3. Stivaletti lilla

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Louis atterrò a Los Angeles in perfetto orario e, grazie all'efficiente organizzazione di Maggie, trovò ad attenderlo, fuori dal terminal, la macchina a noleggio che aveva chiesto.

A Londra aveva sempre un autista, ma ogni tanto gli piaceva guidare e non c'era nulla di più bello che farlo sulle strade americane, enormi e quasi mai congestionate dal traffico.

Con il sorriso sulle labbra, quindi, caricò la valigia nel bagagliaio e salì sulla bellissima Bmw ultimo modello nuova fiammante.

Impostò sul navigatore satellitare la via del suo hotel e, quando ebbe sotto gli occhi la strada da seguire, si infilò nel traffico.

Dopo una ventina di minuti raggiunse la sua destinazione e, dopo aver consegnato al portiere le chiavi dell'auto, entrò nella stupenda hall dell'hotel.

Pochi minuti dopo, sbrigate le formalità, si ritrovò nella sua lussuosa suite, circondato da divani color crema, tavolini di cristallo e vasi di fiori dai colori delicati.

Sistemò con meticolosa cura i vestiti nell'armadio e, dopo essersi spogliato, si fece una doccia rilassante per lavar via la stanchezza del viaggio.

Si asciugò, si rivestì con abiti più casual, ma ugualmente firmati ed uscì, con l'intenzione di fare una passeggiata.

Il sole caldo di Los Angeles lo colpì non appena si ritrovò fuori dall'hotel, ma non ci fece caso più di tanto e, inforcati i suoi costosi occhiali da sole, si avviò lungo la strada.

Si fermò ad osservare diverse vetrine di negozi di abbigliamento, finché non giunse ad un bar molto elegante e raffinato.

Stava per sedersi ad un tavolino per bere qualcosa, quando il suo sguardo fu attirato da un gruppo di persone dall'altro lato della via.

Louis osservò meglio e si accorse che si trattava di alcune prostitute che ridevano in modo alquanto sguaiato attirando gli sguardi disgustati dei passanti.

Il ragazzo stava distogliendo lo sguardo, ma i suoi occhi furono attirati dalla figura di un giovane, chiaramente anche lui del mestiere delle sue colleghe.

Era alto, magro, con lunghi capelli ricci e un bel fisico.

Indossava strettissimi pantaloni neri, una camicia di pizzo bianca e degli orribili stivaletti lilla.

Louis sorrise tra sè, si concesse ancora diversi minuti per osservarlo meglio e poi si allontanò dal bar con un piano ben preciso in testa.

Attraversò la strada e si diresse verso il gruppo di prostitute.

Stivaletti lillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora