Un re sul trono

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Visto da lontano, sembrava un re seduto su un trono.

I primi ad accorrere furono Rick e Scarlett, perché erano i più vicini. Superarono la donna che aveva gridato, che era ancora paralizzata, e corsero fino a raggiungere il punto in cui avrebbero ritrovato il cadavere di Dominic Trent, uno dei tre ragazzi scomparsi.

Un altro degli amici di Eleonore Davenport.

Rick, nel corso della vita, non aveva mai assistito a una scena tanto cruenta.

Mai.

<<Torna indietro, Scarlett! Allontanati da qui!>>

Scarlett, con il cuore in gola e le mani ghiacciate, si guardava intorno, respirando velocemente, quasi avesse paura di non trovare più il fiato per sopravvivere.

<<Allontanati, Scarlett!>>

Rick aveva estratto la pistola, avvicinandosi lentamente a ciò che aveva di fronte.

Sei pronto, Rick? Sei pronto per assistere allo spettacolo?

Scarlett avrebbe voluto obbedire ma non vi riuscì. Era come ipnotizzata da ciò che stava guardando.

Un re seduto su un trono.

Sentiva che, uno dopo l'altro, tutti i presenti stavano accorrendo. Le grida intorno aumentavano, crescendo esponenzialmente, attraverso l'aria carica di umidità e incuranti della pioggia incessante che continuava a cadere.

Chiudere gli occhi non servirà, Scarlett.
È ricominciata.
La giostra ha ripreso a girare. Si sarà mai fermata?
Come tutte le giostre, magari ha soltanto cambiato città. Magari si è spostata. O magari il re del luna park ha deciso di spegnere tutte le luci, per continuare a giocare (i giochi neri) al buio.

Guarda il risultato, Scarlett. Guarda che cosa ha fatto stavolta il mostro. Non aver paura, guarda!

GUARDA!

E Scarlett guardò. Insieme a Rick e a tutti gli altri.

Non era un trono, era una vecchia sedia di legno.

Ma da lontano sembrava proprio un trono.

Il sangue era colato sui braccioli e un po' dappertutto.

Il cadavere di Dominic Trent era seduto, e il fissava dai due crateri oscuri che erano stati privati degli occhi.

Li fissava da abissi neri, profondi come l'eternità

In quel buco stanno danzando forse tutti insieme, pensò Scarlett. Le vittime da una parte e i carnefici dall'altra. Danzano in una discoteca dove al posto della musica risuona a tutto volume e senza tregua il grido colmo di terrore della donna che ha ritrovato questo corpo.

Le mani di Dominic Trent, rosse di sangue, erano state inchiodate ai braccioli della sedia. Era nudo. Sul petto, come nei casi delle altre vittime, era incisa la stella rovesciata a cinque punte. La sua gola era stata tagliata.

Accorsero anche i suoi genitori e le urla strazianti della madre fecero ripiombare Scarlett nel

2000

Quando a gridare era stata lei. Rivedeva la pozza di sangue che si allargava sul pavimento, e il corpo si sua madre Celine disteso a faccia in giù.

Era nuda. Nuda come Dominic Trent. Non seduta su una sedia o su un trono ma distesa a terra.

(Magari dorme)

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