44. Fossette e sorrisi

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" Ciao piccolo " sussurrò Louis a Harry, non appena quest'ultimo aprì gli occhioni verdi.

Il riccio era stato da poco portato in reparto ed era stato sistemato nella camera privata che Louis si era fatto assegnare.

" Ciao Louis " disse con voce roca Harry sorridendo lievemente.

" È andato tutto bene. Ti hanno tolto l'appendice e ora non sentirai più dolore " gli comunicò il ragazzo dagli occhi blu accarezzandogli lievemente i capelli.

" Ho tanto sonno " biascicò Harry in qualche modo, imbronciando le labbra.

Louis gli bació la fronte e gli accarezzò una guancia, promettendogli che non si sarebbe mosso dal suo fianco e che avrebbe passato la notte con lui.

Aspettò che Harry si addormentasse, poi scese al piano terra dell'ospedale e, in uno dei tanti negozi presenti, comprò due spazzolini da denti, un dentifricio, una saponetta, schiuma da barba e rasoi e un paio di pigiami e di boxer.

Avrebbe potuto andare a casa a prendere ciò che gli serviva, ma non voleva lasciare solo il riccio.

Si comprò poi qualcosa da mangiare e da leggere e tornò in reparto.

Harry dormiva profondamente, così Louis indossò un pigiama e, dopo aver mangiato il panino che aveva comprato, si stese sul letto accanto a quello del riccio e si mise a leggere.

Le infermiere vennero spesso a controllare il paziente e a cambiare le flebo e il ragazzo dagli occhi blu riuscì ad appisolarsi solo per pochi istanti nel corso della notte.

Si addormentò verso mattina e, quando si svegliò, trovò due occhioni verdi che lo fissavano.

Louis scese di scatto dal letto e gli si avvicinò sorridendo.

" Come stai, piccolo?" chiese a bassa voce.

" Un po' dolorante, ma bene e...e tu sei stato qui tutta la notte con me?" sussurrò Harry.

Louis annuì e il cuore del riccio cominciò a battere furiosamente nel petto.

Più tardi, mentre il medico visitava il paziente, il ragazzo dagli occhi blu andò a casa a farsi una doccia e a prendere ciò che poteva servire ad Harry.

Quando tornò, lo trovò seduto nel letto, sorretto dai cuscini, con una tazza di tè davanti, appoggiata ad un tavolino.

" Sono contento di trovarti in forma " disse contento.

Harry, invece, non sorrise nel vederlo, ma lo osservò quasi con paura.

" Louis " sussurrò " l'infermiera che mi ha portato il tè mi ha chiesto dove fosse il mio ragazzo. Io non ho negato e mi dispiace, ma sono stato colto di sorpresa e..."

Louis non lo lasciò finire e lo baciò dolcemente, mormorando:

" Ho detto io che sei il mio ragazzo e l'ho detto perché io voglio che tu sia il mio ragazzo "

Harry spalancò gli occhi, sorrise e le sue fossette sembrarono a Louis l'ottava meraviglia del mondo.

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