45. Promettimi

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" Louis, non sono un invalido e soprattutto sono perfettamente in grado di muovermi " protestò per l'ennesima volta Harry.

Era tornato dall'ospedale da poche ore e Louis non aveva fatto altro che riempirlo di attenzioni.

L'aveva fatto sdraiare sul divano, appoggiato ad una pila di cuscini, gli aveva fatto bere una tazza di tè e gli aveva portato, nell'ordine, un libro da leggere, una rivista di moda, una di cruciverba e il telecomando della televisione.

Il ragazzo dagli occhi blu, invece, aveva portato il suo computer sul tavolo e stava cercando di lavorare.

Harry osservò i suoi occhi che saettavano continuamente da una pila di fogli al computer e si accorse che stava facendo un'enorme fatica nel cercare di confrontare i dati scritti sulla carta con quelli che apparivano sul portatile.

" Posso aiutarti?" chiese allora timidamente.

" No, piccolo, non te ne intendi e poi ti devi riposare " rispose Louis.

" Posso provarci " insistette il riccio " a scuola ero bravo e me la cavavo molto bene con i numeri "

Louis stava per rifiutare ancora, ma poi ci ripensò e porse a Harry i fogli, dicendo:

" Dovresti leggermi tutti i valori superiori a 1000 sterline, puoi farcela ?"

Il riccio annuì e, per le successive due ore, i due ragazzi lavorarono insieme in modo perfetto.

Alla fine Louis si alzò soddisfatto dalla sedia e si sedette sul divano accanto a Harry.

" Ottimo lavoro davvero, ricciolino. Mi sei stato di grande aiuto. Se questo affare va in porto, ti invito a cena nel ristorante più chic di tutta Londra "

" Non ce n'è bisogno, a me ha fatto davvero piacere aiutarti " rispose Harry, sistemandosi meglio sul divano.

Louis si chinò verso di lui e lo baciò, ma questa volta non si fermò ad un semplice sfioramento.

Morsicò leggermente il labbro inferiore di Harry e questi schiuse la bocca, permettendo al compagno di approfondire il contatto.

Le loro lingue cominciarono a giocare e a rincorrersi e il clima nella stanza si surriscaldò subito.

Dopo lunghi minuti si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi sorridendo.

" Voglio che tu mi prometta una cosa, Harry "  disse Louis.

Il riccio annuì e fissò il compagno in attesa.

" Mi devi promettere che penserai a noi nei termini che io ti dirò adesso. Io sono il tuo primo ragazzo e tu non hai mai avuto alcun tipo di esperienza sessuale, va bene?
Faremo le cose con calma, in modo romantico e dolce e la tua prima volta sarà davvero speciale "

Harry si sentì morire...Louis gli aveva proposto una cosa bellissima, la cosa più meravigliosamente perfetta che avrebbe potuto chiedergli...

Gli accarezzò i capelli lisci e sussurrò :

" Te lo prometto e grazie per essere così speciale "

Stivaletti lillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora