"Paulo,Cristian,lautaro,volete muovervi? L'aereo non si prende da solo!" continuavo a chiamare i tre ragazzi,ma erano tutti e tre chiusi nel bagno. Probabilmente stavano sistemando quei capelli,Paulo era fissato e probabilmente aveva contagiato tutti e due.
"eccoci, eccoci.." sbuffò mio fratello,apparendo con gli altri due. Prese una valigia in mano e affiancò Dolores,avvolgendo un braccio attorno alle sue spalle. Fra i due andava benissimo,erano davvero stupendi assieme.
Vidi il mio ragazzo prendere le nostre valigie,lasciandomi solo con una borsa in mano. Mi lasciò un bacio sulle labbra.
"le posso portare anche io!" dissi,riferendomi alle valigie
"preferisco di no,non devi fare sforzi" e detto quello,accarezzò la mia pancia e trascinò le valigie fuori dalla casa. Stavamo partendo tutti per la Polonia;ma erano solo le 4 di notte ed eravamo tutti un po addormentati.
Avevamo già avvertito coloro che avevano fatto conoscere a Paulo e gli altri,i parenti in Polonia,ci avevano detto che ci sarebbero venuti a prendere in aeroporto a Varsavia e poi ci avrebbero portati alla casa dove abitava la zia henryka. Avevano altri famigliari,oltre alla zia.L'aeroporto di Varsavia era molto affollato,ma ci si muoveva abbastanza bene. Mariano e Paulo iniziarono a cercare tra la folla qualcuno e sorrisero una volta trovato. Iniziarono a camminare e arrivammo davanti ad un uomo abbastanza giovane,alto,con gli occhi su un celeste scuro, la barba e i capelli corti marroni.
"ciao,mateuzs, è bello rivederti" stranamente,il mio ragazzo si rivolse all'uomo in italiano,menomale l'avevo imparato.
"ciao Paulo...la famiglia non vede l'ora di vedervi" salutò il mio ragazzo e si rivolse poi a tutti noi.
Salutò tutta la famiglia e poi presentarono me e mio fratello al polacco davanti a noi.
Dopo le dovute presentazioni, appunto,decidemmo infine di andare. Uscimmo dall'aeroporto,ci aspettavano due macchine con i vetri oscurati..nemmeno Obama! Salì dietro una di queste,accanto al mio ragazzo e al vetro sinistro. Con noi venne lautaro e davanti salì Alicia.
Partimmo,dietro avevamo l'altra macchina.
alla guida c'era l'uomo che era venuto a prenderci,così lautaro domandò:
"ma dov'è questa casa?" nessuno della famiglia sapeva rispondere,ma prese parola il guidatore.
"è in un bosco...un po isolata" svoltò fuori dal parcheggio.
Il silenzio calò nell'abitacolo,ognuno di noi era immerso nei suoi pensieri o a guardare il panorama civilizzato della città. C'era gente che correva sui marciapiedi,chi camminava,le macchine,le biciclette sulla strada;poi le scritte dei negozi che non comprendevo, perché scritte in un diverso alfabeto.
Mano a mano che uscivamo dalla città,tutto intorno cambiava. Piano piano le case e tutte quelle macchine scomparivano,lasciando il posto a boschi immensi e praterie smisurate. Ogni tanto, però,immerse in queste praterie,si trovavano case vecchie,abbandonate,come le fabbriche che probabilmente risalivano alla seconda guerra mondiale.Dopo un ora di viaggio,più o meno,la macchina rallentò ad una stradina sterrata che portava dentro ad un bosco. Entrammo in quella strada di sassi e sabbia;la percorremmo fino ad entrare dentro al bosco. Gli alberi erano stretti e alti;c'erano molti cespugli,ma nessun animale come di solito si trovavano nei boschi. Scorsi un abitazione più avanti e ad un certo punto arrivammo in uno spiazzo molto grande. La strada era finita e davanti a noi un abitazione e diverso terreno,con una stalla rimessa a nuovo e altro.
"eccoci, siamo arrivati" sentì dire da mateuzs e aprì il fuoristrada. Scendemmo dall'auto e ci riunimmo con gli altri.
Guardammo tutti la casa:sul davanti c'erano due porte piccole,su un fianco una veranda. Proprio nella veranda scorgo due signore sedute su delle sedie,una a dondolo e una normale,che cuciono dei vestiti.
Ci avvicinammo lentamente,quasi incerti,ma quando la più anziana delle signore ci vide,si alzò e sul suo viso anziano e rugoso si estese un sorriso immenso
Venne verso di noi velocemente parlando in polacco,prima si rivolse al nostro accompagnatore,poi a noi,ma ovviamente,solo Alicia comprendeva ciò che lei diceva.
Mateuzs parlò in polacco alla donna e si mise accanto a lei.
Ci indicò uno per uno e capì solo i nostri nomi detti dall'uomo.
Appena pronunciò il nome del mio ragazzo,gli occhi della donna si illuminarono,doveva essere la henryka di cui mi era stato tanto parlato, la stessa che aveva scritto la lettera a Paulo.
La zia abbracciò il mio ragazzo;c'era una bella differenza di altezza fra i due,anche di età.
La donna rimasta in veranda corse dentro casa esclamando qualcosa in polacco e poco dopo uscirono dall'abitazione un ragazzo giovane,sui 18 anni e un uomo più anziano. Vennero verso di noi e affiancarono la zia.
Il ragazzo più giovane era biondo,con gli occhi celesti e alto;l'uomo invece era sui 60 anni,con i capelli bianchi e il volto paffuto. La donna più giovane invece aveva i capelli neri,non era tanto alta e con un volto, anche lei,segnato dall'età.
Ci presentammo nonostante non ci comprendemmo a vicenda;mateuzs pensò a fare da traduttore.
{(per correttezza metto i dialoghi,ma non si Capiscono fra loro)}
"è stupendo avervi qui...non vedevamo l'ora di conoscervi!" disse la zia henryka,interrompendo l'abbraccio con il mio ragazzo.
"anche per noi" rispose Paulo,facendosi tradurre da mateuzs. La lingua era un valico molto alto, non potevamo capirci.Cristian's special pov
Osservai attentamente Dolores salire in bilico su un tronco e allargare le braccia per tenersi in piedi. Feci per prenderle la mano ma lei la spostò facendomi la linguaccia come dispetto. Risi e poi tornai a guardarla. I capelli biondi legati in una coda si muovevano al suo muovere la testa;metteva un piede davanti all'altro rimanendo in equilibrio,rideva e poi si concentrava a non cadere. Era bellissima e Mia. La amavo troppo,finalmente era mia. La mia bambina,la cui fanciullezza ogni tanto faceva capolino,come in quel momento che giocava su quel tronco;la mia principessa,a cui avrei dato tutto. Erano state troppe le delusioni d'amore ma sentivo che con lei poteva funzionare,che lei era quella giusta.
"Cristian! Cristian!"era davvero bello il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
"Cristian aiutami!" quella parola mi riportò alla realtà. Lei era seduta in fondo al tronco,con una mano sulla caviglia destra,il volto in un espressione di dolore. Colpo al cuore.
Corsi verso di lei e mi piegai accanto alla sua figura
"che hai fatto?" le chiesi,facendola appoggiare a me.
"la caviglia..." sussurrò.
Mi guardai intorno per vedere se ci fosse qualcuno,ma eravamo soli in mezzo al nulla.
"va tutto bene piccola..." cercai di tranquillizzarla,mentre ragionavo su cosa fare. L'unica cosa era portarla in braccio a casa.
"andiamo a casa" le dissi e mi sbrigai a mettere una mano sotto i suoi ginocchi e dietro la sua schiena. Mi alzai e la presi in braccio. Allacciò le braccia al mio collo per reggersi e iniziai a camminare verso casa. Evitavo i rami e i punti in cui l'erba era più alta,per paura che non ci fosse la terra. Piano piano,finalmente,vedemmo la casa. Fuori non c'era nessuno.
Lentamente,mi avvicinai alla porta in veranda,salendo i pochi gradini di legno. Appoggiai lentamente la mia ragazza a terra,lei appoggiò solo il piede sinistro a terra. La ressi con una mano sulla sua schiena e bussai alla porta. Poco dopo ci venne ad aprire la zia di Paulo,che disse qualcosa in polacco
"che succede?"
Si alzarono tutti e ci vennero incontro,a partire da Paulo e Gustavo
"che è successo?" domandò allarmato suo padre, vedendo la figlia zoppicare.
"ha messo male il piede mentre camminava su un tronco" risposi, aiutando la mia ragazza a sedersi su un divano. Il fratello si alzò dalla sua sedia e mise la caviglia di Dolores su di essa.
"va tutto bene,fa sempre male ma non credo che sia grave" sdrammatizzó lei,era ovvio che non fosse nulla di grave,ma comunque poteva averla slogata...se non Rotta.
Forse mi preoccupavo troppo.Capitolo schifoso,mi dispiace 😒
Non avevo proprio idee 😔ma comunque ho voluto aggiornare ❤
P:ma non fa schifo!
No un po di più
C:ottimismo 0
Comunque sia. Nel prossimo accadranno delle cose,quando ho proposto quest'idea a Giulia manca poco mi uccide,ma voglio lasciarvi con il dubbio 😂😘anche perché non potrei aggiornare stasera visto che il capitolo non è ancora pronto ed è solo alle prime paroleAri&giuly❤
STAI LEGGENDO
La hija del entrenador || Paulo Dybala
FanfictionLuz bauza e Paulo Dybala. Diversi all'apparenza,uguali dentro. Lei è la figlia del nuovo CT dell'Argentina,lui il nuovo convocato. "tu stai scappando,io sono la tigre e tu la gazzella,quella più astuta e più veloce,che cerca di salvarsi l...