Stivaletti lilla

51. Abbracci ritrovati

                                                                Due mesi dopo

Louis aveva sorriso talmente tanto quel giorno che credeva che il giorno dopo non sarebbe più riuscito a muovere le guance.

Sua sorella Charlotte si era sposata quella mattina e ora stavano festeggiando lei e suo marito nel giardino di una villa fuori Doncaster, sotto un enorme gazebo decorato con girasoli e papaveri.

Aveva rivisto parenti che non vedeva da secoli ed era stato orgoglioso di presentare loro il suo Harry, il suo ragazzo.

Il ragazzo in questione, vestito con un eccentrico completo rosso che a lui, però, stava divinamente, era impegnato a ballare con le sue sorelle più piccole, che erano completamente e inevitabilmente innamorate di lui.

" Allora, figliolo, come va?"

Louis si voltò e si trovò accanto il padre che gli sorrideva sincero.

" Molto bene, papà, decisamente molto bene e tu?"

" Anche io, soprattutto da quando sei tornato da noi "

" Devi ringraziare Harry, papà, lui mi ha convinto a venire a trovarvi e lui è stato in grado di cambiare il mio carattere non proprio facile "

" È un bravo ragazzo. Lo conosco da poco, ma posso dirti che mi piace tantissimo e che si vede che ti vuole molto bene "

" Gliene voglio molto anche io, papà, credimi "

" Sai, io e lui abbiamo parlato molto ieri, mentre tu sei andato a sistemare gli ultimi dettagli per il matrimonio. Mi ha raccontato dei suoi genitori, di sua sorella e...e mi ha anche parlato del lavoro che faceva e di come ti ha realmente conosciuto "

Louis si irrigidì di colpo e fissò il padre pronto ad attaccarlo se avesse in qualche modo criticato Harry.

Mark, però, lo bloccò con una mano e sorrise.

" Quando ha finito di raccontarmi la sua vita, mi ha guardato con gli occhi lucidi e io, beh, io l'ho abbracciato, come facevo con te quando mi permettevi di farlo.
Io non lo giudico, non mi permetto certo di farlo, posso solo dirti, però, che lo ammiro, per il fatto di essere restato onesto con se stesso e gli altri, nonostante la professione che faceva e lo ammiro, soprattutto, per aver avuto la forza di raccontarmelo.
Gli ho chiesto perché l'aveva fatto e lui mi ha risposto che l'aveva fatto perché i miei occhi gli ricordavano quelli di suo padre "

Louis sorrise e osservò Harry ridere con le sue sorelle.

" Grazie, papà, per tutto e...e credo che ora quell'abbraccio mi piacerebbe proprio " sussurrò commosso.

Mark allargò subito le braccia e Louis si rifugiò al loro interno.