COSE MLMLML😏,ATTENZIONE,A CHI NON PIACCIONO QUESTE COSE PASSI AVANTI
il sole era ormai alto su Torino,gli uccellini cinguettavano e la città era già attiva,al contrario del mio ragazzo che dormiva come un ghiro nella sua parte del letto. Mi voltai a guardare l'ora,erano le 9 di mattina.
L'allenamento ci sarebbe stato alle 11,quindi lo dovevo svegliare.
"Paulo...svegliati" sussurrai al suo orecchio,ma non si mosse. Mi appoggiai alla sua spalla e la baciai e mi appoggiai di nuovo.
"svegliati" non si mosse,passai ai mali rimedi
"Paulo Exequiel Dybala!" {(NOTA FINALE)} Urlai e si alzó di scatto,scoprendosi
"che cazzo urli?!" sbottò,passandosi poi una mano nei capelli
"non ti svegliavi" dissi innocentemente e lui mi guardò furbo
"paga pegno" disse solo,per poi iniziare a farmi il solletico sui fianchi. Soffrivo molto il solletico,purtroppo.
"Paulo basta,dai" risi,scuotendomi
"nono,non basta" rise anche lui,per continuare poi a torturarmi.
"smettila" ridevo come una stupida.
"la smetto se mi dai un bacio" si fermò e le sue labbra divennero a forma di bacio,richiedendone uno.
"okay" e detto questo presi la sua nuca e lo portai a me,baciandolo.
Morsi il suo labbro e lo sentì sorridere.
Quando ci staccammo aveva un sorriso da far invidia alla luna.
"mi hai morso il labbro" sussurró sulle mie labbra
"già" continuai io
"non è giusto!" sbottò poi e mi bació,infilando la lingua nella mia bocca e facendola scontrare con la mia. Morse anche lui il mio labbro e si sistemò sopra di me,a cavalcioni.
"non è meglio se ci alziamo?" domandai,sentendo la sua erezione premere contro la mia coscia. Probabilmente ero rossa in viso.
"Mh...no" rispose e riprese a baciarmi. Scese lungo il mio collo,iniziando a baciare un punto in particolare. Prese a succhiare,e quando ci staccammo aveva un sorriso malizioso sul volto,cosa che mi Fece capire che avevo un succhiotto sul collo.
"ora ci alziamo?" mi lamentai ancora.
"perché vuoi alzarti? Sei nello stesso letto con me...cioè...è una fortuna per te!" era molto modesto,ovviamente da notare l'ironia. però,la sua vanitosità era diversa dalle altre che avevo conosciuto,era divertente e non seria,si dava delle arie solo per apparire figo e gli riusciva molto bene.
"certo..." vanificai le sue Manie di pavoneggiamento e appoggiai le mani sul suo petto;le feci scorrere fino alle sue spalle a ribaltai la situazione,sedendomi a cavalcioni sul suo stomaco.
Mi guardó divertito,poi,sempre con un sorrisino sul volto,disse:
"vuoi fare l'amore con me?" mi lasciò completamente di sasso,con questa domanda secca,ma ero pronta. Stavamo insieme da poco,ma a parer mio fare l'amore con lui era un modo per dimostrargli che l'amavo sul serio.
Sorrisi e annuí,accarezzando i suoi addominali.
Ribaltò la situazione e mi baciò le labbra,poi si sdraiò completamente su di me.
"sicura?" domandò,infilando le mani dietro la mia schiena a cercare il gancio del reggiseno.
"sì" sussurrai e lui sorrise,baciandomi a stampo e togliendomi il reggiseno. Lo gettò da qualche parte nella stanza e mi baciò di nuovo.
Fece scorrere le mani lungo i miei fianchi,baciò il mio collo e sfilò le mutande.
"sei pronta?" domandò ancora, portando le mani all'elastico dei boxer neri.
"sì" risposi e lui mi baciò ancora,per poi alzarsi dal letto,togliere i boxer e abbassarsi a prendere un preservativo. Lo indossò e tornò da me. Coprì i nostri corpi con le coperte e lentamente si spinse dentro di me."eccoti,frate il mister si è stufato dei tuoi ritardi!" eravamo appena scesi dalla macchina. Il centro allenamenti della Juventus era davvero bellissimo,molto simile a quello di Ezeiza.
"miralem,lo so..." davanti a noi c'era un compagno di squadra di Paulo,che però non conoscevo,o almeno,si chiamava Miralem.
"comunque,lei è la mia ragazza,luz. Piccola,lui è Miralem Pjanic" ci presentò e io strinsi la mano del ragazzo davanti a me. Era piuttosto basso,con i capelli biondi e la barba corta,del medesimo colore;mentre gli occhi erano verdi,simili a quelli di Paulo.
Miralem mi rivolse un sorriso a trentadue denti,poi Paulo mi salutò e mi disse di raggiungere le altre ragazze sugli spalti,mentre lui e il suo compagno entrarono dentro. Feci come disse e mi allontanai. Sentivo voci italiane,ma anche spagnole e portoghesi. Cercai le voci che parlavano nelle lingue che riuscivo a comprendere e trovai due donne:la prima aveva i capelli neri e gli occhi marroni,era alta,mentre l'altra era più bassa,aveva i capelli marroni e gli occhi verdi.
"ciao,tu devi essere la fidanzata di Paulo" la donna dai capelli neri mi raggiunse.
"io sono Joana,la moglie di Dani Alves" si presentò,porgendomi la mano
"sì...piacere,Luz" mi presentai e strinsi la sua mano,mentre l'altra donna veniva verso di noi,scendendo lentamente le scale degli spalti
"ciao,io invece sono Karina,la moglie di Tomas Rincon" non conoscevo per niente questi due giocatori,ma rivolsi comunque due sorrisi alle ragazze.
"guarda! È tornata!" esclamò karina,spostando lo sguardo sull'entrata. Mi voltai,giusto per vedere la figura alta e slanciata di Antonella.Hola a todos😌.
Intanto vorrei dire,riguardo a Paulo e al dilemma del suo nome,che lui ha detto che non si chiama brunose lo dice lui.😅 Su wikipedia hanno cambiato,ora si chiama:
Quindi noi diamo retta a wikipedia e chiamiamolo Paulo exequiel Dybala. 😆
Riguardo al capitolo:come dice il titolo...è tornata!
(a volte ritornano😂😂)
Ora che la z****** è tornata ne vedremo delle belle,molto,ma molto belle😒*trama un piano diabolico stile luz*😂😂
Stasera pubblicheró il seguito 😘
STAI LEGGENDO
La hija del entrenador || Paulo Dybala
FanfictionLuz bauza e Paulo Dybala. Diversi all'apparenza,uguali dentro. Lei è la figlia del nuovo CT dell'Argentina,lui il nuovo convocato. "tu stai scappando,io sono la tigre e tu la gazzella,quella più astuta e più veloce,che cerca di salvarsi l...