Capitolo n° 44

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"-Perché continui a cercare la persona che ti ha rotto il cuore?

-Perché prima di rompermelo, è stata l'unica a farlo battere." cit.

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Louis si allunga verso il cassetto accanto a me mentre poggia la bottiglia in vetro sul marmo accanto al lavandino e dei brividi mi riempiono la pelle quando la sua mano mi sfiora la gamba, ma cerco di nascondere come reagisce il mio corpo al suo tocco.

«Dov'é l'apri-bottiglia?» mi chiede e la freddezza nella sua voce mi gela il sangue. Cerco invano di non incontrare il suo sguardo vuoto e privo di emozioni, quando apro un altro cassetto e glielo porgo. Lui si incammina verso la porta, quando la mia rabbia sembra risalire a galla.

«Un grazie, un sorriso non esiste vero?» cerco di mantenere la calma, anche se i miei nervi e la mia rabbia hanno la meglio. Lui si ferma e si gira per guardarmi.

«Per un apri-bottiglia? Mica l'hai fatto tu.» risponde ridendo, stappando il tappo della birra e bevendo un sorso del liquido giallastro. Respira Jade, respira.

«Senti razza di bipolare e deficiente, non so con chi cavolo pensi di parlare, ma non con una prostituta che ti fai di solito, quindi calmati e abbassa la cresta!» alzo la voce, incontrollabile ed è la rabbia a parlare per me. Si sbaglia proprio se pensa di trattarmi così. Gli vorrrei dire tante di quelle belle cose, ma proprio tante.

Lui invece di rispondermi come qualsiasi persona normale farebbe, scoppia a ridermi in faccia, facendo salire ancora di più il mio nervosismo e sono costretta a stringere forte la spugnetta nella mia mano, chiudere gli occhi e respirare profondamente.

«È così tanto divertente?» chiedo con più calma possible, aprendo gli occhi che incontrano subito I suoi e la rabbia piano si dissolve del tutto. Ma perché mi sento sempre argilla tra le sue mani?

«Succede che tu insulti tanto quelle ragazze chiamandole "prostitute" ma tu faresti di tutto per stare al loro posto e ti giuro che non è niente male.» poggia la bottiglia e fa un passo verso di me. Voglio fare un passo indietro, ma I miei piedi sono incatenati a terra, è come se ci fosse un magnete sotto di esse e il pavimento bianco in ceramica fosse in ferro.

«Non è affatto come la pensi tu.» la mia voce mi tradisce, diventando un sottile sussurro.«Poi hai Rosy che ti soddisfa, no?»

«Anche.. » fa spallucce e sento il respiro iniziare a mancarmi e gli occhi pizzicarmi. Sono costretta a ingoiare di nuovo le lacrime,  nonostante faccia veramente male.

«Come fai a dirmelo così nonostante...qualsiasi cosa ci sia tra noi? come fai? Cosa hai al posto della coerenza e del cuore?» mi tolgo i guanti e li spingo con forza nel lavandino stracolmo di piatti e acqua, che schizza un po' fuori bagnandomi la manica della felpa grigia, ma poco m'importa.

«Cosa abbiamo noi? Niente, tu per me sei niente.» sputa e non. capisco se lo stia dicendo con rabbia o meno, ma comunque fa male e sento un 'crach': il mio cuore si è ufficialmente rotto a causa dell'unica persona che ha iniziato a farlo battere veramente. Mi mordo la guancia per non piangere capisco quanto lui sia un bravissimo attore e io una grandissima scema per avergli creduto nonostante i miei iniziali dubbi e le avvertenze di Rosy, Liam ed Hermione.

«Levati» dico con le lacrime agli occhi e me ne vado dalla cucina. Non voglio più rimanere a casa, voglio pensare a quanto sono scema e dovrei anche chiamare mia madre.

«Dove vai?» sento la voce di Harry più roca del solito e appena mi giro verso di lui capisco il perché: stava dormendo steso sul divano e io e Louis lo abbiamo svegliato, i capelli disordinati sono un'ulteriore conferma, sorrido involontariamente.

«Esco un po'.» dico mentre mi allungo per prendere la mia giacca dell'appendi-abiti.

«Sono le undici meno un quarto, dove vorresti andare?» chiede.

«Devo andare a fare una cosa, ciao» prendo il mio telefono e in un secondo le suole dei miei ugg color verde acqua riecheggia sulle scale in marmo chiaro. Quando sento altri passi dietro i miei mi giro e quando focalizzo chi è, mi rigiro e alzo gli occhi al cielo, combattendo contro il mio sorriso che vuole arrivare. Vuole vederti soffrire- mi ripeto.

«Che vuoi dalla mia vita? hai espressamente detto che non valgo niente per te.» accelero il passo e quando sento che anche lui lo accellera insieme a me capisco che mi vuole davvero seguire. Ma perché? Perché prima mi insulta e poi mi viene dietro dietro?

«Non è bello girare da sola per strada la notte, soprattutto se c'è qualcuno che ti vuole violentare.» accellera di più fino a starmi accanto.

«Vattene Tomlinson» non lo guardo, nonostante lui lo faccia con me, non posso guardarlo, perché so che se lo facessi rimarrei incantata a vedere il suo viso illuminato dalla luce fioca dai lampioni che costeggiano le grandi strade londinesi.

«Uhuhuh siamo passati al cognome, signorina West?» le sue dita mi imprigionano il polso e non posso fare a meno di sbuffare quando mi gira per guardarlo dritto negli occhi, cosa che evito di fare guardando attorno a noi.

«Guardami» continua, fissandomi dritta negli occhi. Non posso, non posso.

«Cosa vuoi da me? Potresti anche rispondermi, eh?» la voce mi tradisce quando lo guardo negli occhi e scrollo il polso dalla sua presa. I suoi occhi guardano i miei e non riesco a decifrare bene la sua espressione. Mi allontano da lui di qualche passo, ma ogni mio passo per allontanarmi da lui, corrisponde un suo passo per avvicinarsi a me e improvvisamente immagino le sue labbra sulle mie, le mie mani tra i suoi capelli, le sue mani sui miei fianchi. I miei piedi inciampano su una lattina di Coca-Cola e chiudo gli occhi per prepararmi alla caduta.

«Attenta!» le sue braccia si intrecciano sulla mia schiena, il suo respiro e il mio si uniscono in un coro e quando apro gli occhi vedo le sue labbra in primo piano e il mio primo istinto è quello di accarezzargli il labbro inferiore e baciarlo, baciarlo, bacarlo fino a perdere il fiato.

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Oleeeeee! sono tornata da Narnia (?) che brutto finale, mammamea!! ma non sapevo proprio come farlo finire... Qualche commentino per favore?? anche un "fa schifo" :)

Love you xx.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora