La linea della morte

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Marie Ledoux arrivò all'appuntamento con Scarlett un quarto d'ora prima del previsto. La riconobbe subito, seduta da sola all'ultimo tavolino dell'Old Side, e le sembrò uguale a com'era quando l'aveva vista per l'ultima volta in una sera estiva di diciannove anni prima.

<Marie>> esclamò Scarlett alzandosi e andandole incontro.

E Marie Ledoux ritrovò in un attimo i pomeriggi estivi di quegli anni trascorsi insieme e si sorprese nel ripensare improvvisamente a come fossero scivolati via veloci. Lei e Scarlett avevano quasi la stessa età, ma Marie era un po' più vicina ai quaranta. Era una bella donna e sembrava più giovane di quanto non fosse. Se in Scarlett era facile intuire una certa fragilità celata subito sotto la pelle, Marie emanava soltanto un'incredibile, intensa sensualità. Aveva mantenuto quel corpo che quando erano ragazzine aveva fatto perdere la testa a decine di maschietti di Dark River. Scarlett, osservandola adesso da vicino, sorrise pensando che non dovesse essere cambiato nulla per lei sotto quel punto di vista.

<<Sono ancora tutti ai tuoi piedi, non è vero, stronza?>>

Lo disse guardandola negli occhi e allora entrambe, dopo i pochi secondi che erano serviti a racchiudere il buco di quei diciannove anni, scoppiarono a ridere e si abbracciarono stingendosi forte l'una all'altra.

<<Bentornata, Scarlett>> disse Marie ritrovando negli occhi di lei quelli dell'unica vera amica con cui un tempo aveva condiviso tutto.

Così funzionano i ricordi. Cadono giù dal cielo come pioggia improvvisa, si posano a terra e poi svaniscono. Torneranno ancora, e sembreranno diversi allora. Torneranno e magari faranno male. Magari saranno amari, impossibili da mandare giù, come una medicina che sa di mosche.

<<Usciamo? Ho già preso il caffè e se ti va ti posso accompagnare direttamente alla casa. Anche perché devo essere in ufficio tra una mezz'ora. Scarlett?>>

Scarlett si strinse nelle spalle, cercando di cancellare i pensieri che l'avevano colta all'improvviso.

Ma così era stata la sua vita, dopotutto. Dopo tutti quegli anni. Un'alternanza continua di momenti sì e momenti no. Attimi buoni e attimi neri come la pece. Ed essere tornata a respirare quell'aria, l'aria calda e afosa e rovente e (marcia) bollente di quella cittadina era come immergersi nel nero. Le immagini erano amplificate, e tutto stava accadendo in modo più intenso di come Scarlett si fosse aspettata una volta salita sul treno che dal Maine l'aveva ricondotta a Dark River. Tutto era più forte; tutto rimbombava ed era potente e intenso e immenso e non era successo ancora davvero nulla. Era come ascoltare una canzone con l'orecchio appoggiato contro le casse durante un concerto.
Ed era tutto così reale.

<<Andiamo>> disse Scarlett rivolta a Marie. Si avvicinò al bancone per porgere i soldi a Harold ma lui non li accettò.

<<Offre la casa, Scarlett>> le disse con un sorriso <<è straordinario riaverti qui.>>

Scarlett lo ringraziò e lo salutò.

<<Ci vediamo presto, allora>> gli rispose, sorridendo. Poi uscì dall'Old Side Dinner insieme a Marie Ledoux.

Attraversarono a piedi una stradina che correva parallela a un punto in cui il fiume era piuttosto nascosto dalla fitta vegetazione. Potevano sentirne il rumore però: quello scroscio continuo e dolce e rassicurante al tempo stesso.

Lo scroscio dell'estate del 2000.

<<Ti piace?>> chiese Marie indicando con lo sguardo una Jeep Cherokee grigia metallizzata di ultimo modello.

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