Si torna a casa

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"che dici,sarà caldo o freddo?" domandò ingenuamente il mio ragazzo,sbucando dalla camera da letto con addosso solo i pantaloncini della seleccion. L'Argentina sarebbe partita per Singapore,prima ovviamente dovevamo tornare a casa,saremmo andati tutti insieme. 
Finalmente avrei ritrovato Manuel,Joaquín,Leandro...Marcos,un po tutti.
A Singapore,c'erano 30° più o meno,ovvio che era caldo,così come in Italia e in argentina. 
"no zio, guarda,ci sono i pinguini" ironizzò Dolores,seduta accanto a me sul letto.
"ahah, che risate,Dolores" rispose sarcastico suo zio,per poi scomparire nella cabina armadio. Ridemmo insieme.
La stagione calcistica era finita,c'erano giusto le nazionali,poi stop,sarebbe iniziato il calciomercato.
"a che ora abbiamo l'aereo?" domandò ancora il mio ragazzo,urlando per farsi sentire anche se eravamo nella stessa stanza. 
"alle 4 di domani mattina" scherzò ancora sua nipote,sotto mio comando. Avevamo deciso di prenderlo un po per il culo.
"Avete rotto il cazzo" sbottò,così smettemmo di ridere e risposi
"fra un ora,muoviti" guardai l'orologio,che segnava le 9 di mattina.
"posso fare anche con calma,tesoro" ribatte il mio ragazzo,ancora confinato nella cabina armadio. 
"No,perché ti conosco,ci metti mezz'ora a sistemarti i capelli" mi sdraiai sul letto lentamente,anche perché mi faceva male la pancia. 
"piuttosto,non trovo la maglia" sentì che rovistava tra i vestiti,in cerca della maglia bianca. L'avevo messa nella cabina armadio,l'ultima volta,era lui che non trovava mai nulla.
Alla fine,non trovando ancora la maglia,fui costretta ad alzarmi e a cercarla per lui,visto che sapevo dove l'avevo messa.
Entrai nella cabina armadio e,andando a botta sicura,la trovai proprio dove stava cercando lui prima. 
"eccola" gliela detti,mentre lui mi guardava stranito.
"ma..." borbottó,non trovando le parole.
"lascia perdere e vestiti" si accarezzò il petto e indossò la maglia.
Uscì e tornai a sedermi sul letto.
"alleluia!" esclamò sua nipote,vedendolo uscire,finalmente.
"stai un po zitta,va!" la ammonì suo zio,gesticolando.
"poverina" Mi alzai e abbracciai la povera Dolores,che mi strinse a se. 
"oddio,se vi alleate voi due,è la fine del mondo"

"finalmente ci rivediamo!" esclamò Manuel,alzandosi dalla poltrona blu e venendo verso di noi con le braccia spalancate.
"ciao,manu" lo salutò Paulo,lasciandosi abbracciare dal compagno di squadra,che poi passò a me.
"Luz.. Congratulazioni" disse e mi abbracciò.  Dedussi che anche lui sapesse tutto.
"grazie manu" risposi,interrompendo l'abbraccio.
"siediti" mi disse il mio ragazzo e i due giocatori mi scortarono alla poltrona,come fossi qualcosa di sacro o in pericolo di vita
"ragazzi,non c'è bisogno che mi facciate da bodyguard,so badare a me stessa" mi sedetti,mentre il mio ragazzo si appoggiò al bracciolo della poltrona,accanto a me. 
"ma sai badare a te stessa più un bambino allo stesso tempo?" domandò furbo lanzini,tornando nella posizione in cui l'avevamo trovato.
Mi arresi e mi guardai attorno. Era tutto come l'ultima volta,per un attimo mi sembrò di tornare agli inizi.
"Luz" mi sentì chiamare dal mio ragazzo,che aveva una voce spaventata.  Strinse il mio braccio,guardando in una direzione ben precisa,così seguì lo sguardo fino a  vedere la figura di mio padre,avanzare con una nuvola carica di pioggia e fulmini sopra la testa.
Oh cazzo..
Appena arrivò davanti a noi mi squadró dalla testa ai piedi,soffermandosi sulla mia pancia. La coprì con le mani e le braccia.
"abortirai" disse solo,ma quella parola bastò semplicemente per farmi cadere la mascella.
"no mister se lo può anche scordare!" esclamò Paulo e scese dal bracciolo della poltrona,piazzandosi davanti a mio padre. C'era una bella differenza di altezza.
"tu aspettati di non giocare più" e detto quello,Saltai su dalla poltrona.  Mi avrebbe sentito!
"papà,tu non puoi arrivare così e decretare subito la sua. Numero 1:sono maggiorenne. Numero 2:non lo farò. Numero 3:Paulo lo farai giocare,altrimenti parlerò con la società. Numero 4:non mi importa,non vuoi questo nipote? Pace! Non sarai suo nonno,non lo vedrai per natale,non lo terrai sulle tue gambe ad aprire l'uovo di pasqua,non gli insegnerai ad andare in bicicletta,non lo vedrai mai" elencai sulle dita tutte queste cose,urlando come un isterica,ma avevo perso le staffe. Il bambino era mio,non l'avrei ucciso solo perché mio padre era protettivo e stronzo.
Edgardo non si mosse,rimase impassibile davanti a quella mia sfuriata,mentre io sentivo il solito dolore alla pancia,che però andava intensificandosi.
Mi allontanai,correndo nelle camere. Cercai quella del mio ragazzo,che un tempo è stata la mia,ed entrai.
Paulo's pov
Guardai il mister veramente male,non appena la mia ragazza si allontanò. Come aveva osato ordinarle una simile cosa? In pancia aveva pur sempre un essere umano,come poteva ordinarle di uccidere un essere umano, il nostro essere umano. Il bambino frutto del nostro amore.
Decisi di andare dalla mia ragazza,che avevo visto scomparire nelle camere. Percorsi il corridoio lasciando Manuel e il mister nella home e la cercai,ma di lei nessuna traccia. Passai davanti alla mia camera,sentì un pianto che riconobbi subito. Aprì la porta.  Nella camera non c'era nessuno,ma il pianto veniva dal bagno. Aprì la porta e trovai la mia ragazza appoggiata al muro,in lacrime. 
"oh.. Luz che hai?" le chiesi,inginocchiandomi alla sua portata,visto che era seduta a terra. Scosse la testa,ma non stavo capendo.
"Luz? Per l'amor di Dio,dimmi che hai" presi le sue braccia e la tenni a me,scosse ancora la testa.
"il b.." mormorò,ma capì subito. Non c'era un attimo da perdere.
"piccola vieni,facciamo un giro in ospedale" la alzai e la portai fuori,tornando indietro
"che succede!?" esclamò Manuel,venendoci incontro,alzandosi dalla poltrona. 
"non c'è tempo per spiegare,dobbiamo portarla in ospedale" dissi e lui,immediatamente,si girò sui tacchi e uscì dal centro. Appena fuori vedemmo arrivare Lionel,con Javier e Angel. Appena ci videro il sorriso che avevano sul volto scompari.

"okay,il rischio della perdita c'è stato,ma per fortuna i bambini stanno bene..." eravamo in ospedale ormai da un ora. Queste erano le parole che avevo sentito mormorare dalla ginecologa,ma io ero rimasto dietro un muro. Non volevo guardare, avevo paura che fosse morto. Un momento! L'infermiera aveva usato il plurale,avevamo dei gemelli?
"Paulo? Paulo" mi sentì chiamare,così sbucai dal mio nascondiglio e le raggiunsi.
"venite con me" la mia ragazza scese dal lettino,seguimmo la dottoressa fino ad una scrivania.
"come dicevo,il rischio della perdita c'è stato,troppo stress accumulato...quindi d'ora in poi relax" disse alla mia ragazza,che annuì. Presi la sua mano tra le mie,per tranquillizzarla.
"poi,almeno una cosa bella. Sapevate che sono due gemelli?" guardai la mia ragazza negare con la testa,nemmeno lei sapeva di avere, non uno,ma bensì due,bambini.
Negai anche io. 
"beh,ora potete andare. Mi raccomando" ci alzammo e uscimmo dal suo studio. Subito davanti a noi trovammo Manuel,Joaquín e Leandro.
Quest'ultimo si alzò e andò ad abbracciare Luz,che ricambiò. Ammettevo di essere geloso,a dire il vero,anche se non avevo motivo. Lei amava me,ma la volevo vedere solo tra le mie braccia.  Tuttavia,se le avessi detto i miei pensieri,si sarebbe arrabbiata e avremmo litigato,così evitai. 
"che vi hanno detto?" domandò Joaquin,distogliendomi dal fissare Leandro e Luz.
"il rischio della perdita c'è stato,ma per fortuna non è successo...ci hanno anche detto che sono due gemelli" appena pronunciai l'ultima frase,la sua faccia preoccupata divenne sorpresa,così come quella di Manuel. 
"beh,bene dai...che vuoi fare allora?" domandò quest'ultimo,probabilmente riferendosi al fatto che Luz,se fosse rimasta in ritiro con noi,avrebbe litigato ancora con suo padre. Avremmo potuto portarla a casa mia.
"la portiamo a casa mia" dissi e entrambi annuirono.  Luz e leo si erano già staccati,avevano già ascoltato tutto,probabilmente. 
"andiamo a casa,dai" dissi poi io,avvicinandomi alla mia ragazza e avvicinandola a me. Uscimmo da quel luogo spoglio ed orribile. 

Ammettetelo,vi abbiamo spaventati eh? 😆😂
Questa cattiveria è stata concordata,vero?  GiuMarti 😆😂
Comunque,come avrete capito la finale di Cardiff non la racconteró,ho brutti ricordi di quella sera e del giorno dopo,quindi non voglio scriverla. 😔
Beh,questo è il primo capitolo della giornata,stasera come sempre arriva il secondo. Domani mattina non pubblicheró, poiché avrò l'esame orale (😱😨) quindi aggiorneró di pomeriggio.

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto,siamo già a più di 1,9k e 200 stelline,quindi wow😍
Ari&giuly❤

La hija del entrenador || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora