Luz's pov
Ero nella stanza di Paulo, ma lui dormiva beatamente. Aveva appena finito di fare la riabilitazione;cosa che a scritta sua era molto sfiancante. Già,non aveva ancora emesso parola,solo scritto. L'idea del block notes era stata di Dolores,un idea geniale poiché a gesti proprio era difficile. Capivamo fischi per fiaschi.
Era davvero bellissimo,mentre dormiva.
Sul volto rilassato,come un bambino,c'erano due cicatrici,una sotto l'occhio sinistro e una sulla guancia destra.
Vidi che i capelli gli ricadevano sulla fronte,così glieli mandai indietro,poi mi alzai e gli lasciai un bacio sulla fronte.
Proprio in quel momento,a rovinare il silenzio, il mio cellulare squillò. Sentì Paulo sospirare,rigirararsi nel letto e aprire gli occhi. Mi Guardò male e li chiuse
"scusa amore" lo baciai sulle labbra,gesto al quale sorrise,poi presi il cellulare. Lessi:Marotta
Risposi.
"pronto Beppe?"
"ciao Luz,come sta Paulo?"
"bene...più o meno. Ma dimmi,perché mi hai chiamato?" il mio ragazzo aprì di nuovo gli occhi e mi guardò stranito,probabilmente si stava chiedendo perché Beppe mi stesse chiamando,proprio come me.
"okay...potresti venire a vinovo? Vorremmo fare una riunione con te..."
"beh...vabene,arrivo"
"a dopo"
Riattaccai e guardai Paulo,che scosse la testa interrogativo.
"Marotta mi ha chiesto di raggiungerlo a Vinovo per fare una specie di riunione...vado...però torno" assunse uno sguardo contrariato,poi si sporse sul suo comodino,prese il block notes, la penna e scrisse:
<amore,non voglio che ti stanchi,ma se proprio devi andare,vai, promettimi che torni>
Lessi la scritta, prendendo il block notes,poi lo riappiggiai sulle sue gambe.
"stai tranquillo,torno appena ho fatto"mi avvicinai e gli lasciai un bacio sulle labbra,per poi alzarmi dalla sedia,salutare Paulo con la mano e uscire dalla stanza. Nella sala d'aspetto c'erano Gustavo,Dolores e mio fratello
"dove vai?" mi domandò quest'ultimo,quando entrai nella stanza,prendendo la borsa.
"a vinovo,mi ha chiamato Marotta...chi sta con Paulo?" appena domandai quella cosa, la nipote saltò su dalla poltrona
"io!" vení verso di me,mi abbracciò e velocemente entrò nella stanza,chiudendo la porta dietro di se.
"ti accompagno" disse cristian e si alzò,avvicinandosi a me. Avevo bisogno di un passaggio e mio fratello era venuto con la jeep,inoltre, probabilmente,non volevano lasciarmi sola neanche un secondo.
"oh..okay cris, andiamo"Arrivammo a vinovo dopo una buona mezz'ora di viaggio in macchina.
Grazie al fatto che la guardia mi riconobbe entrammo. Una volta dentro la struttura camminammo fino all'ufficio di Andrea agnelli.
"io ti aspetto qui""quindi,Paulo non parla e non sappiamo perché" constatò Pavel Nedved,apprendendo le mie parole
"esatto...non sappiamo quando riprenderà a parlare...vi terrò aggiornati...ora torno in ospedale da lui.." mi alzai e salutai entrambi. Mi ero stufata di stare la e volevo solo tornare da Paulo.
"okay...grazie" uscì dalla stanza;cristian era appoggiato sul muro accanto ad essa. Ripose il cellulare che teneva in mano e si allontanò da esso.
"tutto bene?" chiese subito lui
"sì...voglio solo andare da Paulo""dov'è Paulo?" eravamo appena arrivati in ospedale,ma la stanza di Paulo era vuota.
"l'hanno portato a fare una mezz'ora di riabilitazione...di nuovo" sentimmo dire alle nostre spalle,visto che eravamo nella stanza.
Ci voltammo e Gustavo era la.
Era davvero troppo, però.
Gli facevano fare riabilitazione due volte al giorno e tornava sfinito,poi dormiva e avevamo poco tempo da passare insieme.
Uscimmo dalla stanza e andammo a sederci in sala di aspetto;c'era anche Dolores,che però era appoggiata sul bracciolo di una poltrona e dormiva.
Cristian subito si avvicinò a lei,le accarezzò la testa e si chinò sul suo corpo,baciandole in fronte.
A interrompere quella scena ci pensò un dottore, il solito,che si avvicinò principalmente a me
"venga,le mostro cosa facciamo" disse e si allontanò,senza neanche fermarsi. Lo seguì,fino ad una stanza. La aprì e una delle prime cose che vidi fu il mio ragazzo su un tapirulan,che si reggeva e fissava a testa bassa i suoi piedi. Indossava solo dei pantaloni blu di tuta e al petto aveva una retina con attaccate le ventose. Al braccio aveva un misuratore della pressione che era attaccato ad un macchinario che misurava qualcosa. Altri Due dottori,un uomo sulla quarantina,pelato e abbastanza alto e una donna Giovane,non molto alta e con i capelli castani a treccia,parlottavano fra loro di dati e numeri,osservando e indicando un altro macchinario.
"in questo momento stanno facendo alcuni controlli, per monitorare i suoi battiti e la pressione cardiaca sotto sforzo,come puoi vedere cammina bene da solo,ma riscontra ancora qualche difficoltà" infatti,il mio ragazzo faceva pochi passi, lenti e si reggeva molto saldamente al tapirulan.
Alzò un attimo la testa e mi sorrise,appena i suoi occhi si scontrarono con i miei.
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La hija del entrenador || Paulo Dybala
FanfictionLuz bauza e Paulo Dybala. Diversi all'apparenza,uguali dentro. Lei è la figlia del nuovo CT dell'Argentina,lui il nuovo convocato. "tu stai scappando,io sono la tigre e tu la gazzella,quella più astuta e più veloce,che cerca di salvarsi l...