Ecco qui. Owen posò sul tavolo che lo separava da Jane le foto che si era premurato di scaricare su ipad. 107-35433. Che sarebbe? Chiese lui guardandola studiare i numeri.
Si direbbe un codice. Dov'era?
Nell'angolo cucina, un po' troppo in vista a mia opinione. Ancora silenzio mentre Jane guardava seriosa le foto.
Va tutto bene qui? Chiese una guardia aprendo un poco la porta.
Sì, le sto solo facendo scegliere le immagini di copertina per il libro.
Diventi sempre più bravo a mentire. Devi solo evitare quel tremore nella voce. Disse lei quando furono di nuovo soli, senza togliere l'attenzione dai reperti.
Che cos'è questo codice? Chiese Owen mantenendo a stento la calma.
Non è la domanda giusta, perché è ovvio che questo codice, altro non è che un codice. Lo schernì lei senza interesse, facendolo sospirare. La domanda che dobbiamo porci è... il codice di che cosa? Dove vuoi portarci sciocca sequenza numerica? O magari sei qualcosa che non riusciamo a leggere e di più complesso... borbottava girando la testa, scrutando le immagini e giocherellando con la catenella. La teneva fra le dita muovendola come fosse sul margine di un dirupo, così come la sua mente, probabilmente. E poi quasi gettò l'ipad sul tavolo con quell'alternanza da calma riflessiva e spaventosamente profonda a fretta di parlare, di agire. Sorrise. In queste foto c'è più di un indizio. Uno è un codice, e di questo sono certa. E l'altro? Vediamo se ci arriva signor Walsch. Owen prese l'ipad senza fretta, sconcertato ma abituato al fatto che lei volesse sempre giocare. Non si impegnò nemmeno.
Non so. Io vedo solo questi dannati numeri. Sospirò abbassando l'immagine.
Così non c'è gusto. Va beh, lo dirò io allora, perché è chiaro che non ci tieni ad accrescere il tuo spirito di osservazione. Il blocco utilizzato è il primo indizio. Sta a vedere. Aggiunse ingrandendo l'immagine e svegliando l'attenzione di lui.
C'era un piccolo rettangolo chiaro sul fondo del blocchetto per scrivere, in una foto che ne mostrava il lato posteriore. Un codice a barre ed una piccola stampa che diceva Anderson Deposits.
E allora? È materiale da pubblicità, uno di quei gadjet che ti arrivano anche per posta. Roba che ha chiunque in casa.
È vero, ma il nostro emulatore non è uno qualsiasi. L'hai detto tu che questa era l'unica cosa in vista che infrangeva l'ordine di tutto.
È ben poco su cui basarsi. Jane lo studiò per un istante, poi si stese di più sulla sedia cingendosi.
Se fossi fuori, è lì che andrei.
Ma non sei fuori. Ci sono io e dovrò essere sempre io ad andare lì. L'emulatore potrebbe prendermi in qualsiasi istante.
Questo è vero. Potrebbe farlo se andassi lì, o anche se restassi a casa. Magari potrebbe rapirti al centro commerciale. Chi lo sa cosa ha in programma... può fare di te tutto ciò che più lo aggrada. Il silenzio ricadde fra loro come un macigno. Ma puoi affrontarlo, Owen.
Certo, perché ho te a guidarmi, giusto? Borbottò sarcastico con solo un filo di voce.
No, idiota! Jane gli prese la mano, un gesto totalmente inatteso. Sentiva un calore umido nascere da quel contatto. Puoi affrontarlo perché sei più forte di quel che pensi. In un certo senso... voi due vi somigliate perfino.
Cosa? Doveva esserne lusingato oppure no? Non riusciva a pensare lucidamente.
Ci vuole pazienza, forza e determinazione per fare ciò che ha fatto l'emulatore. Serve una certa dose di coraggio tanto nell'agire quanto nel scegliere di non farlo. Tu non sei da meno. Ti vedi codardo ma guardati! Guarda dove sei adesso. Hai una corazza resistente, signor Owen Walsch. Gli concesse un sorriso appena accennato mentre stringeva la sua mano. Quel legame, quel bisogno di Jane che lui la sostituisse all'esterno, era ormai qualcosa che li legava con un doppio nodo. Ora sapeva, che anche lei necessitava di lui.
Perse un battito.
Andrò domani.
STAI LEGGENDO
Il Ritrattista
Mystery / ThrillerAl Barker, carcere psichiatrico situato a Glenn Dale, il signor Owen Walsch sta per incontrare il suo nuovo cliente. Ha infatti come incarico quello di redigere la biografia del killer seriale che tutti conoscono come il Ritrattista, e di cui non si...