La storia d'amore mai raccontata fra il Principe e la Regina delle Serpi ❤️
Ps: volevo ricordare che l'unico personaggio di cui ho i diritti è quello di Alyssa Dragonheart e di tutta la sua famiglia, dato che sono personaggi di mia invenzione. Gli a...
Attraversammo tutto il corridoio fino a ritrovarci in un punto morto. Un grande arazzo si estendeva per il tutta la parete ricoprendola.
-Draco cosa ci facciamo qui?-
-Ora vedrai...-
Dopo pochi secondi nella parete cominciò a delinearsi una porta. Non rimase più nessuna traccia dell'arazzo, era scomparso ed era stato sostituito da questo grande portone che Draco aprì.
Lo segui e mi ritrovai in una sfarzosissima stanza. All'interno vi era un salottino, disposto vicino ad un grande camino ed al centro un enorme letto a baldacchino, con il tendaggio che riproduceva i tipici colori della casa di Serpeverde.
-La stanza delle necissità- sussurrai. Ricordavo di aver letto qualcosa nel libro "Storia di Hogwarts".
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Mi voltai verso Draco, che era rimasto ad osservarmi fermo in un angolo della stanza.
Gli misi le braccia intorno al collo, poi lui poggiò le labbra sulle mie. Chiusi gli occhi e mi rilassai, rispondendo con più impeto al suo bacio. Mi mordicchiò il labbro inferiore, rendendolo gonfio. Gli diedi accesso alla mia bocca e cominciò ad esplorarmi come mai aveva fatto prima. Si allontanò e il suo sguardo penetrante raggiunse i miei occhi.
-Sei sicura?-
Prendendo un bel respiro annuì, sapevo quello che stavo facendo e volevo assolutamente farlo con lui.
Mi fece girare di spalle e prendendo la zip del mio vestito, l'abbassò. In pochi minuti mi ritrovai solo con l'intimo, esposta al suo sguardo. Lo guardai mentre si toglieva la giacca e la camicia buttandole da qualche parte sul pavimento. Il contatto dell'aria fredda con la mia pelle mi fece rabbrividire.
Draco portò le sue mani sul mio viso e riprese a baciarmi.
-Sai che non ti farei mai del male, vero?- sussurrò nel mio orecchio.
-Mi fido di te Draco-
Mi fece distendere sul letto, poi si slacciò la cintura e si tolse i suoi pantaloni di ottima fattura.
Quando lo vidi in boxer, solo a quel punto, realizzai la portata della sua eccitazione.
Salì sul letto e mi slacciò il reggiseno, poi abbassò le mutandine facendomi alzare le gambe per aiutarlo a toglierle.
-Non sai quante volte ho pensato a me e te, insieme- mi disse, posando entrambe le mani a coppa sui miei seni. Poi li strinse, facendomi inarcare la schiena.
Si abbassò su di me e prese un seno tra le labbra, mentre la sua mano continuava a mandarmi scariche di piacere sull'altro seno. Pochi minuti dopo risalì con la bocca sul mio collo depositando tanti piccoli baci.
