Quella mattina, quando Owen fece ritorno al Barker, non venne condotto come al solito alla stanza di vetro nella quale conversava per ore con Jane. Gli venne detto che la nuova psichiatra a cui era stata affidata il Ritrattista voleva parlagli, e venne portato fino al vecchio studio, un tempo di Bersinger. Era come lo ricordava, ma alla scrivania c'era una donna. Aveva lineamenti freschi, poteva essere una sua coetanea magari, scelta per Jane proprio per la maggior confidenza che poteva instaurarsi fra individui di stesso sesso ed età approssimativamente vicina. Chiunque tanto giovane ed investito di una simile carica ne sarebbe parso felice, ma lei sembrava frustrata mentre sfogliava pile di documenti. Jane doveva averla messa al suo posto molto in fretta.
Salve. Esordì alzandosi e stringendogli la mano con una certa fretta. Una stretta potente, e lei non lo guardava negli occhi che disponevano di borse pesanti. Sono la dottoressa Caroline Climb. Ho in cura i pazienti di Bersinger.
Sì, lo immaginavo. Owen Walsch. Per un momento la sconosciuta seduta davanti a lui lo studiò freddamente.
Voi vi occupate di redigere la biografia di Jane Doe? Lui annuì anche se non suonava come una domanda. Vorrei che mi parlasse dei suoi incontri con lei. Owen rise.
Jane non vi da confidenza e così vorreste usarmi come tramite per arrivare a lei?
Solo in parte.
No. Non lo farò. Inoltre, al momento Jane mi sta raccontando di fatti inerenti al suo lontano passato, all'infanzia. Questioni decisamente poco attuali. La dottoressa parve non sentirlo.
Che impressione ha avuto della paziente?
Owen la fissò un momento, chiedendosi cosa volesse quella donna tanto distaccata ed apparentemente presa da chissà cosa. Come l'avrebbe osservata il Ritrattista se fosse stata al suo posto?
Ma a lei importa davvero creare un legame con Jane? Le interessa sul serio avviare un sano rapporto medico-paziente? Oppure vuole solo farsi bella agli occhi della comunità psichiatrica sfoggiando qualche aneddoto su uno dei maggiori killer della nostra generazione?
Signor Walsch, se le ho fatto questa domanda è perché desidero avvicinarmi alla paziente nel modo migliore che mi è concesso, considerato che non me lo permette. Al momento cerco di capire su di lei il più possibile come posso, così da riuscire ad avvicinarla. Perciò, se ora vuole dirmi di che discutete nelle vostre sedute non sarò costretta a rivedere i video di sorveglianza preventiva che hanno memorizzato ogni vostro minuto insieme, per quanto sprovvisti di audio posso compensare con l'abilità nel comprendere il labiale. Vuole raccontarmi, o preferisce che visioni i nastri? Per un istante la fissò un poco sconvolto per il modo in cui lo aveva messo all'angolo, mostrando la determinazione dietro all'aria indaffarata. Era così che Jane si era sentita con Carson, davanti a quel genere di prepotenza?
Owen la conosceva da tutta una vita, la prepotenza. Eppure la trovava insopportabile solo ora che il Ritrattista gli aveva insegnato a viverla come l'aveva vissuta lei.
Si prenda un po' di tempo e li visioni. Spero che una paziente del calibro di Jane le dia la fama che desidera nel suo settore. Si alzò ed andò via disgustato, senza guardarla.
STAI LEGGENDO
Il Ritrattista
Mystery / ThrillerAl Barker, carcere psichiatrico situato a Glenn Dale, il signor Owen Walsch sta per incontrare il suo nuovo cliente. Ha infatti come incarico quello di redigere la biografia del killer seriale che tutti conoscono come il Ritrattista, e di cui non si...