76 giorni prima
Louis' POV.
«Siete sicuri?» chiesi ai miei amici, guardando la ressa di gente accalcata attorno al chiosco e dentro di esso, dove la musica suonava a volume altissimo. «Siete davvero davvero sicuri?»
21 giugno.
Spiaggia di Pipeline, Oahu.
Hawaii.I miei amici avevano organizzato questa vacanza per me, finendo letteralmente per trascinarmi con la forza fuori casa e di conseguenza su un aereo.
"Hawaii, amico. Questo è tutto ciò che ti serve." aveva detto Calvin, un amico d'infanzia. "Aloha!"
Continuavo a sostenere che quella vacanza fosse più per loro che per me, per il loro 'essere selvaggi' ma questo ovviamente era un altro discorso.
Secondo loro avrei invece dovuto svagarmi un po', staccare il cervello e divertirmi, senza perdere nessuna delle opportunità che la vita aveva da offrirmi.
E, sempre secondo loro, stare in casa tutto il giorno a guardare film su Netflix con un pacchetto di patatine sulle gambe non era assolutamente nella lista di cose che uno avrebbe dovuto fare nel pieno della propria gioventù.«Oh Dio!» fece Oli, il mio migliore amico, rivolgendomi uno sguardo esasperato. «Ma che ti prende? Sei sempre stato uno dei primi a voler entrare nella mischia per far casino!»
«Non lo so.» sospirai, passandomi una mano tra i capelli, spazzolandoli all'indietro. «Per me è meglio andare in un locale, piuttosto che ad un falò in spiaggia.»
«Louis.» Luke, moro, occhi scuri e con un ciuffo ben sistemato in alto, mi mise le mani sulle spalle e mi guardò dritto negli occhi. «Senti amico, tu non ti preoccupare. Ci siamo noi qui a proteggerti, vero ragazzi?»
Si voltò verso i due squattrinati chiedendo conferma, ma quando lo vidi corrucciare le sopracciglia, mi sporsi oltre il suo corpo per vedere meglio.
Oli aveva appena arrotolato una delle cartine che servivano per fare le sigarette e sputava pezzi di carta contro Calvin, il quale si riparava e poi afferrava le stesse palline e gliele rilanciava addosso.«Vabbè, comunque.» disse a questo punto Luke, scuotendo la testa prima di guardarmi e rivolgermi un sorriso che avrebbe dovuto tranquillizzarmi. «Ci sono io, sei in buone mani. Appena una ragazzina ti si avventa addosso e capisco che non vuoi, boom, via.»
«Ma non è quello.» dissi scuotendo la testa. «Non so, oggi non mi va di far casino.»
«Ne riparleremo tra qualche bicchiere di rum.» rise, dandomi una pacca sulla spalla.
Quando una pallina di carta lo colpì sulla nuca, Luke si girò lentamente; Oli e Calvin si guardarono, poi entrambi mollarono le loro sottospecie di fionde e cominciarono a correre verso la spiaggia.
«Andiamo Louis!» urlò Calvin quando fu a metà strada, girandosi verso di me e continuando a correre all'indietro. «Ci divertiamo! Ci sono le surfiste!»
Vidi Oli tagliargli la strada e Calvin inciampò nei piedi di lui, finendogli addosso, ed entrambi volarono per terra, rotolando due volte nella sabbia prima di fermarsi.
«Coglione!» sentii urlare.
Risi e scossi la testa; controllai un'ultima volta il cellulare, presi un bel respiro e me lo rimisi in tasca, scendendo lentamente verso il chiosco.
Misi piede lì dentro solamente per prendermi qualcosa da bere; il caldo era opprimente e c'era davvero troppa gente per poter respirare ossigeno puro.
La fila al bar era infinita, comunque; vidi Oli andare dietro ad una ragazza e strusciarsi rudemente come solo lui sapeva fare.
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Haze||Louis Tomlinson
FanfictionMi chiamo Ariel Reed e ho ventidue anni. Vivo a Brisbane, in Australia, e sono stata in coma per nove mesi in seguito a un incidente. Mi sono ripresa abbastanza bene, il mio cervello non ha nessun difetto; riesco a fare tutte le cose che mi servono...