"allora,mi rispondi?" continuò la voce roca di Paulo.
"non riesco a essere dolce con te perché semplicemente ti odio" risposi e spensi la luce,camminando alla cieca verso il mio letto.
"ridimmelo" lo sentì dire e non capì cosa stesse succedendo fino a quando non accese di nuovo la luce e io mi trovai sdraiata sul letto,con Paulo che era cavalcioni su di me. Brividi,strani brividi salirono lungo tutto il mio Corpo e un caldo si diffuse fin nel mio stomaco.
"ti odio" ripetei con disprezzo e lui bloccò i miei polsi affianco alla mia testa. E menomale avevo detto a Leandro che sarei stata attenta.
"certo,mi odi per sbatterti con me" ribattè,con malizia
"ma mai" risposi ancora,dimenandomi. Tuttavia lui non mi concesse per niente di liberarmi,anzi,strinse la presa sui miei polsi.
"lasciami" ordinai, dimenandomi ancora.
Tuttavia non mi dette ascolto.
Si Leccó le labbra e seguì il mio dimenarmi,impedendomi di liberare almeno i polsi,per spingerlo via.
"è bello stare in questa posizione,non trovi?" chiese,riferendosi al fatto che era cavalcioni su di me e io sentivo la sua erezione premermi sulla pancia. Cazzo...
"no,per niente" risposi,dimenandomi ancora più forte. In realtà non era male...o forse si...oddio,non lo sapevo nemmeno io
"io credo che ti piaccia" arricció il naso,divertito.
"credi male" continuai. Provai allora con la violenza,inarcai la schiena e cercai di dare un colpo più o meno forte alla sua erezione con lo stomaco,ma non ci riuscì,anzi,lui si spinse più verso di me.
"che fai,mi provochi?" sorrise malizioso.
"sai che non mi faccio scrupoli,è solo sesso,niente amore" probabilmente ero diventata rossa dalla vergogna.
Che stronzo,però!
"Si tú no te enamoras" (se non ti innamori)
Che cazzo? Anche no,non lo faremo mai e poi mai nella vita.
"non mi innamoreró mai di te,neanche se dovessimo farlo" e assunse un espressione arrabbiata.
"certo...vai nel tuo letto e non mi rompere" liberò i miei polsi e si spostò,permettendomi di alzarmi.
"non sei un pezzo di merda,sei una merda intera" sussurrai,facendo attenzione che lui non mi sentisse. Mi sdraiai sul letto e gli detti le spalle,stessa cosa che fece lui.
Il giorno dopo.
Mi svegliai con una luce che mi rifletteva sul volto;aprì gli occhi. La prima cosa che vidi fu il letto vuoto di Paulo. Era già stato rifatto,le coperte erano ben sistemate sul materasso,coprivano il cuscino. Dalla finestra entrava il sole,guardai la sveglia del ragazzo che dormiva nella mia stanza e segnava le 9:30,dovevo aver dormito molto.
Stirai i muscoli e scostai le coperte dal mio corpo,alzandomi.
Dopo essermi preparata,indossando dei vestiti normali,una maglietta bianca e dei pantaloncini di jeans,mi avvicinai al comodino per prendere l'orologio. Sotto l'oggetto vi era un foglio,una lettera per l'esattezza. Lo presi in mano e lessiNiña déjame contarte
Son demasiadas las ganas
Que yo te tengo a ti.
Sé que te sientes sola
Por eso buscas refugio en mi
Y no lo vayas a tomar mal
Que tan solo quiero algo sexual
Solo si tú no te enamoras.
Si tú no te enamoras
Podemos pasar un par de horas
Lo podemos repetir
Siempre que te sientas sola
Yo soy quien deseas de noche en tu cama
Y que el sentimiento solo sigue en la cama
Si lo hace de ese modo
Puede que vuelva y suceda una vez más
Si lo tenemos claro
Nos evitaremos muchas lágrimas. (piccola lascia che ti racconti:
é troppa la voglia
che ho di te;
So che ti senti sola
Perciò cerchi rifugio in me
E non te la prendere a male
voglio solo qualcosa di sessuale
Solo se tu non ti Innamori.
Se non ti innamori possiamo passare un paio di ore,lo possiamo ripetere,sempre se ti senti sola.
Io sono chi desideri di notte nel tuo letto
E che il sentimento continui solo nel letto
Se lo fai in questo modo
Puo darsi che torni e succeda un'altra volta
Se lo teniamo chiaro
Ci eviteremo molte lacrime)Non era firmata,ma la frase 'si tu no te enamoras' mi suonava familiare:me l'aveva detta Paulo,il giorno prima.
Probabilmente si era fumato qualche canna,perché io non mi sentivo sola,ne cercavo rifugio in lui;dicerto non era lui quello che volevo nel mio letto la notte e nemmeno volevo farlo con lui,cioè,non lo sopportavo,come si permetteva?
Strappai la lettera e buttai i pezzetti nel cestino,assicurandomi che fosse illeggibile. Legai il mio orologio al polso,non me l'ero messo;l'avevo tenuto tra le mani,durante la lettura. Uscì dalla stanza e vagai un po per il centro,fino alla sala conferenze.
Proseguì tra la folla,fino a quando non giunsi all'intervistato:Paulo.
"È un emozione unica stare nella nazionale" stava dicendo;e mentre lo faceva guardava me,con un sorrisino sul volto.
Accidenti a lui e i suoi sorrisini!
Teneva un microfono di Fox sport tra le mani,di fianco a lui c'era un giornalista mentre alla sua destra la bandiera argentina penzolava dal bacchio dov'era posta. Dietro di lui c'era un cartellone pubblicitario,con i loghi della coca cola e Adidas,assieme a quello della nazionale. Quando annunciarono che l'intervista era finita uscì,per evitare Paulo.
Leandro,dove sei quando ho bisogno di te?
Pensai,camminando come un razzo verso la home,per poi uscire nei campi.
"non c'è bisogno che tu scappi,non ho intenzione di ucciderti" scherzò lui,fermandomi,prendendo la mia mano.
"perché non mi lasci in pace,una buona volta?" sbottai,liberandomi dalla sua presa. Alzò le sopracciglia.
"hai letto quello che ti ho scritto?" domandò invece,avvicinandosi pericolosamente.
Era ovvio che fosse sua.
"sì,l'ho letto...y no lo vayas a tomar mal,però la respuesta es no" (e non te la prendere a male,ma la risposta è no) citai una delle frasi della lettera,feci svolazzare i miei capelli sulla sua faccia e mi voltai,lasciandolo lì come un cretino. Mi sentivo potente,stavolta ero io ad aver avuto l'ultima parola. Riuscì finalmente a uscire dalla struttura,fuori non c'era già un caldo che spaccava le pietre,già di mattina. I ragazzi non si stavano allenando,erano semplicemente fuori dalla struttura a non fare niente;c'era chi giocava con un pallone,fuori dai campi,fra l'erba normale;chi stava seduto per terra a parlare;ma tra questi mancavano Manuel lanzini e Marcos Rojo, detto Faustino. Feci un passo avanti,superando la tettoia e vidi Leandro venirmi incontro lentamente,non feci in tempo a chiamarlo che una doccia fredda mi travolse dall'alto,bagnandomi dalla testa ai piedi.
"Buona giornata dei gavettoni,luz" sentì dire dalla voce divertita di Nicolas Gaitan. La porta si aprì,ne uscì Paulo,l'ultimo che mancava all'appello,visto che Manuel e Marcos se la stavano ridendo come matti,appena spuntati da dietro un muro. Presi la maglia e la strizzai,facendo gocciolare l'acqua per terra. Tolsi i capelli bagnati dalla faccia e fulminai con lo sguardo i due giocatori.
"correte" dissi solo e lui scapparono;iniziai a seguirli. Anche Nicolas stava morendo dalle risate,così lo coinvolsi
"ti consiglio di correre,nico" gli disse Erik,poggiando una mano sulla sua spalla. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e raggiunse i suoi compagni,mentre corsi verso di loro
"pezzi di merda" gli Urlai e mi fermai,semplicemente perché non avevo più voglia di correre. La maglia era aderita alla mia pelle,mostrando il reggiseno nero,ero completamente bagnata. Vidi poi Gonzalo avanzare con una bottiglia piena d'acqua verso Paulo,da dietro.
"Buona giornata dei gavettoni!" urlò poi e allargò la sua maglia,mettendo la bottiglia a capo in giù,in modo che tutta l'acqua gli bagnasse la schiena
"figlio di puttana" esclamò Paulo,togliendo la bottiglia dalla sua schiena. Si tolse la maglietta bianca della seleccion e restò con i pantaloncini,tanto faceva caldo.
"tanto è caldo,frate" gli disse Gonzalo,mentre noi ridevamo come matti
"visto che è caldo perché non fai una bella doccia anche tu,Leandro?" disse angel e bagnò anche il mio migliore amico,che lo maledì e tolse anche lui la maglia. Ma sì,tutti nudi!
Passammo tutta la mattina a farci scherzi,trovavo strano il fatto che mio padre non avesse dato allenamento, per oggi,ma quando chiesi a Leandro come mai non si stesso allenando lui mi disse che l'allenamento era di pomeriggio. Non so bene chi avesse inventato questa cazzata della 'giornata dei gavettoni',ma fu divertente bagnare anche il più serio di tutti:Otamendi, il gigante buono dell'Argentina.
Rise anche lui,ma la parte più divertente è stato bagnare Javier Mascherano,che molto spesso non si lasciava trascinare nelle stupidaggini dei più giovani.
Almeno,dimenticai per una mattina le parole di Paulo.Gentaccia😙
Come prima cosa voglio ringraziare il nostro...ehm,mio,Paulo per avermi dato lo spunto per la lettera...😌è presa dal testo di una canzone (si tu no te enamoras)della sua playlist di spotify...hai capito Paulo😏😂(basta che lo cercate con il suo nome,è quello con la foto della maschera 😌) . La Giornata dei gavettoni è tratta dalla mia fantasia e dal fatto che a scuola sono iniziate le docce. 😓Io non sono ancora stata bagnata,per fortuna,ma prima o poi capiterà. 😨
STAI LEGGENDO
La hija del entrenador || Paulo Dybala
FanfictionLuz bauza e Paulo Dybala. Diversi all'apparenza,uguali dentro. Lei è la figlia del nuovo CT dell'Argentina,lui il nuovo convocato. "tu stai scappando,io sono la tigre e tu la gazzella,quella più astuta e più veloce,che cerca di salvarsi l...