Draco's POV
I giorno dei G.U.F.O si avvicinava sempre di più e la Umbridge cercava di tenere il controllo su tutta la scuola.
In effetti molti comportamenti di alcuni studenti erano sospetti, così radunai la squadra di Inquisizione per dare un'occhiata nei vari corridoi.
Ben presto scoprimmo che vi erano molti studenti che, ad un certo orario, entravano ed uscivano dalla Stanza delle Necessità.
Un giorno beccammo Lunatica Lovegood dirigersi verso il grande portone che aveva sostituito l'arazzo dipinto sulla grande parete. Tentammo di seguirla ma con scarsi risultati, dato che non avevamo idea di cosa si nascondesse dietro quella porta.
Decidemmo, nei giorni successivi, di comunicare l'accaduto alla Umbridge. Non l'avevo mai vista così arrabbiata, ma soprattutto spaventata. Ci disse di scoprire chi erano i ragazzi che si riunivano nella stanza e così rimasimo per un intero pomeriggio ad osservare chi entrava ed usciva dal grande portone.
Una volta comunicati un paio di nomi, la Umbridge ci ordinò di portare nel suo studio una certa studentessa di Corvonero, Cho Chang. Una volta portata da lei la Umbridge le somministrò del Veritaserum, il siero della verità, in modo che lei potesse confessare tutto quello che sapeva.
Scoprimmo che Potter stava insegnando, agli studenti, degli incantesimi che gli permettessero di affrontare un eventuale minaccia futura. A queste parole la Umbridge si recò di gran passo verso la Stanza delle Necessità. Afferrai la Chang dalla manica della sua divisa e seguì il resto del gruppo.
Non feci in tempo ad avvicinarmi a loro che vidi la Umbridge lanciare un "Bombarda" contro l'arazzo, facendo cadere il muro che nascondeva la Stanza. Mi avvicinai a loro, portandomi dietro la Chang. Quando Potter la vide sul suo volto prese forma un'espressione di delusione.
Tutti i ragazzi che si erano iscritti all' Esercito di Silente subirono una punizione, in quegli stessi giorni Silente sparì dal castello lasciando alla Umbridge il pieno potere.
Ormai mancavano pochi giorni all'esame e con i ragazzi non facevamo altro che studiare, in modo da arrivare preparati.
Una mattina io e Alyssa ci ritrovammo a studiare in biblioteca, avevamo iniziato da poco quando mi disse...
-Ho saputo che tua zia è evasa... Insomma, si beh, è su tutti i giornali... -
Non alzai subito lo sguardo, si capiva che non voleva essere invadente ma in quel momento non seppi cosa rispondere. Decisi, quindi, di dire ciò che realmente mi passava per la testa.
-Già. In realtà non so come prendere la notizia, insomma, non l'ho mai conosciuta. So solo che era una fedele seguace del Signore Oscuro e che mia madre era molto affezionata a lei. Penso che questa sia un'ulteriore prova che Lui è tornato-
La vidi annuire. Seguirono minuti di silenzio prima di sentirla ancora parlare.
-Sai io non credo che Silente c'entri qualcosa con gli incontri pomeridiani che Potter stava organizzando...-
Sollevai, un'altra volta, lo sguardo su di lei e risposi -Beh, non dimentichiamoci che c'era il suo nome sul foglio delle firme-
-Io credo che questo stia solo ad indicare la devozione che ha lo sfregiato per Silente. Sta cercando di far capire in tutti i modi alla Umbridge che lei non ha il controllo di questa scuola e devo dire che la cosa non mi dispiace affatto!-
-Vorresti dirmi che ti saresti unita a Potter ed al suo patetico gruppetto di eroi?- dissi sconvolto.
-Sai che non è così. Non mi serve imparare incantesimi per affrontare una probabile minaccia, credo di essere abbastanza ferrata su questo argomento. Però non mi va giù la Umbridge, sia il suo comportamento che il suo orribile gusto nel vestire... Non mi piace chi nega la verità e non mi piace chi cerca di controllare cosa faccio, quando lo faccio e con chi lo faccio.-
La forza di carattere di Alyssa mi lasciava sempre più stupito, forse era la cosa che più apprezzavo di lei. In qualche modo, non so come, il suo orgoglio ed il suo carattere fermo e deciso mi eccitavano da morire. Era unica ed era mia.
Alyssa's POV
Oggi era il giorno dei G.U.F.O .
L'intera Sala Grande era riempita da file di banchi per noi studenti. La Umbridge era seduta su una sedia posta al centro del palco, dove di solito vi era il tavolo dei professori.
Una volta iniziato l'esame la Sala Grande si fece improvvisamente silenziosa.
Era passata un'ora dall'inizio dell'esame, quando cominciammo ad udire strani suoni provenienti dai corridoi.
La Umbridge, indispettita, percorse velocemente l'intera Sala Grande fino ad arrivare al grande portone.
Un minuto dopo la Sala Grande fu invasa da fuochi d'artificio che venivano lanciati dai gemelli Weasley a cavallo delle loro scope. La sala si riempì di urla e schiamazzi, tutti avevamo abbandonato l'esame e guardavamo divertiti la Umbridge che cercava di sfuggire ai fuochi.
A causa di essi tutte le regole che erano state appese ai muri caddero a terra frantumandosi in mille pezzi.
La Sala Grande fu abbandonata da tutti, raggiungemmo il cortile per osservare gli altri fuochi. Anche gli altri professori accorsero e non nascosero la loro approvazione riguardo l'accaduto.
Una volta conclusosi il tutto, ognuno di noi ritornò nella propria Sala Comune.
Era appena trascorsa un'ora, che noi ragazzi utilizzammo per parlare di vari argomenti, quando la Umbridge convocò nel suo studio la Squadra d'Inquisizione.
Quando Draco, Vincent e Gregory ritornarono ci dissero che Potter e alcuni suoi amici stavano tentando di lasciare il castello per raggiungere Silente. La Umbridge non aveva ottenuto molte informazioni ma si era venuto a sapere che Silente custodiva un'arma segreta.
Quando arrivò il momento della cena, della Umbridge non si aveva notizie, nessuno sapeva dove fosse e non era rientrata al castello. La cosa non dispiaceva a nessuno ma un brutto presentimento aleggiava nell'intera Sala Grande.
Qualcosa là fuori stava cambiando ed i cambiamenti non sempre sono qualcosa di positivo...
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Draco&Alyssa-Slytherin Way
RomanceLa storia d'amore mai raccontata fra il Principe e la Regina delle Serpi ❤️ Ps: volevo ricordare che l'unico personaggio di cui ho i diritti è quello di Alyssa Dragonheart e di tutta la sua famiglia, dato che sono personaggi di mia invenzione. Gli a...