Owen non sapeva cosa dire, come reagire. Magari Jane aveva ragione: c'erano tanti modi accettabili, ma nessuno perfettamente giusto.
Stava per bofonchiare qualcosa , quando un rumore lo precedette. Con sua sorpresa vide il dottor Bersinger entrare nella cella, raggiungerli col suo camice svolazzante ed immacolato mostrando un sorriso.
Buonasera Jane, signor Walsch. Esordì. Avete ancora un po' di tempo. Io sono qui solo per osservare le vostre interazioni di oggi. Vi sta bene? Jane rise mentre il nuovo arrivo sedeva accanto ad Owen.
Non importa nemmeno a lui sa, signor Walsch? È una domanda che ha posto solo per educazione. Per abitudine. Gli disse. Il dottore resterebbe con noi a priori, ma ci chiede comunque se ne siamo felici. Adoro il galateo, è una tale affascinante perdita di tempo. È fatto per ammorbidire i nostri animi naturalmente irosi, ed orgogliosi.
Fate come se non ci fossi. Jane non sembrò sentire.
Allora Erwin,come vanno le cose a Rob? È fuori già da un mese ormai, e considerato che non ha dato ancora problemi, devi aver fatto un buon lavoro con lui. C'era una nota di sfida in quelle parole, come se lo stesse punzecchiando. Il dottore venne meno a ciò che aveva dichiarato poco prima, e le rispose con una certa freddezza che aveva in sé una tolleranza intima come il modo di lei per provocarlo.
Tutto a posto. Grazie per l'interesse. Alla prossima seduta col signor Robert Fisher gli riferirò questo tuo premuroso interessamento.
Se lo riterrai necessario. Borbottò con noncuranza.
Chi è questo Fischer? Owen si sentiva escluso da quell'improvviso quadretto. Pareva come se davanti ora non avesse più una criminale deviata ed il suo eccentrico psichiatra, ma due vecchiette che condividevano la quotidianità ricca di dettagli di un circolo a cui lui non apparteneva.
Fischer è uno dei miei pazienti. Jane lo conosce bene, perché fino a poco tempo fa era un ospite del Barker. Ma ha scontato la sua pena ed ora ci vediamo privatamente. Esercito anche per mio conto. Chiarì con un velo d'orgoglio.
Sì, era una buona compagnia durante le attività ricreative comuni. Sembrava che il Ritrattista parlasse più che altro a sé stessa. Adesso dovrò pitturare di fianco a Sarha, e la sua faccia ispira solo lo stile cubista di Van Ghog. Borbottò sprezzante.
Owen era basito e si rivolse a Bersinger.
Pittura? Ma è salutare per lei? Quasi non riuscì a terminare la frase.
Non finga di preoccuparsi per la mia salute. È evidente che sta pensando invece alla salute di chi incrocerà la mia strada un giorno, quando questa terapia che la angoscia tanto sarà finita, ed io di nuovo libera. Era un pensiero inquietante, quello di vedere l'impetuosa mente del Ritrattista nel mondo vero, fuori dal Baker. Già lì dentro, ammanettata ad un tavolo o con una camicia di forza, pareva in grado di fare danni irreparabili. Owen aveva sempre la strana sensazione che in quel carcere non fosse una prigioniera, ma un'ospite. Lo pensava fin dal primo giorno, e questo lo faceva sentire oppresso dalla preoccupazione.
Il signor Walsch boccheggiava parole che non volevano uscire, e il dottore che non si sarebbe dovuto neppure notare scelse di rispondergli.
Comprendo la vostra inquietudine signor Walsch, ma vedete, anche se Jane aveva l'abitudine di raffigurare minuziosamente le preparazioni ed esposizioni dei corpi, non significa certo che per lei ora l'arte non sia uno strumento valido per esprimersi ed integrarsi. In realtà, dipingere aiuta ad incanalare lo stimolo omicida tipico degli psicopatici in qualcosa di produttivo.
Qualcosa di accettabile dalla società. Lo interruppe lei. Gli occhi fissi in quelli di Owen, gelati.
Esatto. Ad esempio, sapete che i reperti rinvenuti dopo il suo arresto, tutte quelle indubbiamente macabre ma anche splendide opere, saranno esposte al Luther Brady Art Gallery.
Cosa? Era basito.
Sì, la notizia non è di dominio pubblico perché Jane non desidera certo creare scalpore e attirare troppa attenzione su di sé. Voleva solo esporre i suoi lavori, capisce? Così, le ho fatto la cortesia di occuparmi di tutto io stesso, tenendo fuori il suo nome. Jane era impassibile, e ad Owen quella situazione pareva un test. Mi auguro che, in quanto mio biografo nonché visitatore di fiducia, sappia come gestire una simile notizia. Era davvero un test, ora ne era sicuro. Decise che per quel giorno sarebbe stato più opportuno chiudere lì quella visita, e si ritirò affermando di avere materiale sufficiente.
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Il Ritrattista
Mystery / ThrillerAl Barker, carcere psichiatrico situato a Glenn Dale, il signor Owen Walsch sta per incontrare il suo nuovo cliente. Ha infatti come incarico quello di redigere la biografia del killer seriale che tutti conoscono come il Ritrattista, e di cui non si...