7. Patatine, confessioni e un finto poliziotto

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" Sono buone?" chiese Louis, guardando Harry divorare la sua seconda confezione di patatine fritte.

" Molto, ne vuoi una?" rispose il riccio, osservandolo con gli occhi ancora rossi per il pianto e contornati da un alone nero.

" Ti trucchi?" domandò Louis stupidamente.

Harry arrossì e annuì.

" Un po' di rimmel e del correttore se ho qualche brufolo. Mi piacciono molto le creme e i profumi, ma non posso permettermeli, così uso ciò che trovo nei supermercati, a poco prezzo "

" Quanti anni hai, Harry?"

" Ho vent'anni, vent' anni il mese prossimo "

Louis rimase un po' spiazzato dalla sua giovane età, ma si riprese subito, anche se avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere il perché Harry avesse iniziato a prostituirsi.

" Vuoi ancora qualcosa?" chiese dopo un po', notando che le patatine presenti sul vassoio erano terminate.

Harry scosse la testa, ma Louis si accorse che mentiva e lo capì dal fatto che non l'aveva guardato negli occhi mentre rispondeva.

" Io penso che prenderò un bell'hamburger con formaggio e insalata, invece " disse allora per vedere la sua reazione.

Harry sollevò il viso di scatto e sorrise timidamente, guardandolo negli occhi.

Louis alzò una mano e subito una cameriera si avvicinò al loro tavolo.

" Due hamburger con formaggio ed insalata, due aranciate e patate fritte, grazie "

Quando la ragazza se ne fu andata con le ordinazioni, Harry sfiorò con un dito una mano di Louis e sussurrò :

" Grazie, ho davvero fame, nonostante il gelato e le patatine. Ho mangiato poco in questi giorni...ho tante spese e da qualche parte devo risparmiare..."

" Allora perché non accetti la mia proposta? Ti darò parecchi soldi e non dovrai faticare, te lo garantisco..." disse subito Louis, non chiedendo volutamente nulla a Harry dei suoi problemi economici.

Il riccio strinse le labbra fra i denti, si sistemò la camicia un po' sgualcita e solo allora notò alcuni ragazzi seduti ad alcuni tavoli di distanza che lo guardavano e ridevano fra loro.

Anche Louis li vide e, senza dire nulla, si alzò e si avvicinò al loro tavolo.

" Posso sapere perché guardate il mio amico e ridete?" chiese serio.

" Andiamo " sbottò uno di loro " è vestito come il peggiore dei froci e in più sembra anche una puttana "

" Interessante " disse Louis estraendo un taccuino dalla tasca " posso sapere i vostri nomi e quelli dei vostri genitori?"

I ragazzi si guardarono in viso con un certo timore e uno esclamò spavaldo:

" E perché lo vuoi sapere?"

" Perché sono un poliziotto e se non uscite di qui entro trenta secondi farò qualcosa di non molto piacevole per voi...."

I ragazzi non gli diedero nemmeno il tempo di finire di parlare e si precipitarono fuori dal locale.

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