Sessantesimo Capitolo.

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Francesca's pov.
Oggi è l'anniversario mio e di Federico, il primo.
Siamo lontani, ma ancora per poco.
Ultimamente mi sono sentita un po' messa da parte, però non l'ho mai detto apertamente.
Non l'ho fatto perché capisco che lui non possa farci molto. Sta lavorando ed è normale che mi dedichi meno tempo. Solo che mi manca, mi manca tantissimo.
Oggi però mi ha promesso che passerà l'intera giornata con me. Dalla mattina alla sera.
Sta tornando ora da Milano e appena sarà qui, correrà da me.

Passo la mattinata in completa agitazione, aspettando con ansia che torni.
Sono a casa sua, gli ho detto che lo aspetto qua, anche se non ho la più pallida idea dell'orario che si farà.
Decido quindi di telefonare il mio amore, almeno per sapere e regolarmi di conseguenza.
Uno squillo, due squilli, tre e poi scatta la segreteria.
Forse non prenderà bene il cellulare? Chissà.
Nel dubbio, gli mando un messaggio e quando sarà possibile, magari lui mi risponderà.
Mi poggio sul divano di casa, annoiata.

Aspettare è sempre stata una delle cose che odio di più fare al mondo.
Da piccola lo odiavo e mi lamentavo a più non posso e fondamentalmente, non è cambiato molto, ora. O meglio, è cambiato solo il fatto che, quando sono in compagnia, cerco di non dirlo ogni due per tre, che mi annoio.

Sento il telefono vibrare e sobbalzo, prendendolo di scatto, euforica.
Ma il mio umore cambia immediatamente, appena leggo il messaggio arrivatomi.
"Amore mio, scusami, ma c'è stato un contrattempo. Ci hanno intrattenuti più del dovuto e non ho potuto prendere il treno. Torno nel tardo pomeriggio. Mi sa che ti verrò a prendere direttamente per uscire stasera. Ti prometto che mi farò perdonare. Ti amo❤" leggo.
Mi sento uno schifo.
Voglio solo rivedere il mio ragazzo, chiedo troppo?

Okay, mi sa che me ne torno a casa mia, perché stare qui, me lo fa mancare ancora di più.
Poi mi ricordo che forse un messaggio di risposta, dovrei proprio scriverglielo, almeno per fargli sapere che sono viva. Ma l'unica forza che ho, è scrivergli che mi manca.
Ed è vero.
Non lo vedo da un bel po' e anche quando ci vediamo, i momenti fra me e lui, sono veramente pochi ed io, questa situazione, non so ancora quanto potrò reggerla.
Però l'unica cosa che devo fare, è tenermi tutto per me. Lui sta solo realizzando il suo più grande sogno e se è felice, lo sono anche io.

Quando aspetti qualcosa, soprattutto intensamente, il tempo sembra non passare mai.
Quando arriva ora di pranzo, a me sembrano passate già 24 ore e non oso immaginare quanto tempo ci vorrà per far arrivare questa sera.

Non parlo con nessuno per tutto il giorno, nonostante la mia mente sia piena zeppa di pensieri.
Provo anche a scrivere, ma l'unica cosa che esce fuori, è una parola: il suo nome.
Passo la giornata stesa a letto, a guardare il vuoto.
L'unica mia gioia, è leggere i messaggi in cui lui mi avvisa che è partito da Milano e successivamente, è arrivato qui. 

Nel frattempo mi preparo, mi vesto e mi trucco con cura, nei minimi dettagli.
Voglio sia una serata indimenticabile e voglio passarla fra le sue braccia, tutto il tempo possibile.
Ho comprato un vestito particolare per questa sera, parecchio scollato sulle spalle.
Di solito sono molto semplice nel vestire, ma ho pensato di poter osare, oggi.

Una volta pronta, cammino avanti e indietro per la mia stanza, agitata.
Tutta la rabbia è passata e lascia spazio solo alla voglia di vederlo, abbracciarlo e baciarlo.
Da quanti giorni non lo bacio, non lo so neanche, ma sono troppi per me, decisamente troppi.
L'appuntamento che ci siamo dati è alle 20.
Si fanno le 20:15, ma sono tranquilla, tanto Federico è il solito ritardatario.
Penso lo stesso anche quando si fanno le 20:30.
Ma quando si fanno le 20:45, già questo non lo penso più.
Inizio ad agitarmi e a mandargli messaggi su messaggi, chiamate su chiamate.
Che fine ha fatto?
Alle 21:00, credo di star iniziando a dare di matto.
Sono spaventata e vicina alle lacrime. Non so che fare.
Nella disperazione, mando un messaggio anche a Ben, consapevole però che non sia con lui, ma con Rob.
Ci provo, ma non ricevo nessuna informazione interessante.
Sto per piangere, per davvero.
Ho paura gli sia successo qualcosa.

Alle 21:30, segni di vita.
Una sua chiamata. Penso che il mio cuore abbia perso qualche battito.

Come Un Fulmine A Ciel Sereno. |Benji e Fede|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora