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Se ti dicessi che sono un genio della lampada, e che posso esaudire un tuo desiderio, uno solo, quale sceglieresti? Domandai a Chase. Lui rise maliziosamente.

Penso che tu lo sappia. Borbottò.

Seriamente. Fra tutte le cose, quale sceglieresti? Chiesi ancora, e stavolta lui si arrese e rispose onestamente.

È una domanda stupida, perché la gente pensa che ci sia più di una risposta valida mentre non è affatto così. Tutti credono, che più cose insieme ci rendano felici. Amore, amicizia, fama, successo... ma solo il denaro ti da davvero la felicità.

Un po' fondamentalista. È la tua scelta decisiva?

Lo è. Se trovassi il genio della lampada non me ne farei niente dei tre desideri. Chiederei solo il denaro, tantissimo, e la felicità verrebbe da sé su ogni altro frangente. Gli sorrisi.

Allora sei fortunato. Io sono un genio realizzatore di desideri, e se sono i soldi che vuoi, te li darò. Chase rise continuando a fumare la sua sigaretta ormai ridotta a mozzicone, ed io lo osservavo senza sorpresa con le braccia dietro la schiena. Aveva quel modo raro di far sorridere anche gli occhi se era davvero divertito. Mi avvicinai sedendomi al suo fianco, per nulla intimidita da quella sua sicurezza.

Però non sono quel tipo di genio che tira fuori i soldi dalla borsa e te li lascia. Tu ti sentiresti un barbone a cui si fa la carità, ed io non ci guadagnerei molto, quindi ti insegnerò come diventare ricco. Ti va?

Diventare ricco? Certamente, ma non penso che tu possa insegnarmelo. Senza offesa mia cara, ma non sembri una che ha fatto fortuna, sembri piuttosto una che si è solo fatta un po' troppo.

E tu hai detto che sei uno da poker, ma quegli uomini prima non parevano d'accordo.

Punto per te. Borbottò. Per un po' restammo in silenzio, si era creata famigliarità fra noi, e se ammiravo Coleen per la sua forza, adoravo Chase per il suo umorismo amaro e galante, sempre al limite del buon gusto ma mai offensivo se non lo desiderava.

Sì, Chase Bennett Jr mi piaceva, in quella sua disperazione condita da black humor.

Mi alzai, e lo puntai con serietà che evidentemente colse a giudicare da quegli occhi capaci di trafiggere così come di apparire superficiali.

Entra in un casinò in cui non sei ancora stato, se ne esiste uno. Vai alla roulette e punta tutto ciò che hai sul 14 rosso. Se vuoi vincere ancora, non spendere l'intera somma e non puntare più. Domani sera torna qui, e se mi avrai obbedito, mi troverai ancora.

Mi allontanavo dicendo questo, e prima che sparissi alla sua vista chiese un'ultima cosa.

Come farai a sapere che farò ciò che hai detto? Come sarai certa che non spenda la vincita, sempre che decida di andare a giocare?

Ne sono sicura, così come so che quando giocherai il 14 rosso sarà vincente. 

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