Capitolo n°94

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“Quegli occhi per me erano come lame, mi trafiggevano, molte volte mi dicevano cose che la bocca non avrebbe mai detto, mi facevano capire quanto tutto potesse essere sbagliato, si, mi facevano male.

La cosa più strana è che quel dolore l’ho sempre amato” cit.

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-Jade’s pov-

La mia mano trema sul metallo freddo quando mi giro per chiudermela alle spalle, anche se sento che mi sta bruciando, sento un dolore al petto, come quando ti bruci e senti un dolore che ti prende tutto il corpo, come se il respiro si fermasse e senti che non sei più capace di far scorrere l’ossigeno. Sento qualcuno dietro di me, sento che è lui. In realtà non so se è una parte di me che lo desidera che mi porta a credere queste cose, oppure è davvero lui.

“Ciao..” mi blocco a quella parola. Ma non esattamente la parola ma la voce. Quella voce calda e roca, quella voce che è tutto, tranne che la sua, tutto tranne che la sua bella e sottile voce che mi fa venire i brividi. E’ Harry, non Louis. Ne ho la conferma quando mi giro e lo guardo salutandolo con un “Ciao” distratto.

Ha uno smoking? Perché ha uno smoking? E’ bello, assolutamente bello con i capelli più alzati rispetto al solito, tutto tirato con la mano sulle labbra, mentre i suoi occhi stanno tracciando un percorso sul mio corpo, coperto dal tessuto morbido.

La sua mano si allunga verso di me, i suoi occhi guizzano nei miei, intrappolando le mie pozze verdi nelle sue ora un po’ più lucenti rispetto a prima e vedo le sue labbra piegarsi in un dolce e piccolo sorriso lucente. Improvvisamente capisco tutto, tutto mi è più chiaro mentre la mia mano si poggia sulla sua e lui mi stringe in un abbraccio che non riesco a non ricambiare.

Lui mi vuole? Sì, se no non avrebbe mai fatto una cosa simile. Ha fatto tutto questo per me, per una persona che non lo merita,che non merita tutte queste attenzioni da parte di un ragazzo come lui, un ragazzo con un carattere troppo per me, lui è troppo per me.

Mi sto odiando, mi odio immensamente in certi momenti, momenti come questo: quando un qualsiasi ragazzo mi parla per strada, mi guarda, cerco di trovare sempre qualcosa per cui non dovrei stare con lui. Trovo le cose più assurde, più stupide e ciò che mi da più fastidio è che non ammetto la verità. Se il tuo cuore appartiene già ad una persona, non può appartenere ad un’altra, se tu anche solo se guardi qualcuno e il cuore ti batte così forte che ti fa male e poi guardi un’altra persona non potrà mai farti la stessa cosa, semplicemente perché una cosa del genere può capitare solo con una persona.

“Harry, tu hai organizzato tutto questo?” chiedo, allontanandomi dall’abbraccio solo per guardarlo negli occhi. Lui corruga la fronte, ma poi mi sorride e annuisce e la sua mano si sposta per togliermi il ciuffo dalla fronte.

“Sei bellissima,  questo vestito sembra fatto esattamente per te.” Sussurra e, nel mio ‘cercare di capire qualcosa’, sento le sue labbra premere sulla mia guancia. Mi sento come se fossi totalmente sotto shock, non riesco a muovere neanche un solo muscolo fin quando, con un “andiamo”, prendendomi la mano, non mi trascina delicatamente verso la porta.

Tutto mi sembra così inutile da guardare quando usciamo dall’appartamento. So che sul divano c’era Louis con Rosy, si stavano bisbigliando qualcosa all’orecchio e poi hanno riso. Non ho prestano la minima attenzione a loro e non li ho salutati, come invece ha fatto Harry. Non mi parlano, mi trattano come se fossi un animale e ora dovrei anche salutarli? No, non mi abbasso a un simile livello, è già tanto se condivido l’ossigeno con loro.

“Tutto bene?” mi chiede Harry ed è come se mi fossi svegliata proprio grazie alla sua voce. Non posso far altro che guardare la strada sorpresa di essermi trovata direttamente qua. Guardo Harry che in tutti i modi cerca di far incontrare i nostri sguardi e quando ci riesce, alza una mano per accarezzarmi la guancia con il pollice.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora