Capitolo nº27

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Entriamo in macchiana e aspetto che le urla abbiano inizio, ma mi sorprende molto quando mette in moto la macchina ed esce dal cortile di casa di Zayn, alzo lo sguardo e lo vedo guardarmi da una finestra: appena vede che lo sto guardando anch'io mi sorride e rientra.

"Tu sei una pazza."- dice calmo, ma il suo tono freddo mi fa tremare, il distacco totale mi fa sentire così piccola e inutile. Sento benissimo che è deluso, ma perché? Perché ho parolato di Miley davanti a tutti? Beh, so di aver sbagliato, ma lui ha iniziato a provocarmi.

"Mi ritengo abbastanza matura da fare quello che voglio."- nonostante tutto, rispondo con tutta calma, cercando di mantere la mia voce calma fino al completamento della mia frase, anche se dentro sto scoppiando.

Alle mie parole lui frena immediatamente, facendo inclinare entrambi avanti e subito mi fissa arrabbiato e sembra come volermi dire "ma sei seria?", mentre io lo guardo con un'espressione del tutto neutrale. Devo riuscire a mantenere la calma più a lungo possibile, perché so che se scoppio, potrei dirli,anzi, urlargli, cose che forse non potrei mai pensare e di cui potrei pentirmi subito dopo averle dette.

"Tu non stai bene! sono matura eccetera...Ma cosa cazzi dici?! dormi con uno sconosciuto e ti ritieni matura?!"- mi urla contro e la sua voce occupa tutta tutto lo spazio dell'autovettura, le vibrazioni di rabbia che emana sono quasi palpabili nell'aria e, senza farlo notare, vorrei scomparire, farmi più piccola su questo sedile.

"Se mi permetti voglio vivere la mia vita come meglio credo."- dico secca,spostando lo sguardo oltre il parabrezza e premo violentamente la schiena contro il sedile, incrociando le braccia sul petto e respirando profondamente. Devo restare calma.

"Hermione non ha dormito per la preoccupazione come un po' tutti tranne me, ovviamente e tu, con tutta la calma che una persone può avere, mi dici che vuoi vivere la tua vita come voi?! A cosa cazzo pensi quando parli?! Alle formichine che ti girano dentro la testa?!"- mi urla con freddezza e rabbia, sbattendo le mani sul manubrio.

Le sue parole mi colpiscono, davvero molto...Perché non ho risposto a nessun messaggio e neanche a una chiamata? Hermione stava male per me, forse si sentiva anche in colpa...Che stupida che sono, non ne faccio mai una giusta e forse sarebbe stato meglio se non fossi mai partita per le olimpiadi.

"Andiamo a casa"- gli ordino usando lo stesso tono freddo e distaccato che usa lui.

Sento il suo sguardo bruciarmi addosso e il mio sguardo ricade sul libro di cui sto inconsciamente accarezzando la copertina e le mie dita si soffermano a tracciare con la punta, le lettere dotare in rilevo del titolo. La mia ente torna sulla trama del libro, di cui ricordo poche perti, quelle che poi sembrano rappresentare me e Louis. Troppo diversi per stare insieme, troppo uguali per stare separati. Quelle parole mi fanno capire quanto la nostra vita sia un romanzo, ognuno di noi ha un romanzo che li identifica. Questo è quello che identifica me e Louis.

"Siamo troppo diversi per stare insieme, ma troppo uguali per stare lontani"- leggo ad alta voce la frase, guardando il libro verso la parte della copertina con la trama. La frase l'ho letta ad alta voce proprio per farmi sentire da Louis, penso di non averci riuscito per qualche secondo, finché non sento il suo sguardo su di me. Non mi ero neanche accorta che stiamo nuovamente camminando per qua quanto ero tanto presa dai miei pensieri.

"Che?"- chiede Louis riguardando la strada e inclinando leggermente il volante verso destra per svolgere una leggera curva. Il suo tono è più calmo, ma sicuramente ancora freddo e distaccato. Devo gioaìcare la sua stessa carta.

"Una frase della trama diquesto romanzo."- rispondo sempre fredda. Sono stanca di soffrire per chi si diverte a vedermi crollare, mi ricordo e mi mordo la guancia per non ridere. Sto cercando di fare la filosofa, la ragazza che tiene a se stessa quando sono autolesionista.

"Ho bisogno di te"- dice guardandomi beglit occhi. La voce dolce, gli occhi si sono addolciti e le labbra leggermente socchiuse.

Il cuore inizia a battere forte, distruggendo piano piano la mia gabbia toracica, questo mio muscolo salta fino ad arrivarmi in gola, facendo diventare il mio respiro irregolare.

"Il titolo del romanzo"- continua lui e mi sento il mondo crollarmi addosso quando mi accorge che "ho bisogno di te' è davvero il titolo del romanzo che ho tra le mani, facendo scorrere un dito sul titolo dorato.

"Ah...si ovvio, lo sapevo."- dico cercando di risultare meno delusa possibile, fingendo un sorriso.

Il resto del tragitto è silenzioso, molto, non so cosa dire, come aprire un discorso e infatti guardo fuori dal finestrino, aspettando che il tragitto in macchina finisca subito.

[...]

"Dai scendi"- parla finalmente lui e solo allora mi accorgo che siamo di fronte all'entrata dell'hotel.

"Ah si...certo"- scendo velocemente dall'auto, stringendomi il romanzo al petto, mentre mi avvicino all'entrata e, una volta davanti alle porte scorrevoli, mi giro e lo guardo avanzare verso di me.

"Entriamo su"- entra Louis e io lo seguo.

"Ehm...Ti sei preoccupato per me?"- chiedo senza pensare a quello che dico, una volta in ascensore.

Il suo sguardo sorpreso e la fronte currugata sono accanto a me e sento il calore aumentarmi sempre di più sulle guance e abbasso lo sguardo, colpevole di essermi uccisa da sola.

"Si...un po'."- ammette dopo minuti sempre più imbarazzanti.

Alzo lo sguardo e le mie idiri verdi incontrano le sue celesti e, Dio benedica questi occhi...Rimango pietrificata a fissarlo, mentre nella mia mente si ripete, come un disco rotto, quello che mi ha detto. Si è preoccupato per me!!

"Ah ok.."- sembro del tutto indifferente da fuori ma dentro sento qualcosa...Lui per me non è niente, quindi non so davvero cosa possa essere.

Le porte dell'ascensore si aprono e noi ne usciamo subito, ovviamente nessuno apro bocca. La tessera magnetica di Louis si avvicina al sensore e la porta di apre. Appena entro trovo tutti sul divano a parlare tranne Hermione che cammina nervosamente per tutta la camera, ma appena si accirgey di Louis si ferma e lo fissa intensamente.

"Eccola"- sbuffa Louis entrando e indicandomi.

"Oddioo!!"- urla Hermione buttandosi addosso a me e stringendomi un po' troppo forte per le mie costole.

Brave - fight for You {#Watty2016} IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora