose da fare."- rido mentre esco. Jade urla il mio nome, seguita da Louis che fa lo stesso, riesco in tempo a chiudere la porta, prima che un cuscino mi colpisca la testa.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora