Roberta's pov.
La settimana a New York è quasi giunta al termine, domani ripartiamo ed io ancora devo rendermi veramente conto che ci sono arrivata qui, nella mia città dei sogni.
Allo stesso tempo, so di essermi goduta al meglio questi giorni, mettendo per la prima volta in vita mia, me al primo posto, senza pensare al resto del mondo che mi circonda.
O meglio, ho pensato solo a me e Ben e ritengo che vada benissimo così.
Meritavamo questi giorni in cui il nostro unico pensiero fossimo noi e la nostra relazione. Abbiamo passato entrambi un periodo da schifo, abbiamo sofferto e ci siamo persi.
O meglio, io soprattutto mi sono persa, diventando per un po', qualcosa che non sono.
Ma per fortuna, lui mi ha salvato.Per quest'ultimo giorno qui a New York, abbiamo deciso di visitare i due simboli maggiori della città: la statua della libertà e l'Empire State Building!
Fra le due visite, mi sa che ci perderemo per le strade della città, comprando regalini per tutti e soprattutto, per noi due.
Io personalmente svaligerei tutti i negozi, ma purtroppo non posso esagerare, perché non saprei dove metter tutte queste cose in valigia. La stessa valigia che già all'andata era strapiena ed ha spaventato il mio povero ragazzo con il suo peso.
Lo stesso ragazzo che in questi giorni ha fatto un mucchio di fotografie, perché dice che non ci sia nessun modo migliore per ricordare un momento, se non guardando una fotografia.
Mi ha detto che non vuole dimenticare neanche un secondo di questi giorni qui con me ed per è per questo che i 3/4 delle foto sono con me al centro e la città alle spalle.
Quando ho proposto di fare qualche foto a lui, ha quasi sempre rifiutato.
Ma a me non è interessato minimamente ed ho scattato, soprattutto con il mio telefono.
Forse non saranno foto perfette come le fa lui, ma sono scattate sicuramente con tanto, tanto amore e penso sia qualcosa che si noti.
«Dai amore, sono brutto, non scattare» borbotta lui, quando gli scatto l'ennesima foto.Che cosa cazzo ha appena detto?
«Benjamin Brian, non dire mai più una stronzata del genere» sbotto io, ricevendo un'occhiataccia da lui. Sono io a dover fare le occhiatacce, qui!
«Sei l'essere più bello su cui i miei occhi si siano mai poggiati. Sei meraviglioso, amore mio e non ti azzardare mai più a dire il contrario» gli dico solennemente, guardandolo negli occhi, sperando che il mio messaggio sia stato ben compreso.
Mi dedica un sorriso.
«Quando sorridi, sei ancora più meraviglioso, Ben» gli dico, per poi prendere per mano e ricominciare a camminare.
«Questi sorrisi così penso di farli solo con te» esclama lui felice, mettendomi un braccio poggiato attorno al collo e dandomi un bacio a stampo, facendomi ridere.
Leggero. Questo momento posso decisamente considerarlo leggero.E di momenti leggeri nella nostra vita, ne avremo sicuramente molto bisogno.
Momenti semplici, fatti di cose piccole ma sincere.
Momenti in cui l'unica cosa che riesci a fare è sorridere, senza neanche chiederti il perché.
Lo fai solo perché ti va, perché ti viene spontaneo.
Sorridere, ridere, stare bene.
Che paradiso.Arriviamo così, senza neanche rendercene conto al porto di New York.
Da qui, la statua della libertà, la vediamo da "lontano".
Lei è là, al centro della Liberty Island, un isolotto a forma di stella progettato proprio per ospitare quel monumento arrivato dalla Francia.
È tutto immensamente stupendo.
Tutto, a parte le interminabili file che dobbiamo fare, prima per i controlli e poi per salire sul battello, che ci porterà all'isolotto, su cui, dovremo fare ancora altri controlli ed altre file.
Ben passa quasi tutto il tempo a sbuffare, senza stare fermo neanche un attimo.
La gente attorno lo guarda piuttosto male, mentre io rido, anche molto.
«Perché ridi?» mi domanda curioso, guardandosi attorno.
«Perché in questo momento sembri proprio un bimbo» lo avviso, toccandogli la punta del naso con un dito.«Mi scoccia molto aspettare. Questa fila è interminabile» commenta lui, poggiando un gomito sulla mia spalla. Io lo scaccio immediatamente e lui nuovamente sbuffa.
«Dai amore, fai il bravo, ci siamo quasi» gli dico io, ridendo nuovamente.
STAI LEGGENDO
Come Un Fulmine A Ciel Sereno. |Benji e Fede|
FanfictionA volte la vita può sorprenderti. Una serata, può cambiare il tuo futuro, donarti amicizia, fiducia, amore. Una serata, può mandare all'aria tutto ciò che ti eri prefissato precedentemente. Un serata in cui arrivano nuove persone nella tua vita, co...