Capitolo n°95

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E se scoprissimo che tutto quello che ci ostiniamo a credere, a pensare di una persona o di un avvenimento fosse sbagliato? Se la maschera per cui abbiamo tanto lottato ci fosse strappata dal viso, facendoci rimanere allo scoperto, totalmente deboli davanti a certa gente? E se questo fosse il punto di tutto?

Quelle che davvero ci importano, forse, non sono le solite cose che crediamo noi ma solo non farci vedere deboli davanti alle persone che credono in noi? Molte persone dicono ‘devo essere forte’ ma la domanda è: devi essere forte per te, per salvare te oppure per salvare gli altri? Continui a rialzarti per essere più forte, oppure per aiutare gli altri?

Ho sempre avuto certe domande per la testa, quando facevo qualcosa, mi chiedevo costantemente perché la facessi, o meglio: per chi. Ho aspettato a lungo il giorno in cui avrei avuto una risposta, in cui finalmente mi sarei detto: “Ecco, so per chi faccio una cosa!” ma non è il giorno, non sono due, non è un tempo limitato, non puoi capirlo dall’oggi al domani. Per certe risposte bisogna ragionare, per altre provare, tentare, buttarsi a capofitto in qualcosa che neanche conosci. Per avere una risposta a questa domanda dobbiamo fare queste cose, sono abbastanza da ricordare, per questo le abbrevio in una sola parola: vivere.

-Liam’s pov-

Due respiri che si incrociano mentre le punte dei due nasi si sfiorano leggermente, quasi accarezzandosi tanto lentamente per la paura di farsi male, occhi che non possono fare altro che immergersi negli altri due, due labbra che non vedono l’ora di sfiorarsi, toccarsi, accarezzarsi di nuovo, ferite di uno che aspettano con ansia di essere ricucite dall’altro.

Questo siamo noi. Due corpi che non possono non toccarsi, due menti che non possono non pensarsi e due cuori che non possono battere separati.

«Faremo la cosa giusta questa volta?» la mia voce è quasi un sussurro, le parole sono uscite dalla mia bocca senza rifletterci su un attimo. Se dobbiamo ricominciare tutto da capo io non voglio farmi male e farle del male ancora, come se lei, come se noi, i nostri sentimenti fossero un gioco.

La sua guancia preme sulla mia scapola quando la stringo a me, posso sentire il suo cuore battere alla stessa velocità del mio, ma non insieme: quando il mio si ferma, il suo incomincia, come a non voler mai interrompere quel ciclo.

«Non lo so, ma proviamoci, viviamo» anche se non posso vedere i suoi occhi in questo momento, potrei giurare che sta sorridendo, forse per la risposta data alla mia domanda, forse per qualcosa della quale non sono a conoscenza, ma è felice.

Vivremo.

«Ti amo, Herm» le parole escono troppo velocemente dalla mia bocca e vorrei tanto rimangiarmele. Lei non è ancora pronta per questo, ha bisogno di tempo. La sua tesra si alza immediatamente a sentire quelle due parole, mi guarda con gli occhi spalancati, studiando il mio viso e sento di voler sprofondare. Abbasso lo sguardo, non sapendo cosa fare realmente.

Le sue dita si poggiano sulla mia guancia, accarezzandomela dolcemente e io spalanco gli occhi. L'altra sua mano si poggua sull'altra mia guancia e mi gira il viso nella sua direzione, facendomi anche alzare lo sguardo. Sorride, sorride perché è davvero felice, sorrire come ha fatto rare volte, sorride e so che non ho bisogno di un ‘Ti amo anch'io’, ma di un sorriso come questo per essere felice e poi questo: uno schiocco tra le nostre labbra già bagnate, un bacio casto.

-Jade’s pov-

Le sue dita sfiorano le mie, come a volermi accarezzare le nocche, come se avesse paura di farmi male solo toccandomi. La sua pelle calda e morbida sale lungo la lunghezza della mia mano, le sue dita mi sfiorano i bracciali sul polso che producono un piccolo rumore quando si scontrano tra loro mentre i suoi occhi sono fissi nei miei, ha incatenato i nostri corpi,i nostri sentimenti che tante volte abbiamo provato a reprimere.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora