Hermana

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"Cristian.." ripetè mio padre,prese la testa di mio fratello a coppa e lo fissò in viso,per poi abbracciarlo. 
"credevo che non ti avrei rivisto mai più..." Continuò,per poi staccarsi.
Probabilmente avevano solo parlato per telefono,quindi era strano che mio fratello fosse così teso,forse perché papá non l'aveva ancora visto dal vivo,ma a giudicare dalla sua reazione,era felice. 
Ci andammo a sedere al tavolo,io e cris accanto,papà davanti. 
Il ristorante era molto grande,c'erano molti tavoli di diverse lunghezze e tante,tante persone. Ci guardavamo intorno. Mio padre e cristian si misero a chiacchierare,mentre io continuavo a guardarmi attorno. Entrò una coppia,un'altra famiglia,due anziani. La coppia si guardò attorno e appena posò lo sguardo su di noi,su di me,lo distolsi. Li vidi venire verso di noi,con una faccia arrabbiata,ma le guardie del corpo di mio padre che si trovavano in incognito davanti a noi le fermarono. 
Gli uomini accanto a me smisero di chiacchierare e spostarono lo sguardo sulla coppia. Vidi mio fratello sgranare gli occhi e preoccuparsi,chi erano?
"cris,chi sono?" glielo chiesi e lui,fissando la donna,disse
"mia madre e il mio patrigno" sapevo di loro,sapevo che lui se ne era andato dalla Spagna perché non poteva più stare con loro,ma che erano venuti addirittura a cercarlo in argentina mi sorprese.
"cristian!" urlò la donna,spingendo via la guardia e avvicinandosi a mio fratello.
Quando fu davanti a lui gli stampò uno schiaffo sulla guancia,facendogli ruotare la testa.
"scusa Joanna ma sei impazzita?!" sbottò mio padre,saltando su dalla sedia. Mio fratello si accarezzò la guancia,che era rossa.
La donna guardò me,cosa voleva?
"lei chi è?" chiese a mio fratello
"la mia sorellastra" rispose,dolorante per lo schiaffo.
L'isterica madre di cristian si rivolse allora a nostro padre
"ma bene,ti sei sposato di nuovo!" esclamò,appoggiando le mani sui fianchi. 
"scusa,noi ci siamo separati,che diritto hai ora di venire qui a picchiare mio figlio e urlarci contro?" la gente attorno a noi ci fissava,mettendomi a disagio,che avevano da guardare di tanto interessante?
"è mio figlio!" ribattè lei,indicando cristian
"sí mamma ma non ti sopporto più,ne sopporto lui-inizió mio fratello,ammiccando con la testa verso l'uomo-quindi ho deciso di venire qui e finalmente ho incontrato la mia sorellastra" mi abbracciò. Sua madre era rossa dalla rabbia,tanto che le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie a poco.
"e con la carriera come farai? Il tuo studio è in Spagna" cercò di inventare una scusa,ma mio fratello era irremovibile.
"non te ne deve interessare,non ti è mai piaciuto che facessi il cantante,mi hai appoggiato solo per i soldi che guadagno,per la fama e il successo"e detto questo si alzò,andandosene.
La guardai male e seguì mio fratello,che nel frattempo era uscito. Lo trovai seduto sul marciapiede con la testa china e il volto affranto.
"Ehy...va tutto bene" mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui,appoggiando una mano sulla sua spalla.
Scosse la testa e poi la alzò.
"non va tutto bene,Luz. Non va un cazzo bene" abbassò ancora la testa e la scosse ancora. Probabilmente cacciando indietro le lacrime.
Era comprensibile che stesse male,non potevo fare nulla se non cercare di consolarlo,stargli accanto.
Era figlio di una relazione finita male...
"vieni qui" borbottai e lo tirai a me, abbracciandolo.
Dopo due minuti di abbraccio di staccò.
"andiamo a casa,cris" e detto questo,mi alzai e gli porsi la mia mano,che accettò volentieri.  Si alzò e camminammo nella sera di Cordoba, allontanandoci da quel locale che aveva generato abbastanza problemi.

"com'è andata?" domandò il mio ragazzo,uscendo dal bagno con solo i boxer neri addosso.
"male...la madre di cristian ci ha trovati e è scoppiata la lite..sono volati schiaffi" si sdraiò accanto a me,appoggiando una mano sul mio fianco e una a reggere il peso della sua testa. Corrucció la fronte e si preoccupò
"anche a te? Chi?! Stai bene vero?" alzò il busto e mi esaminò completamente.
"no Paulo,Io sto bene. La mamma di mio fratello l'ha picchiato" si tranquillizzò e tornò nella posizione di prima. 
"oh...okay...è matta" constatò,appoggiando la testa sul cuscino
"già...è matta" chiusi gli Occhi e mi rilassai. Quando mancava poco che mi addormentassi,Paulo mi chiamò
"piccola.."
"dimmi" aprì gli occhi e lo vidi ad un palmo da me.
"domani passiamo una giornata solo noi due...mi sento trascurato.." mormorò,insicuro.  Che dolce. Era persino in astinenza da tre mesi,povero. Però,aveva ragione. Da quando cristian era arrivato e avevo fatto amicizia con Dolores,l'avevo un po trascurato. Paulo poteva sembrare un duro, ma dentro era un ragazzo che aveva bisogno di attenzioni.
"sí amore,non devi sentirti così,ti amo e mi dispiace se a volte ti trascuro,ma nulla potrà cambiare ciò che provo per te...domani sono tutta tua" appoggiai una mano sulla sua guancia e la accarezzai piano. 
"e se stai male anche perché sei in astinenza,possiamo rimediare" il suo sorriso svanì,così risi.
"no piccola,il solo pensiero di poter fare male ai piccoli..guarda non mi ci far pensare...meglio di no.." negò con la testa e la sua faccia mutò in un'espressione preoccupata e quasi schifata.
Risi ancora.
"mi limito ai succhiotti" e detto quello,Salì sopra di me e iniziò a baciare e succhiare il mio collo. Quando si staccò,sentivo un dolore strano,ma paradisiaco,al collo.  Probabilmente c'erano già dei succhiotti ben evidenti.
Si sdraiò affianco a me e mi abbracciò,mentre io appoggiai la testa sul suo petto e mi addormentai,cullata dalla dolce melodia dei battiti del suo cuore.

Buon pomeriggio,scusate il ritardo😅
Perfida la madre di cristian,eh?
Come impatterà questa Cosa sul fratello di Luz?
Il prossimo capitolo sarà dedicato ad una nuova coppia e a rispondere a queste domande,quindi,a domani mattina😘

La hija del entrenador || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora